Domani Consiglio provinciale ma si arriverà a una giunta?

Domani Consiglio provinciale ma si arriverà a una giunta? Sempre più acuta la crisi amministrativa Domani Consiglio provinciale ma si arriverà a una giunta? In poche ore si dovrebbero appianare contrasti che hanno diviso i consiglieri in blocchi-contrapposti - Per il Comune invece la seduta si svolgerà a metà del mese (Nostro servizio particolare) Novara, 25 ottobre. La crisi delia Provincia e quella del Comune, sono nate assieme e insieme dovranno essere risolte. Questa è l'opinione del senatore democristiano Lucio Benaglia. Socialisti e socialdemocratici, con motivazioni diverse, sostengono invece che i due problemi devono essere tenuti distinti. I termini della questione sono noti. La Provincia, divisa in blocchi contrapposti, non riesce a trovare i numeri per darsi' un 'amministrazione; il Comune si ritrova con una giunta monca di quattro assessori per la detezione di tre socialisti e del repubblicano Chiarino. Sullo sfondo delle due vicende gli stessi motivi politici è identiche giustificazioni amministrative. . Il partito socialista immediatamente dopo 11 Ì5 giugno ha scelto di non entrare più a fare parte direttamente nelle amministrazioni ispirate al centro-sinistra che «la cronaca vuole ormai morto e quasi definitivamente sepolto». Ha però anche voluto evita - re le spauracchio di un vuoto ! politico, di una crisi immedia- ra che avrebbe trasformato la Provincia di Novara in un'iso- la turbolenta nel panorama politico nazionale e ha comu- ni cato che il suo assenso a quella formula quadripartita di governo si sarebbe limitato i a un appoggio «estemo». 1 ta municipio Rinaldo Can-1 na, Renzo Mafie e Franco Lo j catelli hanno presentato le i proprie dimissioni (cui hai fatto seguito il passaggio al- ! l'opposizione di Ferruccio Chiarino) da assessori; in I Provincia i socialisti hanno1 deciso di sostenere la giuntai formata da democristiani, so ! cialdemocratici e dall'unico ! consigliere repubblicano. | Fra la possibilità di rinver- j dire vecchie alleanze definite ' ormai logore e quella di \ schierarsi decisamente all'op- {posizione, rendendo incerta e • difficile la situazione politica, • ti psi ha preferito una terza j via, quella della prudente at- ! tesa. Respingendo una frattu ra immediata, non ha rinun ciato a chiarire la propria Il nea chiedendo l'attuazione di una politica sociale e un pro gramma che coinvolgesse, in qualche modo, le responsabi li tà dei comunisti, Gli sbocchi sono stati diver si ma la matrice politica delle crisi è comune. Il psi, memo re della lezione del 15 giugno, cerca di sganciarsi dal carro democristiano; la de pretende invece una rinnovata alleanza che riguardi Provincia e mu nicipio. Anche il discorso sui prò-! grammi sembra volere impe-: dire una rottura dell'asse che ! lega i partiti dello scudo ero-1 Ciato e il socialdemocratico con i socialisti. Per esempio Rinaldo Canna ! (psi) come vicesindaco ha previsto di realizzare le scuole elementari e medie, asilo ed una fetta di vérde pubblico sull'area di viale Roma occupata dal vecchio ospedale psichiatrico che è di proprietà della Provincia, la quale, a sua volta, intende trasportare gli ammalati a Vignale dove è stato costruito un altro centro psichiatrico. La democrazia cristiana e i socialisti sono d'accordo su queste realizzazioni, il partito comunista, invece, ne propone delle altre. Lo stesso discorso è valido per quanto concerne gli insediamenti universitari che devono essere affrontati congiuntamente da Provincia e Comune. I capigruppo,'da Cardinali a Locatelli a Chiarino, hanno dichiarato che la situazione in Comune non è di crisi e che, in ogni caso, va distinta dai problemi della Provincia. Eppure i partiti hanno deciso di trovarsi ugualmente per chiarire a livello di municipio alcuni punti programmatici e per ritrovarsi, in Consiglio, entro il 15 novembre. . Contemporaneamente... si stanno svolgendo altri incontri per vedere se sia possibile raggiungere un'intesa per la giunta da eleggere in Provincia i cui consiglieri sono stati convocati per dopodomani. Nessuno si nasconde che le difficoltà sono parecchie per l'intransigenza dei partiti. In Provincia la crisi è grave: la de con i socialdemocratici vorrebbero ripristinare un centro-sinistra, con un eventuale appoggio esterno del pei; i comunisti vogliono invece entrare nell'area della maggioranza e i socialisti in questa loro rivendicazione li appoggiano. Gli altri partiti, da soli, sono troppo deboli per potere indirizzare diversamente le trattative. A seconda degli schieramenti che i vari gruppi assumeranno nell'ambito dell'amministrazione provinciale, ne scaturiranno reazioni in municipio. Altrimenti non si spiegherebbe come mai, nell'intricata situazione politica novarese che si presenta in municipio con una giunta monca (eppure stabile al punto che nessuno parla di crisi) e in Provincia con un equilibrio di numeri tale da non consentire lo sbocco in una ' maggioranza, i partiti voglia- \ no risolvere la questione prò- {vinciale prima di quella co • mimale, • Lunedì è convocato il Con j siglio provinciale; verso il 15 ! novembre quello comunale: poche ore per comporre una diatriba che divide i consiglieri a gruppi contrapposti e che, sulla carta, pare insanabile; quindici giorni per risolvere una crisi che non esiste. 1. d. b.

Persone citate: Cardinali, Chiarino, Ferruccio Chiarino, Locatelli, Lucio Benaglia, Renzo Mafie, Rinaldo Canna, Vignale

Luoghi citati: Novara