Il delitto della cava Condanna a 15 anni

Il delitto della cava Condanna a 15 anni Alla corte d'assise di Novara Il delitto della cava Condanna a 15 anni 'Antonino Cuzzola è staio riconosciuto colpevole dell'omicidio del cognato - Dovrà scontare 3 anni in una casa di cura (Nostro servizio particolare/ j Novara, 15 novembre. \ Antonino Cazzala., il camio- i nista calabrese di 23 armi, | sposato con un figlio in tene- ì ra età,» è stato condannato '■ dalla corte d'assise di Novara j a 15 armi e due mesi di reclu- i sione, più 3 armi di casa di i cura e 3 armi di libertà vigila- ; ta a pena espiata. A suo favo- J re è stata determinante la pe- rizia psichiatrica eseguita dal | professore Carlo Franchini j che lo aveva giudicato serriin-1 fermo di mente. Il capo d'im-1 putazione era infatti dei più ! gravi: omicidio volontario nei l confronti del cognato, Giusep- : pe Ricci, di 23 anni, assassina- to con sette colpi di pistola ; l'otto marzo del 1973, ad Oleg- ■ gio, durante il lavoro in vaia • cava di sabbia sulle rive del : «cino. L'imputato, fuggito subito ; dopo ii crìmine e costituitosi i poi a Reggio Calabria, ha sempre cercato dì scagionarsi invocando la legittima difesa., «Giovanni Ricci mi ha assalito con una rivoltella. Sono \ riuscito a disarmarlo sbatten¬ dogli contro la portiera ma lui ha cercato di estrarre una secónda pistola. Non ho fatto altro che prendere quella che gli era caduta all'interno del camion e premere il grilletto». Antonino Cuzzola non ha mai spiegato i motivi di questo assurdo rancore. L'imputato ha parlato ieri durante la sua deposizione di un «affare di donne». Stamani, alla ripresa del processo, ha preso la parola il j patrono di parte civile, awo- ! cato Roberto Dì Tieri, che ha subito cercato di inquadrare j il feroce fatto di sangue come ] «una assurda vendetta senza movente». 11 p.m. dottor Canfora ha pronunciato poi la sua requisitoria: «Non si può parlare i di legittima difesa — ha detto I ! i ! ' ; i ! I i ! — in quanto sul luogo del de litto è apparsa un'arma sola: Quella usata dall'imputato. Non ci sono prove della venti- provocazione. L'imputato \ — concludeva il pm. — ha di-' mostrato anche in aula il suo \ carattere aggressivo e prepo-, tente». Ha chiesto quindi la : condanna a 21 annr di reclu sione per l'omicidio ed altri 6 mesi per i reati minori, più 3 : anni di casa di cura e 3 anni di libertà vigilata a pena espiata. 1 due difensori, avvocati Al- ; legra e Mandatari, hanno pun- ; tato sulla concessione delle I attenuanti deUa legittima di- ; tesa, e dell'aggressione, da ag- j giungersi ai benefici della | constata seminfermità menta le. 1.1.

Persone citate: Antonino Cazzala, Antonino Cuzzola, Canfora, Carlo Franchini, Giovanni Ricci, Ricci, Tieri

Luoghi citati: Novara, Reggio Calabria