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Alla Rumianca di Pieve per 91 "integrazione,, La crisi nelle industrie ossolane Alla Rumianca di Pieve per 91 "integrazione,, Il provvedimento, causato dalle difficoltà di mercato, dovrebbe durare tre mesi • Domani riunione - Notizie preoccupanti da Varzo e Viiladossola - Appello al sindaco di Domodossola fNostro servizio particolare/ Domodossola. 10 settembre. Novantuno operai della Rumianca sono stati messi in cassa integrazione a. a zero ore ». L'industria chimica di Pieve Vergonte, una delle maggiori dell'Ossola, da lavoro a 850 persone e attorno a essa si è sviluppato il centro pievese abitato in massima pane fialle famiglie dei lavoratori dello stabilimento. La decisione di ricorrere alla cassa integrazione è stata comunicata ieri sera dalla di- rezionp dell'azienda al consi- rezione del.azienda al consi glio di fabbrica, presenti anche alcuni rappresentanti provinciali dei sindacati del settore. I! provvedimento, a quanto ha detto la direzione della Eumianea. è stato provocato dalle difficolta di mercato per la collocazione del | cloro e dell'acido ossalico. . '". ; I 1 I reparti colpiti dal prov- ; vedimento sono quello dove j si produce l'acido ossalico, j 45 operai, e quello dell'elet- j trolisi krebs, 24 operai. i C'è poi un terzo impianto i che saia chiuso, ed è la cen- j trale termoelettrica dell'arien- j da, 22 operai, resa inutile dal- j la chiusura dei due repartii per i quali produceva energia ! elettrica da olio combusti-i bile. « La durata prevista del provvedimento è di tre mesi — hanno detto i dirigenti della Rumianca — perché le valutazioni di mercato sono tali da lasciar sperare in un miglioramento della situazione generale fra la fine del '75 e l'inizio del '76 ». , Per venerdì prossimo è fissata una seconda riunione, ! fra la direzione della società e il consiglio di fabbrica, dopo di che il provvedimen- ! to diventerà esecutivo. Una reazione dei sindacati è prevista per questa •seconda riunione. Il consiglio di fabbrica, infatti, ha deciso di discutere la nuova situazione prima di far conoscere il proprio punto di vista. Il ricorso alla Cassa integrazione da parte della Rumianca era nell'aria e si colloca nel quadro denso di incognite della situazione dell'industria ossolana. Le notizie preoccupanti si susseguono provocando apprensione fra i lavoratori. Dal primo ottobre sarà chiuso il laboratorio di Varzo della gioielleria italiana che ha sede ad Oleggio Castello. A Domodossola è in difficoltà ITtal-Rubis che lavora nel settore delle pietrine per orologeria e che conta 40 dipendenti. Anche la Fiasa Animi, una industria chimica che produ- j , mente lavoro a 300 operai.1 Ci sono poi le voci secondo I le quali la Ceretti di Villados- ! sola (800 dipendenti), sareb- \be in procinto di ricorrere | ce corindone e che appartiene a! gruppo Egam, appare in difficoltà a causa dello sfitta mento del suo piano di ammodernamento tecnologico. La Fiasa Ammi dà attual- alla cassa integrazione per i lavoratori dei reparti acciaie¬ rie e laminatoi, entrambi in stato di crisi. Sempre incerto, infine, il futuro della Sicma Chimica del gruppo Montedison. Per i frontalieri la situazione è sempre precaria, e il perdurare della crisi dell'edi- lizia toglie lavoro alla mano-1 doperà del settore Alla luce di questa situazione, il gruppo consiliare democristiano di Domodossola ha presentato al sindaco Morelli una mozione nella: quale si chiede che il consi-. gUo comunale domese delibe- rf c<fJ nrOTnuovere d'intesa] con le organizzazioni sinda- j cali, tutte le azioni che si ri- \ ■ ; . | . terranno necessarie per far '". fronte con un atteggiamento ; di comune collaborazione aiI le crescenti difficoltà econo1 miche del momento, e di organizzare un incontro tra il consiglio comunale, i rappre- \ ; sentanti politici ai vari Uveiti,1 j ie organizzazioni dei lavorato j ri e degli imprenditori per j un'ampia e dettagliata anali i si dello stato attuale dell'in i austria ossolana al fine di j adottare tutti i prowedimzn j ti opportuni al proposito ». Marcello Sanzo | j i