L'Istituto musicale Brera diverrà un Conservatorio?

L'Istituto musicale Brera diverrà un Conservatorio? Dopo più di un secolo di vita L'Istituto musicale Brera diverrà un Conservatorio? E' una trasformazione da studiare attentamente" dice il nuovo presidente Camaschella - Oggi la scuola è frequentata da 754 giovani, ma gli introiti sono modesti (Dal nostro corrispondente) Novara, 2 gennaio. Forse il .civico istituto musicale Brera dopo più di un secolo di vita sarà trasformato in un piccolo conservatorio o quanto meno in una scuola parificata. «Sarebbe nei nostri desideri — dice l'avvocato Giuseppe Camaschella, nuovo presidente dell'ente — ma non vorrei che si facessero inutili illusioni: il compito non è facile è anche se si potesse arrivare alla "trasformazione" prima d'attuarla bisognerà valutare attentamente i prò e i contro». Oggi a frequentare 1 corsi del Brera sono 754 giovani: quasi cento in più dell'anno scorso: segno evidente che c'è passione per la musica anche se il numero maggiore di allievi (374 per l'esattezza) segue i corsi di danza classica. Un'analisi dei gusti dei giovani frequentatori del Brera la si può fare attraverso la scelta delle classi: 134 sono gli iscritti al primo corso di solfeggio; 140 alle 10 classi di pianoforte; 42 di violino e organo-armonia; 56 le due classi di chitarra; 11 la classe di clarinetto; 17 la classe di tromba e, come abbiamo visto 374, le due classi di danza. Quasi tutti i corsi (sei anni per la tromba, sette per clarinetto e chitarra) durano dieci anni e il diploma che rilascia il Brera consente agli.allievi di presentarsi quasi sempre con successo agli esami di conservatorio. Se c'è tutta questa passione perché non «parificare» la scuola? Spiega l'avvocato Camaschella che il problema è piuttosto complesso. «Ce. n'è innanzitutto uno di carattere finanziario: un conto è mantenere in vita un istituto che-funzione nelle sole ore pomeridiane,-dalle li alle 19, un altro è pensare ad una scuola vera e propria con orario pieno. Ma c'è uri altro discorso-da fare: questi iscrìtti frequenterebbero un picco, lo conservatorio tralasciando la scuola media dell'obbligo e poi le superiori?». E' questo interrogativo a frenare gli entusiasmi del neo presidente. «Piuttosto — dice. —.jsarebbe opportuno incrementare l'attività artistica dell'istituto. Già abbiamo un'orchestra d'archi e le allieve del corso di ballo che danno vita a qualche manifestazione; penso si possa fate qualche cosa ni più». v Ma i buoni propositi incontrano sempre difficoltà di carattere economico. Oggi il Brera vive della sovvenzione comunale di 50 milioni e degli introiti delle modeste tasse scolastiche che vanno dalle 4 alle 7 mila lire mensili, tanto che il bilancio è di appena 88 milioni annui, una cifra che sarebbe astronomica se paragonata allo stanziamento fatto dal comune allorché nel 1858 istituì 10 mila lire. - L'intento era, come recita la delibera che reca la firma del sindaco avvocato Vincenzo Rossi, «di avere nella nostra città buone scuole di musica atte a formare degli allievi che col tempo potessero perfezionarsi nell'arte musicale e a somministrare il materiale per avere un corpo di banda addetto alla guardia nazionale e a disposizione di questo municipio». L'iniziativa piacque a parecchi novaresi, alcuni dei quali concorsero alla fondazione con azioni nominali di lire mnnc mille. Per questo, ancora oggi nel consiglio d'amministrazione, oltre ad eletti dal comune, ci sono rappresentanti degli azionisti i quali, quasi ad in- ' tegrare quella somma, pagano una quota annuale di duemila lire. A dare impulso all'istituto musicale, subito dopo la fondazione, fu un cospicuo lascito di Fedele Brera il quale nel 1866 nel suo testamento diceva «di tutto il resto delle'mie sostanze nominò erede universale l'istituto musicale». Affidandone l't»ecuiui'ieui al comune di Novara poneva quale sola condizione quella che la scuola portasse il suo nome. «Faccio ciò — spiegava nelle sue ultime volontà il testatore — ben volentieri per due motivi: l'uno perché questa novella fondazione possa meglio prendere piede; l'altra onde corrispondere in qualche modo alla cortese ospitalità accordatami dalla cara e buona Novara dove per tanti anni condussi una vita felice e allegra in compagnia dei suoi bravi e cordiali abitanti». Che la «novella fondazione» abbia preso piede non c'è dubbio: dalle poche decine di allievi si è passati ai 754 di quest'anno. Dalla modesta sede iniziale si è passati a quel¬ la decorosa e funzionale costruita agli albori del secolo in via Verdi: 16 aule, gli uffici e un moderno auditorium. b. Novara. L'avvocato Giuseppe Camaschella, nuovo presidente dell'istituto Brera

Persone citate: Brera, Camaschella, Fedele Brera, Giuseppe Camaschella, Vincenzo Rossi

Luoghi citati: Novara