Il nuovo campo non è pronto e il Pogno rinuncia al torneo

Il nuovo campo non è pronto e il Pogno rinuncia al torneo Polemiche nel piccolo centro del Lago d'Orta Il nuovo campo non è pronto e il Pogno rinuncia al torneo L'Unione sportiva ha già comunicato ufficialmente la decisione alla Federazione calcio - Perché l'amministrazione comunale ha bloccato i lavori del nuovo impianto? (Nostro servizio particolareJ Pogno, 4 settembre. (1.1.) L'unione sportiva «Forti e liberi» di Pogno con una lettera inviata alla federazione italiana gioco calcio, sezione regionale di Torino, ha comunicato ufficialmente la rinuncia a disputare il prossimo campionato di prima categoria. Si tratta di una decisione che i dirigenti cercano di giustificare nel disinteresse ultimamente dimostrato dagli amministratori locali. Nella lettera è infatti detto: «Oltre ai normali sacrifici finanziari, comuni più o meno a tutte le piccole società, noi abbiamo dovuto sobbarcarci ulteriori disagi dovendo giocare praticamente sempre fuori casa, sul campo del Gozzano, e svolgendo gli allenamenti a Briga ed a Pella. Tut¬ to questo abbiamo fatto in al-1 lesa di poter disporre del \ campo comunale che Vammi-, astrazione stava predispo- j nendo. Quando tutto sembra- j va concluso ecco che da parte della nuova amministrazione comunale, subentrata alla precedente, è venuto il blocco dei lavori, consistenti nella formazione del tappeto erboso e nella costruzione degli spogliatoi, lavori già deliberati e finanziati dalla passata amministrazione». Sino a questo punto la lettera è un atto d'accusa ben specifico che acquista maggior valore quando si apprende che «la società nell'intento di accelerare detti lavori aveva messo a disposizione tutta la rete di recinzione plastificata e si era interessata per far avere il contributo dei Coni provinciale per la somma di mezzo milione che sarebbe \ stata erogata al collaudo dei I lavori» Questo contributo rischia di sfumare per il superamen- to dei termini ed ai dirigenti del Pogno ciò non può far piacere tenendo conto che gli stessi hanno già speso una somma superiore per l'acquisto della recinzione che ora non servirà più. La lettera conclude: «Stante questa situazione — affermano i dirigenti — non ci sentiamo più anche sotto l'aspetto finanziario di affrontare un campionato nelle medesime condizioni. Per cui, con grande amarezza ci vediamo costretti a rinunciare al campionato di prima categoria. Non per questo la nostra passione sportiva si esaurita facendo mancare l'appoggio e la dedizione alla gloriosa società che in ol- tre mezzo secolo di vita ha sempre saputo superare difficoltà di ogni genere. Ricomin- ceremo dall'inizio appellandoci soprattutto ai giovani per ritornare più forti che mai in prima fila».

Luoghi citati: Pella, Pogno, Torino