Atleti della "Genzianella" terzi alla prima prova di marcia alpina

Atleti della "Genzianella" terzi alla prima prova di marcia alpina Atleti della "Genzianella" terzi alla prima prova di marcia alpina La gara, disputata nelFOssola, era la prima del campionato italiano a squadre • La formazione novarese, molto agguerrita, era guidata dal professor Donato Fantonetti 1 ca tessile, e il loro compagno (Nostro servìzio particolare) Ceppo Morelli, 1 settembre. Le chiamano «marce alpine», forse per eufemismo. In realtà si marcia poco: si corre molto, e poi ci si arrampica, si scivola, si ruzzola. Partenza dal fondovalle, scalata di una vetta e ritorno al punto di partenza: il tutto in una dozzina di chilometri e almeno mille metri di dislivello. Sono gare molto diffuse nel Bergamasco, nel Bresciano, in Garfagnana, nella Val Pellice. Anche nelle valli di Domodossola c'è una «scuola» che sforna fior di campioni: quella che fa capo alla società «Genzianella» e agli amici di Bognanco. E questa vòlta è stata proprio la «Genzianella» a chiamare a raccolta tutti i «big» italiani, a Ceppo Morelli, dove si è disputata la prima delle prove di campionato tricolore, quella a squadre. Sono stati assegnati due titoli: uno per la prima squadra civile, ed è andato alla Società S.C. Bar Emma Bergamo; l'altro per formazioni militari, che è stato appannaggio del G.S. Corpo Guardie Forestali dello Stato. I tre «civili», vincitori assoluti, hanno compiuto i 12 km dell'impegnativo percorso in menò di un'ora: 56'43"2. Un'impresa da pazzi se si pensa che si passava dai 785 metri della partenza ai 1600 del punto più alto, per poi ritornare a quota 785, I bergamaschi vittoriosi si chiamano Aldo e Privato Pezzo li e Andrea Giupponi. Costituiscono un po' la sorpresa della, giornata: pochi infatti alla partenza avrebbero scommesso su di loro. C'erano ben altre formazioni in grado di cogliere l'alloro, a cominciare dai lucchesi dell'Orecchiella per andare alle squadre locali, buone conoscitrici del percorso. Invece i due fratelli Pezzoli, operai in una fabbri- di squadra Giupponi, impiegato all'Enel di Bergamo, hanno preso in mano le redi ni della gara fin dalle prime battute e non si sono lasciati più raggiungere. L'Orecchiella Lucca, la squadra più titolata al via, ha dovuto accontentarsi del secondo posto. La componevano tre autentici specialisti di questo genere di gare, Paolinelli, Santi e Tagliasacchi. Subito dopo loro è giunta la prima formazione novarese, quella della Genzianella guidata dal «professor» Fantonetti. Donato Fantonetti, insegnante di educazione fisica, storia e geografia, è il neoeletto presidente della Comunità montana della Valle Anzasca. E' quasi un «veterano» per queste manifestazioni che richiedono riflessi e nervi da ventenni: lui ha già superato abbondantemente la trentina, ma l'entusiasmo è ancora quello di una volta. «Non potevo deludere il mio pubblico — ha detto — e perciò mi sono impegnato a fondo. Sono contento del risultato anche se poteva andare meglio». Con Fantonetti hanno gareggiato Giancarlo Balbi, 24 anni, muratore, e Aldo Allegranza, già campione italiano di maratona, operaio in uno stabilimento tessile. Le altre formazioni novaresi -: sono classificate al sesto posto (G.S. Osso lana Vigezzo con Ranelli ed i fratelli Andreolotti), all'ottavo (Bognanco squadra A), al nono (Bognanco B) ed al decimo (Genzianella B). Un buon successo complessivamente, in una competizione che radunava 28 squadre da tutta la penisola. Dai civili ai militari. Il successo del G.S. Forestale è venuto secondo pronostico, ma è stato meno agevole del previsto. Il torinese che dirige il gruppo, maresciallo Zanetta, si è trovato alle prese con un problema di formazione: Giovanni Mostacchetti era l'unica carta sicura In suo possesso. Mustacchetti, un bresciano barbuto, in questa stagione ha già ottenuto otto successi. - «Devo vincere sempre — è solito dire — perché voglio guadagnarmi l'ammissione ai corsi per sottufficiali. Io la carriera me la devo fare con le gambe». • Ma chi far correre con lui? A sua disposizione Zanetta aveva Varesco, ottimo elemento ma momentaneamente handicappato dal riacutizzarsi di una tendini te, e due «riserve», Balicco e Darin. Alla fine con Mus tacchetti sono partiti Varesco e Balicco, ed a metà gara il loro vantaggio su tutte le altre formazioni era già superiore al mezzo minuto. Ma a questo punto Varesco ha incominciato a sentire dolori ai tendini e per lui il resto della competizione è stato un calvario. «Ho portato a termine la corsa egualmente — commenta — ma mi sarei gettato a terra a piangere tanto era il dolore. Devo ringraziare Mu- • stacchetti che mi ha aiutato molto in questa parte della gara. All'arrivo un medico mi ha massaggiato raccomandandomi poi di restare a riposo almeno un mese. Altrimenti con le corse ho chiuso». «E' un bel guaio questo — interviene il maresciallo Zanetta — proprio adesso che ci sono le altre prove di campionato italiano, domenica a Lucca quella di staffetta, e quella assoluta a Sesto Fiorentino subito dopo. Con Varesco erano due vittorie sicure: ora è tutta un'altra cosa». Dietro il GJ5. Forestale sono giunti i fortissimi Vigili del Fuoco Belluno (Andric, Del Fa varo e De Zord), poi carristi, bersaglieri, fiamme gialle. m. san. Bognanco. I novaresi fratelli Andreolotti (Foto La Stampa)