Ventimila fucili puntati

Ventimila fucili puntati Dalle sette di stamane comincia la caccia alla selvaggina Ventimila fucili puntati Ai locali si aggiungeranno i forestieri - Molte zone del Novarese sono considerate ancora ricche di prede La marea dei cacciatori preoccupa parecchio gli agricoltori che temono' un'invasione nei loro campi (Dal nostro corrispondente) Novara, 13 settembre. In mezzo alle solite, ormai annose polemiche, si apre domani la stagione venatoria. Si calcola che saranno all'incirca ventimila, tra residenti in provincia e forestieri, i cacciatori che scenderanno nel Novarese, dato che alcune zone, sia della Bassa che di montagna» sono ritenute ancora «buone». Le regole da osservare, i divieti e le disposizioni sono tali e tanti che soltanto gli appassionati ormai esercitano ancora l'attività venatoria. Innnari tutto si può cacciare soltanto due giorni la, settimana a scelta tra il martedì, il giovedì, il sabato e la domenica. C'è poi la limitazione del numero dei capi di selvaggina da abbattere per ciascuna giornata: non più di due tra la selvaggina stanziale (di cui una sola lepre) e non più di dieci capi di selvaggina migratoria. Tutto deve essere segnato su un apposito cartellino che va aggiornato di volta in volta ed esibito ai guardacaccia. Altre limitazioni concernono, oltre aile riserve o bandite, le zone di ripopolamento o cattura e i cosiddetti «corridoi», striscie larghe mezzo chilometro attorno alla riserva; gli orari (non prima delle sette del mattino e non oltre le 19,30) e il modo di esercitare la caccia. Infine possono essere abbattute talune specie di animali e l'elenco sarebbe cosi lungo e le distinzioni cosi tante da perdere il conto. Eppure,; nonostante tutto, .sarà doménica un vero e proprio esercito a scendere sul terreno per questa impari lotta tra uomo e animale. Non si ferma neppure davanti agli elevati costi delle licenze, permessi, quote associative, assicurazioni ed altri balzelli. Anche qui l'elenco sembra non finire mai. Si comincia con il porto di armi e la relativa licenza governativa di caccia: 10 mila lire per la tradizionale doppietta, 15 mila per il fucile a ripetizione automatico. Obbligatoria è l'assicurazione che con l'iscrizione ad una delle tante associazioni di categoria costa sulle 5 mila lire. A questo punto però con le nuove disposizioni entrate in vigore quest'anno che aboliscono le cosiddette «zone bianche», uno può cacciare soltanto se munito dell'apposito tesserino regionale per esercitare l'attività venatoria. Costa diecimila lire. Ne vanno aggiunte altrettante per poter sparare nella zona alta. C'è ancora un altro balzello per potere cacciare nelle zone di confine. Un calcolo piuttosto approssimativo porta a constatare che nonostante tutti i tesserini, in definitiva il territorio sul quale si può cacciare non è pòi molto: un quinto del totale è assorbito dalle riserve private e un decimo da zone di ripopolamento e cattura soggette a vincolo. C'è ancora un altra remora: quella dei campi in cui è in atto una coltura. Quanti la rispetteranno? Ed eccoci alla guerra che oppone cacciatori e contadini impegnati questi ultimi a difendere il frutteto e il loro lavoro che potrebbe essere distrutto come si trattasse di una grandinata, da quel «rullo compressore» che è la marea di cacciatori. Per le armerie questi giorni di vigilia erano in passato di intenso lavoro: adesso molto meno. Spiega Celeste Bertone, con un negozio in centro che molti vecchi cacciatori hanno del tutto o quasi abbandonato l'attività venatoria. "Magari rinnovano la licenza ma di uscite ne fanno poi una o due. Per fortuna — aggiunge l'armatolo — ci sono le nuove leve a prendere il posto di chi lascia e la nostra attività anche se di molto scemata, può sopravvivere». Molti giovani si servono del fucile del padre, magari del nonno ma c'è chi ne acquista uno nuovo. La spesa varia dalle 180 mila lire per una buona doppietta alla 400 mila per un automatico a recupero gas, cioè a canna fissa (quindi più preciso) e con minore rinculo. Stivali, giacchino, pantaloni e cartucciera si possono acquistare (il tipo economico) per 50 mila lire. La spesa più modesta, anche se qui i prezzi sono aumentati, riguarda le cartucce: ce ne sono da 90 a 250 lire. «Quando un cacciatore se ne è comprato gualche scatola — dice Bertona — (irò avanti per tutta la stagione: per ogni uscita, tn genere, non spara più di tre o quattro colpi e può accadere che gli capiti di non premere neppure una volta il grilletto». p. b.

Persone citate: Bertona, Bertone, Novarese

Luoghi citati: Novara