Una copia del memoriale del "carceriere,, è uscita non si capisce come dalla prigione

Una copia del memoriale del "carceriere,, è uscita non si capisce come dalla prigione Angelini cerca di discolpare le donne che l'hanno aiutato Una copia del memoriale del "carceriere,, è uscita non si capisce come dalla prigione Ad Alessandria l'uomo è sorvegliato a vista • 11 documento che racconta la tragedia di Cristina non dice nulla che già non si sapesse • La gente la considera una versione "addomesticata" (Nostro servizio particolare) Novara, 25 settembre, n procuratore della Repubblica Marcello De Felice ha ricevuto di buon mattino il memoriale che Giuliano Angelini ha scritto di suo pugno in carcere e fatto uscire eludendo la pur attenta sorveglienza dei secondini. n «carceriere di Cristina Mazzotti», come è ormai definito nei verbali di polizia, ne avrebbe scritte due copie: una sarebbe finita a un giornale, che l'ha pubblicata oggi pomeriggio, l'altra attraverso la questura di Novara, che non' ha neppure aperto il pli- [ co, è giunta alla procura della | Repubblica. Marcello De Feli- • ce (come diciamo a pagina ' 9), ha annunciato di avere già dato disposizioni per aprire un'inchiesta. Bisognerà accertare innanzi tutto come il memoriale ab bia potuto uscire dal carcere di Alessandria dove l'Angelini è detenuto e sorvegliato a vista da tre secondini che si danno il turno davanti' allo spioncino della sua cella; poi, entrando nel merito della «confessione», bisogna accer- j tare quale senso hanno, alla luce dello sviluppo, che stan- no prendendo le indagini, le ammissioni del geometra > C'è infatti il sospetto che si I tratti di una copertura: che. l'Angelini cioè, come Achille j Gaetano nell'intervista rilasciata il giorno prima di co- i stituirsi, abbia voluto addos- j sarsi alcune responsabilità j per coprire qualcun altro. Intanto le sue dichiarazioni scagionano quasi completa-1 mente, almeno dal punto di \ vista morale, la sua amante! Loredana Peoncini e l'altra ; donna, Rosy Cristiano. «Pu- j petta — dice nel memoriale i mic fedele compagna per | sei anni e mezzo è la più sfortunata di tutti gli imputati. Non venne preavvertita del sequestro, ma anzi il giorno precedente la feci partire per Viareggio dove ho una zia. Purtroppo la macchina si ruppe e tornò a casa. Fui co-;stretto a dirle la verità». ; ..... jdel1 operazione, non ha parte- cipOtO al seppellimento del co*?0- non ha mai saputo che \ pristina era morta». f c'è una ragione, almeno jsentimentale per spiegare il 'Quanto a Rosy Cristiano jAngelini dice che: «Non ha ipreso parte alla prima fase iper spiegare il |I comportamento dell'Angelini, jEra innamorato della Petron- j<-in\ ma aveva un debole per j\ la Cristiano che era stata la | sua amante e per la quale javeva ancora parecchia sim- , j patia. Si era addirittura det- to. quando le indagini, immediatamente . dopo il ritrovamento del cadàvere di Cristina, erano frenetiche, che la Petroncini si era decisa a dire quello che sapeva agli agenti perché spinta dalla gelosia. Si sarebbe accorta si essere sta- ta tradita sotto gli occhi dal l'Angelini e dalla Cristiano e avrebbe vuotato il sacco per vendicarsi. Ora il geometra, questo almeno dicono gli inquirenti, cerca di farsi perdonare creando per le sue amanti se non proprio un alibi, almeno una copertura morale. «Non sapevano niente — dice — quando lo hanno saputo era troppo tardi e sono state "costrette" a fare buon viso a cattivo gioco». Ma cerca anche per sé delle attenuanti, descrivendosi con un volto più umano e meno cinico di quanto non lo abbia no ritratto le cronache di questi giorni. E aggiungendo il particolare patetico della sua. vittima che io chiamava «Ye ye» e lo pregava di intrattenersi con lei a tenerle compagnia. Non aggiunge nulla a quanto già si sapeva: non un particolare, un nome, un'indi- j cazione per fare progredire le indagini. Per questo gli inquirenti sembrano dedicare poca attenzione a questa confessione. E la stessa gente che ha sotto gli occhi un'immagine dell'Angelini come personaggio equivoco, losco, coinvolto in una serie di estorsioni e di traffici ambigui, non pare di' sposta a credere a questa versione che definisce «addomesticata» dell'ultimo rrtsse di Cristina Mazzotti. «Se quel geometra.-si è deciso ad ammettere molto — si commenta questa sera nei caffé — altrettanto avrà tenuto ancora nascosto». \. d. b. Il procuratore della Repubblica Marcello De Felice

Luoghi citati: Alessandria, Novara, Viareggio