Gozzano un nuovo sindaco

Gozzano un nuovo sindaco Gozzano un nuovo sindaco (Dal nostro corrispondente) Gozzano-, 2 dicembre. (f.a.) Da ieri sera, Gozzano ha un sindaco con le carte in regola, anche se dimissionario. E' l'avvocato Mario Giacomini democristiano. Questa mattina alle 10 ha fatto U suo ingresso nella veste di primo cittadino in municipio, dove da alcuni giorni non andava più nessun amministratore. La vicenda municipale di Gozzano è nota. Da lunedi scorso, U Comune aveva teoricamente due sindaci: quello vero, l'avvocato Giacomiiù, eletto quella sera dal Consiglio e dimissionario U mattino seguente; e l'ex sindaco Lorenzo Testori che, non avendo ancora giurato U neo-eletto, restava in carica come ufficiale di governo. Si poteva infatti pensare che, per aver rassegnato le dimissioni immediatamente dopo la sua eiezione, U nuovo sindaco non venisse chiamato a prestare giuramento davanti al rappresentante del governo. Ma se l'intero Consiglio comunale non accoglie le dimissioni, esse sono un atto ufficialmente ignorato dall'autorità tutoria: per cui, considerata anche la particolare situazione locale, ieri sera alle 18. U sindaco Giacomini ha giurato davanti al prefetto Forte. «Si è posta così fine — dice U sindaco — alla situazione di disagio in cui era venuto a trovarsi il Comune: gli uffici e i cittadini. Almeno per la normale amministrazione, ora la macchina riprende, a girare». Riprende a funzionare il meccanismo burocratico comunale, ma ramministrazione vera e propria del Comune rimane bloccata, praticamente non esiste, fi sindaco democristiano di Gozzano è stato nominato lunedi scorso in un'elezione di ballottaggio, dopodiché non si è però provveduto a formare la giunta municipale. Appena eletto, U sindaco Giacomini ha chiesto che la seduta, venisse rinviata, affinché il quadro politico da cui era uscito U suo nome trovasse la necessaria chiarificazione. Giacomini era stato eletto con dieci voti, contro i nove dell'ex sindaco Testori. Per l'avvocato si pensa che-abbiano votato i cinque co risi-, gUeri de e il repubblicano (che avevano fatto aperta dichiarazione di voto), più i due consigUeri socialisti e due del tare comunisti pre(il tesso, di cui tutta nome, avrebbe preferito ìiweie Testori, unitamente ai/sette consiglieri dell'Alleanza civica indipendenti e al rappresentante socialdemocratico ). Diventato sindaco, presumibilmente con i voti determinanti dei comunisti, Giacomini si era dimesso U giorno dopo «per obbedienza alle decisioni del partito, e perché la situazione politica non appariva chiara». La votazione di ballottaggio si era svolta senza dichiarazioni da parte dei gruppi consiliari. Anche senza dichiarazioni formali, la situazione politica locale, appare, tuttavia, ben chiara: da una parte i citaci deU'ex sindaco Testori, con U consigliere del psdi; dall'altra democristiani, socialisti, comunisti e U repubblicano: coloro cioè che con i loro voti hanno permesso l'elezione del sindaco Giacomini. Ora, U sindaco dimissionario dovrà convocare U Consiglio. In merito, c'è un comunicato della sezione democristiana locale: «L'assr.nzione della carica. di sindaco da parte dell'avvocato Mario Giacomini — dice la de — ììz luogo is adempimento di quanto previsto dalla legge comunale e provinciale, e m attuazione del voto unanime del Consiglio comunale per l'immediata esecuzione della delibera di nomina».

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