Rinuncia di Mazzocco a quel "pasticciaccio"

Rinuncia di Mazzocco a quel "pasticciaccio" La Provincia è sempre in alto mare Rinuncia di Mazzocco a quel "pasticciaccio" Il presidente ieri mattina ha rassegnato le dimissioni - Martedì un ultimo tentativo per evitare la gestione commissariale (Nostro servizio particolare) Novara, 5 dicembre. (l.d.b.) Luigi Mazzocco, socialista, presidente deU'amministrazione provinciale, eletto quindici giorni fa con il compito di «esploratore fra i partiti» per vedere' quali possibilità esistevano per costituire una «giunta bilanciata», ha rassegnato stamane le pioprie dimissioni, rinunciando all'incarico. Il Consiglio è stato riconvocato per martedì. E' l'ultima occasione per tentare di «inventare» una nuova maggioranza, ma gli stessi politici si dicono scettici circa la possibilità di evitare una gestione commissariale. Neanche le dimissioni dell'onorevole Franco Nicolazzi da vicesegretario del psdi sono bastate perché si potesse, nell'ambito della provincia di Novara, raggiungere un accordo stabile. Lo ha detto chiaramente l'avvocato Gian Angelo Scotti che ha precisato: eia présa di posizione di Nicolazzi, salutata con estremo piacere nell'ambito dei nostri iscritti è un fatto interno di partito e non muta il nostro atteggiamento nel Consiglio». Ver i socialdemocratici restano valide due possibili soluzioni: la prima è un quadripartito, ispirato ad un centrosinistra riveduto e corretto da un accordo che coinvolga anche il pei; l'altra resta legata ad una giunta «bilanciata» dove psdi; pei, pU e pri entrino a compone il governo e democrazia cristiana e parti-, to comunista appoggino, insieme, dall'esterno. L'ostacolo per il ripristino del centro-sinistra è rappresentato dai socialisti che, dichiarando improponibile quella formula, ne hanno teorizzato il seppellimento e non ne vogliono più sentire parlare. «Nessuno può tuttavia negare gli sforzi responsabili del psi — ha annunciato Mario Faracchini — fin dall'inizio abbiamo creato le premesse perché nascesse una giunta e ci siamo adoperati come mediatori per raggiungere risultati adeguati. Ogni partito è rimasto intransigente sulle sue posizioni. Se ci sono ancora dette possibilità non sta certo al psi cercarle: abbiamo fatto il nostro dovere». La formazione della «giunta bilanciate» è invece naufragata dopo che i democristiani hanno annunciato di volersi astenere «dando ■ però all'astensione un significato positivo». L'atteggiamento de non è parso sufficientemente favorevole ed impegnato si partito liberale ed agli stessi socialdemocratici che, sottolineando che, cosi tacendo, la giunta da eleggere non sarebbe stata «bilanciata» ma «sbilanciata in partenza», si sono ritirati. Proprio per questo il comunista Rosario Muratore ha ac- cusato la de di arroganza e di ostruzionismo. "Ci siamo sempre adoperati per risolvere in tempo breve la crisi — ha detto il capogruppo del pei — non abbiamo posto condizioni a nessuno né fatto Questioni di poltrone da occupare. Le nostre proposte sono state rifiutate e mortificate in modo che, a distanza di tempo, posso definire irresponsabile». Gii ha risposto con toni altrettanto polemici Alessandro Giordano. «C'è Qualche cosa che va al di là della politica — ha detto il democristiano — mi sembra di scorgere un'astiosità polemica che non fa parte del "gioco democratico"». Al di là della polemica non è difficile scorgere un effettivo stato di stallo. I numeri e la matematica non consentono alternative valide agli schieramenti proposti in sei mesi di trattative e, uno dopo l'altro, naufragati.

Persone citate: Alessandro Giordano, Franco Nicolazzi, Gian Angelo Scotti, Luigi Mazzocco, Mario Faracchini, Mazzocco, Nicolazzi, Rosario Muratore

Luoghi citati: Novara