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Non trova lavoro, ruba un'auto ma viene bloccato dagli operai Dramma di un giovane disoccupato a Novara ; Non trova lavoro, ruba un'auto ma viene bloccato dagli operai Si era presentato alla direzione di un'industria meccanica di Vignale chiedendo di essere assunto - Gli agenti della Mobile sono riusciti a sottrarlo al linciaggio (Nostro servizio particolare) ! Novara, 11 settembre. (r. s.) Un giovane di Oristano, Luigi Concu, 20 anni, è stato bloccato dagli operai di una fabbrica che l'hanno inseguito dopo il furto di un'auto. L'episodio, che ha messo a rumore Vignale, è accaduto nel primo pomeriggio. Il Concu, che i da alcuni giorni aveva preso alloggio in un alberghetto di Novara, si era presentato agli uffici dell'industria meccanica Sauna di corso Risorgimento, a Vignale, per chiedere lavoro. «Al momento non c'è posto — gli èra stato detto —, ma lasci il suo indirizzo, può darsi che più in là possiamo avere bisogno». Uscito sul piazzale, anziché ripartire sul ciclomotore con il quale era arrivato, si è di retto verso il parcheggio delle auto degli operai e dopo avere armeggiato attorno ad una «127» è'riuscito a metterla in moto. I suoi movimenti erano stati però seguiti dalla finestra da un impiegato che ha dato subito l'allarme. Il direttore della Sima, Alessandro Sarcoli, 35 anni, è stato il primo a porsi all'inseguimento a bordo della sua auto sulla quale aveva preso posto pure il derubato, Pietro Vercellesi, 31 armi, ferroviere. La prima fase della caccia nel centro di Vignale è durata poche centinaia di metri: il ladro, che stava per essere raggiunto, ha preferito abbandonare la macchina e proseguire la fuga a piedi lungo i binari della ferrovia NovaraBorgomanero. Ma ha sbagliato direzione correndo verso lo stabilimento i cui operai disponendosi a semicerchio non gli hanno lasciato via di scampo. Nel frattempo è so- ! praggiunta una «volante» dei- la questura il cui equipaggio — agenti della squadra mobile — ha salvato da un linciaggio il giovane sardo. Indosso gli sono stati trovati una rivoltella e un coltello a scatto, un libretto di assegni in bianco e un assegno circolare per 700 mila lire che ha ammesso di avere rubato. Di provenienza furtiva era pure il ciclomotore con il quale era arrivato alla Sima. E' finito in carcere per furto e porto abusivo d'arma.