E' morto dopo tre mesi di agonia il ragazzo colpito da una sassata

E' morto dopo tre mesi di agonia il ragazzo colpito da una sassata Si è concluso in tragedia un gioco fra amici a Verbania E' morto dopo tre mesi di agonia il ragazzo colpito da una sassata I medici non sono riusciti a salvarlo - Altro episodio: è stato il portalampade a fulminare il quattordicenne di Noveglio - Continuano le indagini per il Boscaiolo ferito a fucilate (Dal nostro corrispondente) Verbania, 4 settembre. fa. c.) E' morto, dopo quasi tremesi di agonia, Gerardo Viasciaveo, 14 armi, terzogenito di otto figli (il minore ha otto mesi, il maggiore diciotto anni) di due coniugi immigrati anni fa dal Sud. U 14 giugno scorso, verso sera, nel cortile di un caseggiato popolare, al numero 14 di via Renco, dove la famiglia risiede, alcuni ragazzi, fra i dodici ed i sedici anni; stanno giocando. Ad un tratto volano dei sassi. Piccoli dapprima, poi sempre più grossi Una pietra colpisce Gerardo al capo e il «ragazzo cade a terra. Poi si riprende e torna a casa dove gli vengono fatti degli .._ impacchi freddi e tutto sem-1 bra risolversi con un po' di spavento. Nella notte, però, il ragazzo viene colto da malore. «Lo portiamo in ospedale — ci di-' ce il padre —, ma il medico di turno ci rimprovera; dice che il ragazzo non ha niente, che si tratta solo di una botta, di non fare scenate inutili. Mi dà delle pastiglie e ci rimanda a casa. Al mattino mio figlio perde conoscenza. Torniamo in ospedale e mio figlio, giudicato gravissimo, viene trasferito al centro rianimazione a Novara per trauma cranico ed ematoma cerebrale». Al nosocomio novarese Gè-rardo rimane per una dozzina di giorni in coma, poi viene sottoposto ad intervento chi- rurgico cui ne seguono, a distanza quasi regolare, dopo che si sono manifestati deboli segni di ripresa, altri tre. Si spera che la fibra giovanile e gli sforzi dei sanitari facciano il miracolo. Sia ieri pomeriggio le ultime speranze sono crollate ed il ragazzo cessa di vivere nella sua abitazione dove è stato trasportato. Nelle case popolari di Renco, oggi, c'è atmosfera di lutto. Antonio Addate, sedici anni, il ragazzo che ha lanciato la pietra mortale, piange angosciato l'amico che mia riuscirà a dimenticare. ! Cannobio, 4 settembre. ! (a. c.) La procura della Re1 pubblica di Verbania ha aperto un'inchiesta sul ferimento di domenica sera a Crealla (Falmenta) in valle Cannobina, di Aldo Ferrari, 43 anni, colpito da una fucilata esplosagli a bruciapelo da Guglielmo Guglielmi. Ieri pomeriggio, il mancato omicida è stato interrogato in carcere dal procuratore della Repubblica, dottor D'Andrea; nei prossimi giorni verrà sentito in ospedale il ferito, le cui condizioni, dopo l'amputazione del braccio sinistro, rimangono stazionarie. In un secondo tempo verranno risentiti, alla procura prima e dal giudice istruttore dopo, tutti i testimoni dell'episodio che, nelle deposizioni raccolte dai carabinieri di Cannobio, sono risultati quanto mai reticenti. «Sono arrivati ad affermare che nell'osteria nessuno aveva bevuto vino ma soltanto aranciate e succhi di frutta», dicono i carabinieri. Il proprietario della «Trattoria delle Alpi» (ove il Ferrari e il Guglielmi si erano trattenuto a lungo e dove ha avuto origine il diverbio), ha addirittura negato che nell'esercizio ci sia stato qualsiasi litigio fra i due. Anche il sindaco di Falmerira, Battista Ferrari, ha affermato che se i due avessero litigato nella trattoria sarebbe intervenuto lui, come pubblico ufficiale, a far! li smettere. Il sindaco ha anchs 3ggi'.r.to cì*s nessuno usiI l'esercizio si era accorto di nullla e che solo quando si so- ... , : no udite le detonazioni, tutti ■ si sono precipitati fuori. Cannobio, 4 settembre. (a. c.) E' stato il portalam; pade di metallo, privo di i qualsiasi protezione ( solita; mente il lunotto ha una co- ; ■■ pertura in ceramica che funge ! da isolante), a fulminare ieri : l'altro, nello scantinato della sua abitazione, in frazione Novaglio di Cannobio, lo studente Savino Minoletti, 14 anni. • Lo ha -iccertato l'inchiesta dei carabinieri di Cannobio per conto della autorità giudi ziaria. Il ragazzo, forse per vederci meglio sul piccolo banco dove stava giocando, è salito su alcuni attrezzi in ferro ed ha afferrato il portalampade con la mano (nell'altra pare stringesse una tenaglia). Si è prodotta cosi una scarica che purtroppo l'ha folgorato. Oggi si sono svolti i funerali. j i i % i | f 1 Cerardo Viasciaveo, il ragazzo morto a Verbania. A destra Aldo Ferrari, il boscaiolo ferito da un muratore a Crealla

Persone citate: Aldo Ferrari, Antonio Addate, Battista Ferrari, D'andrea, Gerardo Viasciaveo, Guglielmi, Guglielmo Guglielmi, Savino Minoletti

Luoghi citati: Cannobio, Crealla, Falmenta, Novara, Verbania