A caccia bagnati e imbronciati

A caccia bagnati e imbronciati A caccia bagnati e imbronciati (Nostro servìzio particolare) Novara, 15 settembre. (r.s.) Visi lunghi e carnieri scarsi. Una pioggerellina battente e continua ha condizionato la giornata di apertura della caccia. In molti casi i cani hanno avuto difficoltà a liutare, i cacciatori, specialmente neiie zone collinari, hanno calpestato chilometri di fango. Non c'è . stato, il crepitio dei fucili, rielle campagne sono risuonati gli echi di pochi spari. Qualcuno ha persino deciso di non estrarre il fucile dalla custodia. Si prevedeva un esercito di ventimila cacciatori tra locali e ■forestieri» ma in molti hanno preferito, dopo qualche battuta sfortunata, riporre le doppiette nel bagagliaio della macchina e faro ritorno in città. Ciò ha però permesso che venissero sopite le polemiche della vigilia fra agricoltori e gli appassionati dello sport venatorie in eterna lotta fra loro e che non ci fossero notizie di impallinamene!. A Romagnano Sesia, alla' Mauletta, un cacciatore di Sazza di San Maurizio d'Opaglio, il rublnettiere Pietro Gioirà, di 45 anni, - mentre prendeva di mira una lepre, è stato colpito a un braccio da • pallini vaganti ■ sparati dal pensionato . Paolo Balzano di Boca che lo seguiva e aveva mirato alla stessa lepre. Nella valle dal Ticino Franco Pavan, 33/anni, di Varallo Pombia. mentre raccoglieva un fagiano appena ucciso, ha ricevuto in pieno viso una aventagliata di pallini sparati dietro un cespuglio da un cacciatore rimasto sconosciuto.

Persone citate: Franco Pavan, Paolo Balzano

Luoghi citati: Boca, Novara, Romagnano Sesia, San Maurizio, Varallo Pombia