Novara: il mercante della neve ha portato un po' di primavera

Novara: il mercante della neve ha portato un po' di primavera Giornata di sole e allegria per San Gaudenzio Novara: il mercante della neve ha portato un po' di primavera Migliaia di persone da tutta la provincia per il pellegrinaggio alla basilica, dove sono custodite le spoglie del primo vescovo della diocesi - Buoni affari dei "marunatt" (Nostro servizio particolare) {1 Novara, 22 gennaio, j Indicato da una tradizione \ consolidata da secoli come i «un. mercante di neve». San Gaudenzio, edizione 1976, ha j Voluto presentarsi ai novaresi T^j m una veste insolita, offrendo \m anteprima rispetto al ca- scàmpolo di lendario, uno primavèra. La città ne ha approfittato. Al-mattino le stradine del centro storico attorno alla chiesa dedicata al santo patrono sì sono affollate; al pomeriggio, invece, la genie si è j ritrovata allo stadio per assi j sfere all'incontro fra gli «az j zurri » e la Juventus. Al mattino, in testa il pre | fetta dottor Paolo Forte, il j questore Ezio Xarangio ed il i i sindaco Ezio Leonardi, si èj } snodato un corteo che altra-1 , verso le vie del centro cittadi- \ i no è partito dal municipio ]per arrivare fino alla chiesa di San Gaudenzio. Si* sono trovati, gomito a gomito, il geometra Giuseppe Cerniti, assessore provjrncùùe[ed u\se\=hatère Befsagìià e Vingegher {Cattaneo; cerano, t coman- danti dei carabinieri, della polizia stradale, della finanza. dell'esercito e della aviazione militare: i giudici Bertone, ^he hanno fatto corona attor- Caroselli, una schiera di amministratori e di assessori no all'onorevole Oscar Luigi Scalfaro. Le guardie comunali, su portantine sostenevano sei vasi di'fiori in ferro battuto che, tolti la settimana scorsa da un lampadario centrale aeiia chiesa di San Gaudenzio, sono stati rimessi al loro posto stamane in segno di omaggio. Una tradizionale offerta che si ripete ogni anno.. La settimana in municipio è però servita per dare una buona spolverata ed una energica lucidata ai petali di anemoni L'offerta simbolica è stata accompagnata da squilli di tromba e da lievi rintocchi di campana che hanno dato un tono austero alla cerimonia. Gli occhi dei bambini erano puntati più che sulle guardie che sistemavano i vasi di fiori, sul «valletto» del Comune che ha portato la bandiera cittadina vestito da una mantellina rossa, scarpe con una vistosa fibbùi, «collant» di lana bùvnca, cappello a punta come gli ufficiali napoleonici. Mentre nelle strade c'era atmosfera da fiera paesana, in chiesa la presenza del «valletto» in costume d'epoca è stata l'unica concessione al «colore». A centinaia si sono messi in coda per fare la pròpria offerta al patrono e per sedersi un momento su uno scanno di granito che, la tradizione dice, preserva per un armo intero dal mal di schiena. Monsignor Aldo Dal Monte, vescovo di Novara, ha visto la chiesa straripare di fedeli, accorsi da tutta la diocesi. Anche il presidente del Novara Càlcio, Santino Taràntola ringrazia il patrono di Novara perché la giornata di sole gli ha permesso di fare U pienone allo stadio. Contenti anche i «maranatt» di Cuneo, gli ambulanti che hanno offerto palloni colorati, quelli che invitavano ad assaggiare caramelle, torroni, come nelle feste ài paese che stanno scomparendo. Pure loro hanno fatto buoni affari- - l.d.b. Novara. Marroni e zucchero filato: è.la festa dei bambini in mia giornata di sole primaverile (Foto Giovettii

Persone citate: Aldo Dal Monte, Bertone, Cattaneo, Ezio Leonardi, Ezio Xarangio, Oscar Luigi Scalfaro, Paolo Forte, Santino Taràntola

Luoghi citati: Cuneo, Novara