A Romagnano si rivive l'Epifania con un suggestivo spettacolo folk

A Romagnano si rivive l'Epifania con un suggestivo spettacolo folk Mentre i letterati declassano i re magi e la cometa A Romagnano si rivive l'Epifania con un suggestivo spettacolo folk La sacra rappresentazione che presenta l'arrivo dei tre re al presepe costituisce il prologo della "Passione" popolare in tutta la regione • Bimbi, giovani e anziani hanno recitato con la regìa de! professor RalTagni Riesumata anche la tradizione delle pastorelle che bevono vino e sfoggiano i gioielli che porteranno in dote (Nostro servizio particolare) Romagnano, 6 gennaio | i Nel folclore tradizionale ' della regione Romagnano è noia per la sua «Passione» pasquale che si svolge ogni due anni. Ma la sua rappresentazione che ricorda la morte del Cristo, ha un prologo, la nascita del Redentore. L'Epifania viene recitata in piazza in alternativa e. come l'altro spettacolo, impegna dal primo all'ultimo tutti i romagnanesi che si improvvisano attori in una suntuosa coreografo d'epoca.' Per la visita dei re magi al Bambino appena nato la mobilitazione è generale. Composte le divergenze politiche e archiviate le diatribe di cui vive una cittadina di cinquemila abitanti, le strade si popolano di cenUnaùi di personaggi: notabili in costume romano, re orientali, pastori vestiti di pelli e sacerdoti vestiti di velluto. Romagnano, che appare~di solito al turista di pass/aggio come una cittadina disincantata sdraiata tra la sinistra del fiume Sesia e le colline del vino doc, si trasforma in questi giorni in una popolosa Betlemme festante intorno al presepe. In palcoscenico c'è posto per tutti: per gli organizzatori della parrocchia e per quelli del municipio, insieme per ragioni di campanile: per quelli che costruiscono la capanna con legno e fasci di fieno, e per chi addobba le scene, per i primattori e le comparse. ' La tradizione di rappresentare la leggenda dei re Magi (come quella della Passione) è vecchia di secoli. Per interpretare la parte di Melchiorre, Giacomino Cerri ha chiesto un permesso in fabbrica Aldo Mora ha vestito i panni del re africano e Gianni Desillani. il terzo mago, rappresentante di alimentari, juventino sfegatato, ha mobilitato tutta la famiglia, dal figlio Luigi, di 5 anni, che ha fatto il piccolo re nero, al padre Piero, che ha vestito i panni del pastore più anzia no, alla moglie Zoe. che è sta ta la pastorella Audelia. I tre arrivano a cavallo, ma hanno dovuto rivolgersi al maneggio di Maggiora per farsi prestare gli animali: a Romagnano non ce riè neppure uno. Dopo la visita al «cattivo» re Erode, impersonato da Carlo Zanetta, i Magi si sono uniti al corteo di pastori per dirigersi verso la grotta del Gesù Bambino. Un centinaio di attori improvvisati hanno preso parte alla processione: agnelli vivi sul collo, pipa in bocca, man-i telli sulle spalle, nodosi bastoni nelle mani. Hanno partecipato Luigi e Veronica Corvino, Sara Pastore, Davide Ferri, 4 anni, Elena Bùmchi. Marco Pezzana. Paola Patella, Anna e Marina Usellini. Michele Rossini, i fratelli Stecano e Michele Pettinaroli. •*o«. la schiera dei pastori adulti: da Ercole Brugo, assessore nella passata legislatura in Comune ed oggi «spodestato» e messo in minoranza, a Fernanda Renolfi, maestra elementare con l'hobby della vitivinicoltura; da Renzo lannacciotti. «£ anni, alle prese con un riottoso somarello che non voleva saperne di recitare nel presepe, a Franco e Giuseppe De Paidis. C'era la bibliotecaria Anna Maria Prealoni, Giovanni Frigiolini, con mustacchi e pipa sempre accesa, Giorgio Arienta. che è arrivato con la moglie e la sorella Silvana. Un tempo, la sfilata delle pastorelle aveva un significato particolare: le ragazze da marito, prima di uscire di casa, mangiavano per colazione «put e vin». una polenta molto diluita nel latte, innaffiata da un bicchiere del vino rosso di Romagnano. Poi scendevano in piazza, e mettevano per la prima volta i gioielli che avrebbero portato in dote al matrimonio. L'usanza si è in parte dimenticata, ma qualcuna, in ossequio alle tradizioni, prima di indossare il vecchio costume romagnanese di pizzi e lo sàalle ricamato e magari qualche gioiello, ha bevuto il mezzo bicchiere di vino. Chissà che porti fortuna. La processione si è snodata per le vie del paese fino alla capanna dove la Madonna (Fiorella Massarotti) e San Giuseppe (Silvano Baraggiani) li attendevano con Fabio Torelli, un piccolo di quattro mesi, che, imbottito di pelli e imbacuccato con sciarpe di lana ha fatto la parte di Gesù Bambino. Il professor Gerolamo Rat- fogni, preside delle scuole me die che ha ormai vasta notorietà come regista di rappresentazioni è apparso soddisfatto: da tempo non ricorda uno spettacolo tanto di successo. Il sacro e il profano sono andati a braccetto: riti ini chiesa, con rintocchi di cam- ! pane, e parate per le strade, fra squilli di trombe e gran- j casse; banchetti nei ristorar!-1 ti, bilanciati da offerte allei parrocchie e agli anziani. \ Mentre i letterati declassa-1 no i Magi ad astrologi veggenti e gli scienziati spoetizzano la cometa, trattandola alla stregua di un effetto ottico, la ; storia dei re venuti dall'Oriente per prostrarsi davanti alla capanna di Gesù, ritrova una sua popolarità in questi i centri di provincia, dove la esigenza moderna di farsi dei la pubblicità e la inconfessata nostalgia per le tradizioni ar calche concorrono a non la sciar decadere usi, costumi e copioni vecchi di secoli Lorenzo Del Boca ! I |l Romagnano Sesia. Suonatori di trombone e pastori si sono mescolati nel corteo che ha scortato i Re Magi (a destra) al presepe (Foto Negri)

Luoghi citati: Maggiora, Romagnano Sesia, San Giuseppe