A Macugnaga strage di camosci Hanno abbattuto cinquanta capi

A Macugnaga strage di camosci Hanno abbattuto cinquanta capi La stagione venatoria s'è chiusa con un pesante bilancio A Macugnaga strage di camosci Hanno abbattuto cinquanta capi E' il numero più elevato che si ricordi negli ultimi anni in Valle Anzasca - Molte le femmine tra gli animali uccisi - Fronte unico contro i cacciatori forestieri (Dal nostro corrispondente) Macugnaga, 25 novembre. (t.v.) Pesante bilancio della caccia al camoscio quest'anno a Macugnaga. La stagione venatoria si è chiusa con una vera e propria strage! I capi uccisi sono stati una cinquantina, fra cui molte femmine. E' il numero più elevato che si ricordi. NegU armi passati ne venivano abbattuti la metà. AUa base di questa decimazione sta sicuramente il sovrappopolamento di camosci nel cosiddetto «Parco di Macugnaga». - Come è noto buona parte della testata della Valle Anzasca è chiusa alla caccia da una quindicina d'anni, da quando cioè il ministero dell'Agricoltura e Foreste vi ha istituito una «oasi di protezione». La richiesta per creare questa area protetta (che comprende parte del Monte Rosa e deUa sua catena sino al passo del Moro) era partita dagU stessi cacciatori locali, preoccupati dell'estinzione della preziosa fauna alpina. In questi anni i camosci sono aumentati notevolmente, ma la caccia attuata quest'anno ha compromesso bruscamente U ripopolamento di tre lustri. I primi a protestare sono proprio i cacciatori di Macugnaga. 'Abbiamo assistito a una autentica invasione di cacciatori, non solo da tutte le altre valli dell'Ossola ma anche daUe regioni lacuali e dalle zone più lontane». Non sono mancati gU episodi che hanno sollevato indignazione fra gU stessi valligiani. «Molti cacciatori della "bassa" — si afferma a Macugnaga — hanno mandato i parenti e gli amici all'interno della riserva per stanare i camosci e farli uscire dalla zona protetta. Tutta la linea di demarcazione era stata trasformata in una specie di trincea». I forestieri hanno provocato anche altri inconvenienti. Alcuni cacciatori hanno infatti incendiato in Val Quarazza una baita cbe è andata total¬ mente distrutta. Dna lettera di protesta è stata inoltra -\ al Comitato provinciale c*. .eia anche dal Cai di Macugnaga, che la scorsa esate aveva organizzato una serie di escursioni fotografiche per ammirare da vicino i camosci e gli stambecchi del parco. A Macugnaga si è formato, quindi, un fronte unico, che comprende i cacciatori e i protettori della natura. Tutti sono d'accordo nel chiedere agli organi responsabili la definizione di un piano preventivo di abbattimento, in modo che si possa uccidere un numero limitato di camosci. In caso contrario l'anno prossimo, per evitare il completo depauperamento della sei vagina, U Cai di Macugnaga minaccia di attuare delle misure di ritorsione come l'allontanamento dei camosci, anche dalle zone aperte, nei giorni immediatamente precedenti all'apertura della caccia. VERBANIA — Edita dallr. S.A.R. di Milano è uscita una nuova «Guida del Lago Maggiore» (testi di Sandro Chierichetti, fotografie in bianco e nero ed a colori di Gino Rigati e Abele Preda e «A.L.». STRESA — Al palazzo dei congressi di Stresa si terrà il 6-7-8 dicembre il secondo weekend scacchistico internazionale di fine anno per la disputa dei trofei «Semilampo 1975» e «Scacchistica tre lagni» a e e n Macugnaga. Branco di camosci appena abbattuti (Foto La Stampa)

Persone citate: Gino Rigati, Monte Rosa, Sandro Chierichetti