Processati i tre che rapinarono un distributore: una condanna

Processati i tre che rapinarono un distributore: una condanna Le udienze svolte ai tribunali di Novara e Vigevano Processati i tre che rapinarono un distributore: una condanna Tre anni e due mesi a un ventenne, perdono giudiziale ai due complici minorenni - Altro episodio: sei mesi a un'impiegata che simulò una rapina per coprire un ammanco di 5 milioni (Nostro servizio particolare) Novara, 26 settembre. li. I.) I tre giovani autori della rapina ai (Ianni del gestore di un distributore di gas per auto, sono stati processaji_cìallribunale di Natta-. sni, abitante a Catania, posto ' in libertà provvisoria pochi giorni prima del nuovo episodio, è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione; Alberto s Martino Oraparritta ia nririQentrambi abitanti a Vigevano, hanno ottenuto il perdono giudiziale per la loro giovane età e sono stati scarcerati. L'episodio è del 30 agosto scorso. I tre giovani, a bordo di un'auto rubata a Gianfranco Sambinelli che l'aveva posteggiata nei pressi della sua abitazione a Vigevano, sono giunti a Novara. Nella zona della Bicocca hanno notato il distributore ed è maturata l'idea della rapina. Luigi Borlenghi, 56 anni, il gestore rapinato, ha raccontato ai giudici l'episodio: «Uno dei tre giovani (il Craparotta) è sceso dall'auto chiedendomi se avevo un po' d'acqua. Subito dopo è sceso anche il secondo (il Girardi) che mi ha chiesto dov'erano i servizi. Nello stesso istante quello che si trovava alla guida si è avvicinato. Con un balzo mi ha puntato un coltello, gridando: "Fuori i soldi"». Gli altri hanno poi immobilizzato il Borlenghi alle spalle, sfilandogli il portafogli: un bottino di 125 mila lire. Compiuta il «colpo», il terzetto è risalito in macchina dirigendosi a tutta velocità verso Mortara. Il Borlenghi ha dato subito l'allarme e al bivio per Nibbiola i rapinatori sono incappati in una «gazzella)) dei carabinieri di Vespolate, già partita alla loro caccia. C'è -stato un breve inseguimento e poi l'auto dei giovani è uscita di strada rovesciandosi. I tre hanno tentato la fuga attraverso i campi, ma dopo pochi metri sono stati bloccati, portati a Novara e arrestati. Stamani, in udienza, Salvatore Battaglia ha confermato di essere stato lui a rubare la «Mini», e di averla guidata pur essendo sprovvisto di patente. «Sono stato io a'invitare gli altri due a fare una passeggiata in quanto non era nostra intenzione compiere la rapina». Il pubblico ministero ha chiesto la condanna del Battaglia a cinque anni, più im anno di libertà vigilata, e per i giovani il limite di due anni per consentire l'applicazione della condizionale. Un altro giovane, Renato Agosto, 27 anni, abitante a Cameri; via Novara 40, è comparso in stato d'arresto per rispondere di una lunga serie di imputazioni: violenza e minacce a pubblico ufficiale, lesioni, oltraggio, porto abusivo di arma impropria e ubriachezza molesta. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna dell'imputato a due anni di reclusione, n tribunale, confermando soltanto le imputazioni di oltraggio e resistenza, lo ha condannato a sette mesi con il beneficio della condizionale. Nel pomeriggio è stato scarcerato. Vigevano, 26 settembre. (gc. r.) Un'impiegata che aveva sottratto denaro dalla cassa dell'amministrazione di una impresa di cui era la responsabile e che per nascondere gli ammanchi (cinque milioni) aveva simulato una rapina, è stata condannata dal tribunale di Vigevano a sei mesi di reclusione, con tutti i benefici di legge. Protagonista Maria Luisa Leone, 25 armi, residente a Vigevano alla frazione Sforzesca in via Orefici 4. L'episodio risale al 12 gennaio di due anni fa. C'era nebbia e la ragazza, nel rientrare alla ditta dove lavorava, la «cava Roverina», al passaggio di un camionista, scese dalla propria auto dicendo di essere stata rapinata. Nel giro di poche ore gli inquirenti giunsero però alla verità e la giovane ammise le proprie responsabilità. I familiari della Leone hanno restituito interamente la som¬ ma che la giovane aveva sottratto al datore di lavoro, il geometra Ernesto Zorzoli, residente a Borgo S. Siro in via Roma 137. L'imprenditore ha affermato di aver perdonato la Leone, che è rimasta alle sue dipendenze. Novara. Salvatore Battaglia: tre anni di reclusione