Il premio alla poesia che descrive un "ubriacone,, amico delle stelle
Il premio alla poesia che descrive un "ubriacone,, amico delle stelle Concorso della "Famija varsleisa,, per la sagra del riso Il premio alla poesia che descrive un "ubriacone,, amico delle stelle L'ha scritta un giovane avvocato di Biandrate - Alla ribàita anche tre poeti di Serravalle Sesia - Sempre più numerosi nelle terre delle risaie gli appassionati del dialetto (Nostro servizio particolare) Biandrate. 25 settembre. «Aveva un abito marrone rattoppato, sempre ubriaco fradicio ogni giorno, con un gran muso sporco e butterato». Con questo ritratto di un ubriacone l'avvocato Roberto Baraggioii di Biandrate ha vinto il concorso di poesia dialettale bandito dalla Mamija Varsleija e dall'E, nal di Vercelli in occasione della XIV Sagra del riso. Baraggioii, al quale mancano ancora una decina di giorni prima di terminare il servizio militare, è uno dei molti novaresi che credono nel futuro della poesia dialettale. La giuria, composta da Enrico De Maria. Laura Falzoni. Gualtiero Gamba, Walter Nasi, Felice Pozzo, Carlo Ranghino, Giuseppe Tagliabò e Mauro Zella ha assegnato il secondo premio ad Arnaldo Colombo di Rosavenda che si è presentato con una lirica «Dre' na stra» e. a pari merito, al terzo posto i serravallesi Giovanni Biglia, Giuseppe Torre e Ferruccio Mazzone. Alto punteggio anche per «At sarà n'om» di Pier Luigi Serra di Vercelli (premio intitolato al poeta vercellese Pino De Maria). La risaia va a braccetto con la poesia. Ferruccio, Mazzone, impiegato alla «Cartiera italiana», presidente dell'Associazione delle «Rondini» che ogni due anni organizza il ritorno dei serravallesi emigrati all'estero, si è fatto ispirare dal canto, delle rane, dalle spighe che si accorciano e che ingialliscono al sole. Romantico incorreggibile, descrive i moscerini che fanno fischiare le orecchie e gli uccelli che intonano allegri e spensierati canzoni. Giuseppe Torre, 43 anni, di Borriate, capo ufficio acquisti alla «Cartiera» con la passione per la pittura Jia colto gli aspetti'grotteschi di un funerale. «Capita — spiega — di vedere una fila di persone dietro al feretro: tutti parlano dei fatti loro. Le donne discutono di moda e della spesa, gli uomini di politica e di sport. C'è chi si lamenta perché piove sempre, chi dice di avere male a un callo, altri ancora, che spettegolano della Lina che è brutta ed ha trovato un fidanzato più brutto di lei». A Serravalle i poeti sono numerosissimi: molti hanno cominciato a scrivere in dialetto in occasione delle celebrazioni biennali di Pinet Turlo di Grignasco e poi hanno continuato. «E' con il dialetto — spiegano — che si ari iva all'anima della gente, che si riescono a comunicare quei sentimenti che, in italiano, non si riuscirebbero mai ad esprimere. La freschezza della frase in vernacolo è unica». Giovanni Biglia, non ancora quarantenne, direttore del laboratorio chimico della «Cartiera», è fra i più premiati poeti serravallesi. Per il concorso di Vercelli ha presentato il .ritratto del «Magnan», lo stagnino, figura tipica, un tempo, per la Valsesia. «Arriva da chissà dove — dice Biglia — si siede per terra in un cortile a riparare un coperchio di pentola». E' uno dei personaggi,destinati a scomparire, inghiottito dal tempo e dalla fretta. «Povero giramondo — commenta Biglia — chissà dove ti ho perso, avrei i miei sogni da rattoppare». Quest'anno al concorso, che era stato esteso anche alla provincia di Novara (l'anno prossimo sarà regionale) hanno partecipato 53 autori con -93 poesie. Una conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, della vitalità del dialetto. Un altro novarese Gian Franco Benevehti, vincitore dell'ultima edizione del concorso dialettale di Biandra¬ te, è stato segnalato anche al \ concorso di poesia di Vercel- li. Nella sua lirica, intitolata I «Realtà» si sofferma a de- scrivere «Il vento che parla ' adagio attraverso l'uscio soc chiuso della porta», «il hal cone vuoto», «il pugno di stelle che chiedono perdo no». 1. d. b. Biandrate. L'avvocato Roberto Baraggioii, che ha vinto un concorso di poesìa dialettale vercellese (foto Giovetti)
Luoghi citati: Biandrate, Grignasco, Novara, Serravalle Sesia, Vercelli
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