Verbania: alla Montefibre domani assemblea aperta

Verbania: alla Montefibre domani assemblea aperta Con l'intervento della Regione Verbania: alla Montefibre domani assemblea aperta Saranno esaminati gli ultimi sviluppi della situazione, compresa la cessione alla Taban - Ieri a Torino riunione del comitato di coordinamento sindacale del gruppo (Dal nostro corrispondente) Verbania, 15 ottobre. Viva attesa a Verbania per IVasseuiulea aperta» che si terrà domani pomeriggio alla. Montefibre. Vi prenderanno parte i rappresentanti dei consigli di fabbrica delle altre aziende della zona, i rappresentanti delle fòrze politiche e democratiche, gli araministratori regionali, provinciali e comunali, i parlamentari Sarà presente anche il vicepresidente della Regione Libertini, assessore all'industria. Nella riunione saranno esaminati gli ultimi sviluppi della situazione, compresa la cessione alla Taban (una consociata della Montedison) dei settori polimero, acetato chimico, nailon-plast, dello stabilimento Montefibre di Verbania. « Una decisione, questa, che viola — dicono i sindacati — gli impegni assunti dalla Montedison al ministero del Lavoro quando, nel giugno scorso, aveva accettato di congelare ogni trasferimento di proprietà sino a un incontro a tre (società - sindacati governo) che ha poi sempre rinviato adducendo i più svariati pretesti». Nello stabilimento venerdì si faranno quattro ore di sciopero. A Verbania, tra i sindacalisti e gli operai, le dichiarazioni del vicepresidente della Montedison, dottor Grandi, che domenica scorsa, a Torino, parlando alla conferenza economica regionale, ha affermato che alla Montefibre di Verbania 2500 dipendenti risultano di troppo e dovranno essere lasciati a casa a breve scadenza hanno destato più incredulità che timore. I sindacati, soprattutto, ritengono che si tratti di un'altra manovra della Montedison per costringere il governo a concederle nuovi finanziamenti agevolati, e per influenzare i sindacati che, sino ad oggi, si sono detti decisi a difendere con gli stabilimenti di fibre del Piemonte, anche l'avvenire degU impianti e dei dipendenti dell'ex Vallesusa. «Riteniamo — affermano i rappresentanti sindacali — che si tratti di una mossa della Montefibre che potrebbe poi meglio esprimersi nell'incontro col governo e coi sindacati previsto per la fine del mese. A nostro avviso la Montefibre, dopo aver minacciato i licenziamenti a Verbanùi. Ivrea, Vercelli, potrebbe dichiararsi disposta a rinunciarvi sia in cambio di interventi economici governativi che di un cedimento o ammorbidimento sindacale sulla questione Vallesusa e sul rinnovo del contratto di categoria». Questo è un poco anche il pensiero di Diego Caretti, della Cisl, il quale però, ricordando i vari voltafaccia della Montedison ed i suoi periodici «piani di rinnovamento» di volta in volta sconfessati e rifatti, ha voluto anticipare che «se la Montedison dovesse azzardarsi a tentare la carta dei 2500 licenziamenti a Verbania si -troverà a fare i conti non solo con le forze sindacali e coi 2500 interessati, ma con tutta la città». Oggi, a Torino, il comitato di coordinamento sindacale del gruppo Montefibre è riunito per una valutazione globale della situazione Intanto è sospesa ogni attività produttiva nello stabilimento verbanese della birra Sempione (consociato alla Wuhrer). Ufficialmente l'azienda ha chiesto la Cassa in tegrazione a zero ore per la 1 durata di due mesi ma si anche saputo che ha suggerito alla maestranza (dopo lo «sicitiiTicuto» di un arino fa sono rimasti in forza 45 dipendenti) la possibilità di trasferimenti nelle sue altre fabbriche di Pavia e'Brescia, onde beneficiare di premi di pensionamento anticipato. Il che significa che lo stabilimento della Simplon ha cessato di esistere, a Verbania. Ha annunziato il ricorso alla Cassa integrazione anche la direzione della Nuova Filatura del Toce di Gravellona, nonostante l'opposizione dei sindacati e le contestazioni dell'esecutivo di fabbrica. a. c.

Persone citate: Diego Caretti, Taban, Vercelli