Dc: un "listino" di Borgna contro il listone " ufficiale"

Dc: un "listino" di Borgna contro il listone " ufficiale" Partiti mobilitati in vista dei congressi Dc: un "listino" di Borgna contro il listone " ufficiale" I socialisti si sono già presentati alle assise provinciali in maniera unitaria • I democristiani invece non ci sono riusciti nonostante l'appello del segretario Donetti (Dal nostro corrispondente) Novara, 28 gennaio. Si parla di svolte politiche nel Paese e l'esigenza è avvertita più che mai alla base, in provincia cioè, dove la necessità di rinnovamenti scaturita dal voto del 15 giugno, è assai sentita. E' in questa chiave diversa che ogni partito chiama a raccolta i suoi aderenti in vista dei congressi. I socialisti (abbiamo visto la scorsa settimana) si sono presentati alla loro assise provinciale in maniera unitaria, senza più correnti e i de- legati al congresso sono stati eletti, attingendo a una lista ulea neralzatadiW, unica, pi Par chi conosce le vicende unUaria~steva~qiiàsi~per "riti-interne del psi novarese, dominato negli ultimi anni da un clan, è un grosso risultato. La stessa cosa voleva fare la de, anche se il discorso, sia pure soltanto in chiave provinciale, appariva più difficile. Ma anche in questo partito qualche cosa è mutato dopo le ultime elezioni e la visione serre. A guastare la festa è stato ' il borgomanero Piergiorgio ! Borgna, esponente di «Nuove mSe7 e ZiieUerp mr> no- I vinciale. Alle ragioni unitarie del segretario provinciale, Ro- landò Donetti, ha opposto lasua tesi e cosi al «listone» è stato contrapposto il «listi- non. Diceva Donetti nel suo ap- pello: «I democristiani sono chiamati a una coraggiosa analisi della situazione, com- presa una profonda autocriti-' 00 ma soprattutto a un'inten- ' sa ricerca per proposte nuove e comportamenti adeguati al fine di un rilancio ideale e or- ganizzaiivo dei partito. Perfare ciò — aggiungeva — bi-sogna che ciascuno si sforzi a superare vecchie incrostazio- ni di correnti, di gruppi, dipersonalismi, di velleitarismi, di egoismi e di superbia». Il segretario provinciale soste-neva, insomma, la necessità di superare i velleitarismi schematici di liste rigidamente contrapposte. La lista unica è stata fatta. Vi hanno aderito un po' tutte le correnti: «Centralità democratica» (Scalfaro), «Forze nuove» (Torelli), «Base» <Capuani-Cassie t ti ), «Impegno» (Del Boca) e «Rinnovamento» (Giordano). Ciascuna corrente è stata adeguatamente rappresentata da uomini nuovi, tutti giovani come il notaio Paolo Fedrazzoli, l'avvocato Mario Agnesi-na, l'assessore comunale Carlo Panigati, il direttore deicoltivatori diretti Remigio Bermond, l'avvocato Gian Paolo Uglietti e Claudio Lombi, tutti di Novara; l'architetto Giancarlo Zoppi di Bave-no; Elvezio Francioli di Baceno; Maurizio De Paoli, Eliana Maffioli e Carlo Poli di Domodossola; Roberto Puppo di Verbania: Gianni Valsesia ed Enrico Lavazzi di Trecate; Alberto Galli neo eletto sindaco di Stresa; Anna Maria Zottidi Borgomanero; Antonio Quaretta di Omegna; Roberto tt„i;™; m r-u„ r-;...— TJglioni di Ghemme; Giuseppe Valentini di Momo; Franco Cantoni di Galliate; Anselmo Ola tini di Fontaneto e LinaBacchetta di' Arona. Come si Tede t leader* si sono fatu da parte Non com- paiono ufficialmente anche se,si sa, sono loro, dietro le quinte a tirare le fila. I venta- due delegati al congresso regionale di Torino (22 febbraio) non saranno necessariamente coloro che rappresenteranno il partito al congresso nazionale. Anzi, è probabile che ad andarci saranno proprio i «big». Che senso ha, allora, questa lista fatta — come condizione — tutta di nuovi nomi? Alla de lo spiegano senza mezzi termini: «E' un mezzo che consente una pausa di ripensamento e di riflessione ad un partito che è stato troppo stancato dai sistemi divisionistici delle correnti». Ma, come s'è detto, a glia stare la festa unitaria ci si è messo Piergiorgio Borgna, non nuovo a sortite anticon-formistiche quasi a legittima- re un diritto di autonomia. Spiega la sua presa di posizio- ne cosi: «Per un partito vivo occorre non l'unanimismo . lene esclude ogni discorso po-: Hl^o ed è ou-ndi ~c"oioT° ni.co ea e qu.nai *e»g.or~ , : delle correnti (non più varie : linee politiche, ma neanche i una), ma unità che non signi ! fica rinuncia al confronto del ' le idee». j II «listino» di Borgna (dieci : nomi) non sembra abbia avu to vita facile. Tre degli inclusi in quella lista, all'indomani della pubblicazione hanno ri1 tirato la loro adesione. Poi due sono tornati a darla. Sol- tanto Franco Bozzola, ha riti- ! ! rato definitivamente la prò- ' j pria candidatura. Sono rimajSti, perciò, in nove: Piergiorj gio Borgna di Borgomanero, j Luciano Agazzone e Gianni j Sacco di Bogogno; Augusto ]Bollini di Novara; Floriano j Erbetta di Fontaneto; Mario Fontana di Cureggio; Gian1 carlo Godio di Gattico; Enri- ' co Magistrini di Momo ed Emilio Zuccoli di Cesara. Il dibattito nelle 193 sezioni della provincia si è già iniziato e si concluderà entro la prossima settimana. Ciascuna sezione voterà per l'ima («Per un partito di popolo» di Borgna) o l'altra («La de unità si j rinnova al servizio del pae- ' se») lista e i conteggi richiederanno poi parecchio tempo. Ciascuno dei 22 candidati a4congresso di Torino sarà portatore di 500 voti, p. b. Remigio Bermond e Giancarlo Zoppi Mario Agnesina e Paolo Uglietti Il segretario Rolando Donetti che ha lanciato un appello per il « listone » e il capo del « listino », Piergiorgio Borgna