Beffa per Novara: Anas e Regione hanno detto no alle tangenziali

Beffa per Novara: Anas e Regione hanno detto no alle tangenziali Viabilità: al capoluogo e alfa provincia sono state riservate solo briciole Beffa per Novara: Anas e Regione hanno detto no alle tangenziali L'amministrazione comunale aveva già approvato uno studio particolareggiato ma l'opera è stata esclusa - Invece sono stati approvati altri lavori che appaiono meno prioritari - Inutile intervento del sindaco e dell'assessore ai Lavori Pubblici (Dal nostro corrispondente) . Novara, 27 novèmbre. Niente tangenziali, a Novara, con i 36 miliardi che l'Arias ha'a disposizione per la viabilità in Piemonte. L'amministrazione comunale, in particolare il sindaco Ezio Leonardi e l'assessore Maurizio Pagani, dopo gli incontri torinesi all'Ente Regione erano quasi sicuri che con le ingenti somme messe a disposizione dal governo nel quadro delle leggi congiunturali, potesse essere finalmente appaltato il primo lotto di questa opera ritenuta ormai «ragione di vita o di morte» per lo sviluppo di Novara. Più che amareggiato il sindaco Leonardi è furente: «Di fronte alle scelte fatte, non si sa cosa dire; è tutto un assurdo che punisce inspiegabilmente la nostra città». Leonardi e Pagani fanno un po' la cronistoria di questa vicenda: «Non appena si -è saputo dello stanziamento di 300 miliardi destinati alVAnas per la viabilità, ci siamo messi in contatto con la Regione. Non si sapeva quanto fosse dato ai-Piemonte, ma sipariova di un dieci per cento, vale a dire 30 miliardi. In questa prospettiva l'Anas aveva ap prontalo uno schema d'interventi che non prevedeva nep pure una lira per la provincia di Novara». Sindaco e assessore parlano di : quella suddivisione «della torta» quasi con sarcasmo: «Era prevista una spesa di 8 miliardi per la tangenziale di Camino e non si parlava per esempio di una "variante" novarese della statale numero 11, la Torino-Milano, quando .varianti sono state realizzate1 a Vercelli, a Trecate, a Magenta e in altri piccoli centri». L'intervento degli i ammini- stratori novaresi era valso a fare* rivedere quel «piano», dato che avevano portato all'Anas e alla Regione validissi¬ me-argomentazioni. Era stato innanzi tutto fatto presente che uno studio particolareggiato affidato a un'impresa altamente specializzata prògettatrice della tangenziale novarese aveva rilevato che su quella nuova arteria il transito giornaliero sarebbe stato di 29 mila veicoli al giorno, cioè pari al traffico dell'Autostrada del Sole. Inoltre che la tangenziale avrebbe dato respiro al centro urbano favorendone respansione. « Dopo quell'incontro di Torino, anche per le assicurazioni dateci — dice Leonardi — eravamo convìnti che finalmente sarebbero stati avviati i lavori del primo lotto (statale numero. II. .strada per Arona attraverso Pernate e Veneri, con allacciamenti alla statale gallaratese e l'autostrada), per il suole il progetto pagato dal Comune (SO milioni) era prónto. Al limite ci saremmo accontentati di una prima trancile che comporta- va una spesa di 4 miliardi dei 9 previsti per quel primo lotto».* Adesso, però, l'Anas,-varando i lavori che il Consiglio regionale ha approvato, ha escluso completamente Novara. Per la verità qualche cosa ha inserito nei programmi stanziando 121 milioni per un ponte sulla strada Borgomanero-Ro magnano nei pressi di Cureggio; 100 milioni per la statale Domodossola-Santa Maria Maggiore; 400 milioni per para valanghe sulla strada di Ma/iiPTiggn- 250 milioni per la statale del Sempione (sistemazione nei pressi di Castelletto Ticino) e 400 milioni per la statale Verbania: confine svizzero. Sono in tutto un miliardo e 271 milioni su un totale di 36 miliardi destinati alla vialibità del Pie monte. «Ancora briciole per la seconda provincia détta regione — conclude amaramente il sindaco — e ritorna d'attualità il discorso che proprio alla Regione ho fatto incontrandomi con l'assessore a proposi to di una Novara dimenticata». In quell'occasione (Leonardi eoa andato a perorare la causa della tangenziale) il sindaco aveva mostrato una carta tipografica del 1700 dalla quale il Novarese non risulta parte integrante del Piemonte ma un feudo lombardo. «Ecco — aveva detto.»—, per la'considerazione in cui ci tiene Torino e la Regione, ci converrebbe, dando ragione a chi propugna la provincia azzurra, essere lombardi». Una battuta che ripropone una vecchia tematica, che rinfocola la polemica, mai sopita, dlela mancata costruzione dell'autostrada del Lago Maggiore. Anche quando si è dato il via alla Voltri-Sempione — si ricorda adesso.— la priorità è toccata al tronco sud,' mentre era più importante e urgente* la parte novarese. Ma, a proposito della tangenziale, l'assessore Pagani ha pure lui qualcosa da dire. «La progettazione ha impegnato tempo e danaro; per il solo primo lotto — come ha detto il sindaco-»-- SO rnUiani. j E' stata riconosciuta la necessità e la validità proprio all'Anas che adesso nega il finanziamento optando, nette sue scelte, per opere decisamente meno urgenti e importanti L'esclusione di Novara suona\ come una bèffa. Se vi è un'opera che oltre ad assolvere funzioni propriamente viabilistiche d'estrema importanza, ha un alto contenuto sociale, questa è proprio rappresentata dalle tangenziali di Novara. Ci si deve spiegare come si farà ad attuare un potenziaménto dei trasporti pubblici in tutto il comprensorio novarese, come si farà a riqualificare certe zone della città ed evitare la fuga dette industrie, senza prioristicamente togliere la congestione provocata dal traffico che' le cinque strade statali e le sette provinciali riversano come in un imbuto su Novara. E' quindi un'opera sociale e comprensoriale e non di campanile». Ma cos'è questa tangenziale novarese? Vista sulla carta è una specie di pera con la parte panciuta a sud della citta. Una vera e propria autostrada a doppia carreggiata (24 metri ccrn. sparti traffico) che collega luna all'altra le cinque strade statali che convergono su Novara e altre arterie, compresa l'autostrada. La sua realizzazione era prevista in quattro lotti. Il primo, anche; con tempi brevi, prevedeva rallacciamento della abitale Torino-Milano, a nord del torrente Terdoppio con la strada «gallaratese» a sud di Pernate, incrociare l'autostrada e sfociare sulla statele per Arona a nord di Veveri, oltre la aPan Electric». Di qui (terso lotto) l'arteria proseguirebbe sino a rag¬ giungere la, Novara-Borgomanero, poco oltre l'abitato di Vignale; il secondo lotto, muovendo dal punto di partenza del primo (torrente Terdoppio), arriverebbe alla statale N'ovara-Mortara-Al essami ria con svincolo nei pressi di Olengo. Da questo punto partirebbe il quarto e ultimo lotto che a semicerchio porterebbe alla statale per Torino nei. pressi di - Lumellogno. Spesa complessiva 30 miliardi. «Senza tangenziale —- ricorda il sindaco — continueremo, a vedere i "Tir" sfilar*.t*i~--- ti alla stazione ferrovivia in pieno centro e i cavalcavia intasati. Così, Novara- non ha futuro». -p. fi. Novara. Il sindaco Leonardi e 1 ai U.PP Ps-ssi

Persone citate: Arias, Ezio Leonardi, Leonardi, Maurizio Pagani, Vignale