"Alt" ai condomini in costruzione dopo gli avvisi di reato ai sindaci?

"Alt" ai condomini in costruzione dopo gli avvisi di reato ai sindaci? A Stresa e Domodossola continua l'inchiesta della Magistratura "Alt" ai condomini in costruzione dopo gli avvisi di reato ai sindaci? i i . oli raoeii irai (Dal nostro corrispondente/ Stresa, 2 febbraio. fa. c.) Molti commenti, ma non sorpresa a Stresa per la disavventura giudiziaria dell'ex, sindaco, geometra Sergio Stucchi indiziato di reato per abuso ed interessi privati in atti d'ufficio, in ordine alla costruzione in via Binda di un edificio considerato fuorilegge perché realizzato in zona riservata all'edilizia turistica e residenziale Proprietari sono i fratelli Giovanni ed Edoardo Bolongaro, rispettivamente di 37 e 40 anni, titolari di una falegnameria; direttore dei lavori un altro Bolongaro, il geometra Fiorenzo, 35 anni, che non è parente dei primi due ma cugino dell'ex sindaco; costruttore è il geometra Claudio Bellani, impresario edile, tutti residenti a Stresa. In casa del sindaco, la noti¬ zà& è stata accolta con rincrescimento e disappunto: «Noi u- ! *iani0 convinti che anche que- sta volta ne ver rilutto riconosciute l'onestà e la buona fede — affermano i famigliari — certo che la comunicazione giudiziaria non ci voleva proprio in questi giorni». L'ex sindaco da tre settimane è ricoverato all'ospedale di Arona dove ha subito un intervento chirurgico per l'asportazione di calcoli al fegato. I fratelli Giovanni ed Edoardo Bolongaro affermano: «Secondo noi si tratta di una delle tante manovre politiche fatte a suo tempo per colpire il sindaco Stucchi. Noi, sei anni or sono, avevamo rilevato un vecchio capannone dal fallimento Borroni. Quando abbiamo deciso di utilizzarlo, abbiamo inoltrato le richieste opportune; abbiamo anche arretrato il fabbricato originario di tre metri, rispetto alla strada. Ottenutala licenza edilizia, dopo aver apportato numerose modifi- ! che al progetto originario, ab \ biamo costruito. L'apparta mentino al piano superiore non era previsto e non ci serviva, ma ci è stato imposto per ambientare l'edificio, dato che la zona, nel frattempo, era diventata residenziale. Poi, se vogliamo, lo stabile, ancor oggi, non è ultimato e non comprendiamo perché lo abbiano già "condannato"». Domodossola, 2" febbraio. (a.v.) Dopo gli «avvisi di reato» trasmessi dalla Procura della Repubblica di Verbania , si arriverà alla revoca della licenza per il complesso residenziale formato dai condomini «Claudia» e «Alessandra», di via Gabellino? Non si hanno dichiarazioni ufficiali ma questo sembra sia l'orientamento destinato a prevalere nella giunta di sinistra. La questione dovrebbe essere discussa a tambur battente in una delle prime riunioni del consiglio comunale. La revoca della licenza dovrebbe preludere ad una sanzione arnministrativa, che è di competenza del sindaco, per le irregolarità accertate. La legge prevede l'abbattimento o una multa pari al valore di mercato della parte della costruzione che risulta in contrasto con la legge urbanistica e il piano regolatore. La giunta sarebbe orientata verso questa seconda soluzione. I proventi della sanzione non andranno tuttavia al comune ma all'erario. La revoca della licenza non dovrebbe avere ripercussioni su chi ha acquistato un alloggio nei condomini. Secondo un giurista che abbiamo interpellato, la posizione dei condomini resta tuttavia precaria sotto il profilo dell'abitabilità - degli appartamenti che occupano. Gli «avvisi di reato», che hanno riportato alla ribalta le irregolarità edilizie, hanno raggiunto l'ex sindaco della città Edgardo Ferrari, l'architetto Franco Prini, 42 anni, di Stresa, l'imprenditore Giovanni Bottaro, 48 anni, di Domodossola e il costruttore Giuseppe Azzoni, 40 anni, di Domodossola. Per l'ex primo cittadino di Domodossola la comunicazione giudiziaria parla di «interesse privato in atti d'ufficio»: il dottor Ferrari avrebj be acquistato un appartamento in uno dei condomini del i complesso residenziale, permutando il suo precedente alloggio. Per p'i altri tre. l'accusa è di aver violato le norme i della legge urbanistica e del I piane regolatore cittadino. A ac.unciare per primi le i irregolari!.», -dilizie nel nuove j complesse -rsidenziale, erano i stati due i- •lìeghi di partito i dell'ex sinuaco: il professor I Giovanni Fomaroli e il dottor i Pietro Ro.eda, entrambi deI mocristiani. I due ionsiglieri avevano i presentai^ 'm'interpellanza sostenendo che il primo dei due condomini aveva «invaso» parte di un'area destinata a giardino pubblico, che la volumetria complessiva era superiore a quella consentita, che le distanze non erano regolamentari. In pratica, secondo la tesi dei due esponenti de,-si erano costruiti due condomini su un'area che avrebbe potuto ospitarne uno I carabinieri avevano aperto un'inchiesta che si era conclusa con la denuncia delle quattro persone che hanno ricevuto ora la comunicazione giudiziaria. La giunta di centro-sinistra che governava allora la città aveva deciso di costituirsi parte civile nell'eventuale procedimento penale ' 1 dpLj i i I i j i i Edoardo Bolongaro (che non è fratello di Fiorenzo Bolongaro ma di Giovanni), l'architetto Franco Prini di Stresa e (sono) il costruttore Giuseppe Azzoni e l'industriale Giovanni Bottaro, sono al centro dell'inchiesta sull'edilizia