Nuova geografia politica

Nuova geografia politica jjj Valsesia spostamento del 12 per cento dei voti Nuova geografia politica Secondo Moscatelli (che ora si è ritirato) i risultati dimostrano una "grossa maturazione" dei valsesiani - Avanzata delle sinistre a Romagnano, Grignasco e Quarona - Sindaci comunisti a Prato Sesia e Serravalle e, per la prima volta dopo la Liberazione, a Gattinara - La singolare giunta "laica" di Varallo (Nostro servizio particolare) Borgosesia, 30 settembre. In Valsesia le elezioni amministrative del 15 giugno hanno portato uno spostamento del 12 per cento dei vo¬ ti: seimila elettori scegliendo. nelle loro preferenze, i partiti di sinistra, hanno favorito nei comuni dell'intera valle il «nuovo corso politico» del quale forza trainante è Passe pci-psi. «Già con il referendum si era visto quale era l'inclinazione della gente — dice Vincenzo Moscatelli, capo partigiano, deputato in Parlamento dalla' liberazione al 1963, e consigliere comunale di Borgosesia dal 1960 al '75, anno in cui ha deciso di uscire dalla politica attiva per occuparsi soltanto dell'organizzazione dell'Istituto storico della Resistenza — in Valsesia, tuttavia, benché le previsioni indicassero un aumento di suffragi per il pei e le sinistre, c'è stato un incremento di voti superiore a ogni pur facile profezia. I comunisti in Valsesia raggiungono il 32 per cento dell'intera popolazione attiva: da "zona bianca" che era, è diventata una "zona rossa"». L'avanzata delle sinistre è un dato evidente. Le liste unitarie si sono imposte nei comuni inferiori ai cinquemila abitanti dove si vota con il sistema maggioritario. A Romagnano i socialisti di Cesare Torelli, in sede di trattative, hanno preferito entrare in coalizione con i comunisti, rifiutando i vecchi alleati della democrazia cristiana. Lo schieramento frontista ha stravinto: Leone Mira d'Ercole (pei) è stato eletto sindaco. A Grignasco, dopo «l'interregno» dell'architetto Ruggero Bacchetta, la professoressa Marcella Balconi, pediatra, comunista, alleata ai socialisti, ha riconquistato il municipio ed è stata nominata primo cittadino. Gian Franco Zamboni, giovane e dinamico dirigente comunista, è sindaco di Quarona. ' A Prato Sesia e a Serravalle, comuni "rossi" da sempre, sono stati riconfermati Italo Rolandi e Pietro Gerla. «Soltanto due centri, due autentiche isole — aggiunge Moscatelli — hanno conservato amministrazioni democristiane. A Valduggia e a Cellio le sinistre hanno dovuto accontentarsi di occupare i banchi della opposizione». Si tratta insomma di nuova geografia politica che uria suggerisce due constatazioni di fondo. Innanzi tutto la democrazia cristiana che in Valsesia, dato il Carattere conservatore della sua gente, aveva una riserva «sicura» di suffragi, ha visto diminuire sensibilmente il proprio elettorato. Ma ha perso in potere più di quanto non abbia perduto in voti. Il partito comunista, invece, è riuscito ad uscire dall'isolamento politico: spesso con una posizione di protagonista piuttosto che di interlocutore, con una forza, cioè. più ragguardevole di il successo elettorale facesse presagire. Non ci sono stati in Valsesia esempi di «compromesso quanto sferico» 7?!2 non si è neppure riusciti a rabberciare il cen tro-sinistra. I socialisti, di chiarando morta quella for mula di governo a quattro, ne hanno teorizzato il superamento, rifiutandosi di ricom porre una alleanza «già di: sgregata» con la democrazia ■■ cristiana. Tanto^è vero che in I quei comuni (come Borgose sia e Varallo, per esempio), dove la nuda aritmetica dava per scontato il ripristino delle vecchie coalizioni, le trattative sono andate per le lunghe, si sono interrotte, arenate e sono state definitivamente troncate. A Gattinara, per la prima volta dalla Liberazione, è sta to eletto un sindaco comunista. Franco Agazzoni, sostenuto da una maggioranza frontista. A Borgosesia i quindici consiglieri del pei e psi hanno raggiunto l'accordo fra loro ed è stato nominato primo cittadino il geometra Romano Beretta. E pare che anche i tre socialdemocratici abbiano deciso di entrare a fare parte della giunta «aperta». Varallo ha addirittura varato una giunta «laica» con il dottor Gianluigi Testa (psi) sindaco, votato dai gruppi consiglieri comunista, socialista, socialdemocratico e dall'unico liberale eletto. La democrazia cristiana è sola in minoranza. Moscatelli, benché si sia allontanato dalla politica attiva, parla dei successi del suo partito con l'entusiasmo di un ventenne, con lo spirito del «rivoluzionario di professione», come ama definirsi: accenna alla storia di altre nazioni, riferisce di discorsi di uomini politici, di ambasciatori, di capi di governo, suggerisce U confronto con anni passati. «E' stata-una grossa maturazione quella dei vaisesiani — spiega — nel 1946, tenuto conto del ruolo che la Valsesia aveva avuto nella lotta di liberazione, questi comuni da | Romagnano, Gattinara a Va- ! rallo e oltre, hanno votato al i referendum per la monarchia. Nelle prime elezioni c'era addirittura un consigliere pro¬ | vinciale monarchico. Era una contraddizione enorme: si era ripiombati nella condizione di arretratezza culturale. I paesi erano ritornati di dominio di poche famiglie che condizionavano la vita economi- i ca e politica. O si accettava di vivere all'ombra e al servizio j di quelle caste o si faceva fa-, gotto e si andava altrove. i Qualche residuo di questa mentalità c'è ancora soltanto in alta Valle». / nuovi orientamenti delle \ classi giovani di dirigenti sono palesemente improntati a un modo diverso di fare politica e d'amministrare. Però il cambiamento della geografia politica crea anche grossi problemi e difficoltà. «Si eredita una serie di carenze e di squilibri — aggiunge Moscatelli — si è in ritardo e si tratta di recuperare il tempo perduto». C'è la crisi della montagna i che si spopola, l'artigianato e la piccola industria languono. la pastorizia e l'agricoltura sono destinate a morire di inedia se non si interviene con competenza e in fretta. Moscatelli è convinto che fino a oggi si è pensato a costruire chilometri di strade ma sono stati trascurati questi grossi problemi di fondo. «Ora devono essere affrontati e risolti dalle nuove giunte — conclude — si sfrutteranno le risorse locali e si attingerà, dove possibile, a benefici regionali e statali». Lorenzo Del Boca ìj \ ; ' ■ :■■II\. ! Gianluigi Testa, il sindaco socialista di Varallo e la professoressa Marcella Balconi, che è sindaco a Grignasco li geometra Romano Beretta, psi, sindaco di Borgosesia e Franco Agazzoni, sindaco di Gattinara (Giovetti-Negri) Vincenzo Moscatelli