Entrano in banca con una scatola la riempiono di soldi e fuggono

Entrano in banca con una scatola la riempiono di soldi e fuggono Entrano in banca con una scatola la riempiono di soldi e fuggono I rapinatori hanno arraffato mazzette di banconote per quattro milioni • Il direttore e l'impiegato sono stati spinti contro il muro sotto la minaccia delle pistole (Dal nostro ccrrispondente) Invorio. 8 settembre. (f. a.) Due banditi hanno rapinato, verso le 12,50 di oggi, l'agenzia di Invorio della Banca Popolare di Novara. Secondo le descrizioni fornite dagli impiegati, si tratterebbe di due giovani tra i 20-25 anni, alti e snelli: indossavano maglioni sportivi, avevano il volto nascosto da un passamontagna e impugnavano entrambi una pistola. Al momento dell'aggressione erano nell'ufficio solo, l'agente, Carlo Travaglini, 48 anni, della frazione Talonno; e l'impiegato Giovarmi Vallana, 36 anni, abitante a Maggiora, dipendente della succursale di Arona e casualmente a Invorio per sostituire un collega in ferie. L'agenzia è nel centro del paese, sulla piazzetta Santa Marta che però a quell'ora era deserta: nessuno ha visto dunque l'automobile dei banditi arrestarsi davanti alla banca. «Ce li siamo trovati davanti — racconta Vallana —, improvvisamente. Nessuno di noi due li ha visti entrare, anche se io ero seduto proprio di fronte alla porta d'ingresso. Stavo scrivendo a macchi¬ na, quando mi sono sentito apostrofare con decisione da qualcuno: ho alzato la testa, e ho visto un giovane mascherato che mi puntava addosso una pistola dalla canna lunga, luccicante: dopo aver detto la solita frase: "fermi tutti, è una rapina". L'accento, l'avrei detto settentrionale». «E' stata una cosa fulminea — dice il direttore Travaglini —: mentre il primo bandito teneva a bada il collega Vallana, l'altro ha scavalcato con un balzo il bancone, dirigendosi verso di me, che pure stavo battendo sulla macchina per scrivere. In breve: ci hanno spinti tr.tti e due wjìl'ufficio accanto. Ricorre che uno dei banditi portava un maglione bianco e reggeva con v.na mano uno scatolone». Lo scatolone doveva servire evidentemente per portar v*a le banconote. Sbarazzatisi dti due impiegati, costretti a rimanere nell'ufficio vicino, i banditi si sono impadroniti dei soldi della cassaforte: il bottino, secondo i primi accertamenti, dovrebbe però essere piuttosto modesto: sui 4 milioni. Gli impiegati sono usciti quando hanno sentito la macchina ripartire: «Ho fatto ap pena in tempo a intravvedere da una finestra l'auto in fuga», dice Vallana. Più tardi, il gruppo radiomòbile di Arona, ha rinvenuto, abbandonata lungo la provinciale che porta a Gozzano, l'auto della rapina: si tratta di un'Alfaromeo 1600 bianca, che risulta rubata' la notte scorsa Sesto Calende. Invorio: folla davanti alla "Popolare Invorio - Davanti alla sede della Banca Popolare capannelli di curiosi dopo la rapina (foto Allegra)

Persone citate: Carlo Travaglini, Travaglini, Vallana