Il sindaco avvocato a Roma difende le casse del Comune

Il sindaco avvocato a Roma difende le casse del Comune È stato "processato,, il bilancio di Novara Il sindaco avvocato a Roma difende le casse del Comune Ridotto a un miliardo il "taglio" che la commissione proponeva sol disavanzo di 4 miliardi e 91 milióni - Rivedute le iniziative, non "saltano" le opere importanti (Dal nostro corrispondente) Novara, 18 dicembre. Il bilancio per il 1975 del Comune di Novara, cosi come quelli di tutti i più grossi centri d'Italia, è stato «processato» a Roma, dalla Commissione centrale per la finanza locale. Il sindaco, Ezio Leonardi, comparso quale «avvocato difensore», ha perorato la causa della civica amministrazione e il «taglio» che la Commissione proponeva sul disavanzo di 4 miliardi e 91 milioni è stato ridotto a poco più di un miliardo. Abbiamo chiesto a Leonardi: «Cosa non andava del vostro bilancio?». Ci ha risposto: «Era tutto regolare, vero è che aveva ottenuta l'appro- ] vazione del Comitato regiona- j le di controllo. Piuttosto la : Commissione romana è costretta a operare tagli non avendo la Cassa depositi e prestiti la disponibilità per finanziare con i mutui i forti disavanzi di tutti gli enti loca- : li». 1 Il «taglio» che il relatore proponeva al bilancio di Novara era di 2 miliardi e 366 milioni cosi ripartiti: un miliardo e 100 milioni sugli stanziamenti previsti per spese obbligatorie; 250 milioni per maggiori spese di esercizio; 131 milioni sugli stanziamenti relativi al personale e 813 milioni accantonati per i previsti aumenti ai dipenden ti che sono più di 800, oltre ad altre spese minori. «Quando è stato il mio turno — racconta il sindaco — ' ho preso la parola per ricordare, innanzi tutto, che negli i anni passati {a Commissione aveva avuto parole di plauso per i bilanci del Comune di Novara definito da loro tra i meglio amministrati. Ho poi spiegato che il disavanzo era giustificato dall'aumentato costo dei servizi, degli interessi sui mutui e sulle anticipazioni bancarie». Leonardi ha poi proseguito la sua perorazione ricordando che il concetto de, «taglio» delle spese fatto percentualmente, applicato al comune di Novara non ha senso. «Se per anni ci siamo comportati còme le formiche — ha detto testualmente — mantenendo il bilancio in pareggio, non è giusto che adesso ci puniate». La commissione ha accolto parzialmente la tesi difensiva del sindaco limitando, come abbiamo detto, il «taglio» a poco più di un miliardo. Restano per cosi dire in «predicato» gli 813 milioni in bilancio per gli aumenti al personale previsti dal) nuovo contratto. «Quando le nuove tabelle saranno approvate definitivamente — questo ha detto la commissione — ammetteremo a fruire del mutuo anche quella somma». Poiché ormai siamo alla fine dell'anno, e il taglio riguarda proprio il bilancio del 1975, come farà la civica amministrazione, a recuperare quel miliardo che la commissione gli ha negato? «Per fortuna, tutti i soldi ancora non li abbiamo spesi — risponde il sindaco —, e si tratta adesso di studiare con l'assessore alle finanze. Fratesco Dulio, come si può fare per ridurre le uscite. Saremo costretti a rivedere talune iniziative ma non credo che "salteranno" opere importanti già previste in quanto finanziate in appo siti capitoli. Il margine in cui potremo operare trattandosi di spese obbligatorie è co munque piuttosto ristretto. Non potremo certamente re- cuperare, per esempio nell'illuminazione pubblica o nel riscaldamento di edifici scolastici di nostra pertinenza, ma qualche risparmio lo faremo da altre pdrti». p. b. Il sindaco Leonardi

Persone citate: Dulio, Ezio Leonardi, Leonardi

Luoghi citati: Comune Di Novara, Comune Ridotto, Italia, Novara, Roma