Si dispera e chiede aiuto il giovane che non può sposare una rumena

Si dispera e chiede aiuto il giovane che non può sposare una rumena Incredibile storia d'amore fra un tecnico oleggese e una ragazza di Zalau Si dispera e chiede aiuto il giovane che non può sposare una rumena Dopo la richiesta e l'inspiegabile rifiuto del Consiglio di Stato di Bucarest che vieta le nozze, Giuseppe Aloè non sa darsi pace - «Chiedo soltanto un gesto di umanità —-. dice — per far felici due persone che si vogliono bene» (Dal nostro corrispondente) Oleggio, 25 agosto. E' una storia d'amore: di quelle che si credeva dì poter leggere soltanto sui libri. Giuseppe Aloè, ventisei anni soleggio, via Sfera 50), tecnico di un'industria di materiale elettronico, recatosi tre anni fa in Romania per installare macchine per trafilare, il rame, conobbe a Zalau, in Transìlvania, Amelia Bance, una bella maestrina sua coetanea. Volevano sposarsi ma per le leggi romene lo straniero che intende prendere in moglie una giovane del posto de ve inoltrare domanda al Consiglio superiore di Stato con sede a Bucarest, ed attendere la risposta che normalmente giunge dopo un anno. Ma il Consiglio di Stato dopo oltre diciotto mesi ha risposto «no» senza spiegale i motivi del diniego. Ora i due giovani hanno chiesto di ottenere .un'udienza dal Consiglio di Stato per poter verbalmente chiarire una situazione che — agli occhi di chi vive ai di qua della cortina di ferro — sembra assurda. Il giovane Giuseppe Aloè, che appartiene ad una rispettabile famiglia della frazione oleggese di Loreto, confida di potersi sposare nella chiesa frazionale dell'Assunta, a poche decine di metri dalla villetta ove abita e vorrebbe farsi unire in matrimonio con Aurelia dal parroco, don Carlo Bonini. Pare che siano ancora molti gli ostacoli burocratici da superare per coronare il loro sogno d'amore. «Purtroppo dopo un anno e mezzo — spiega Giuseppe Aloè — è giunto il "no" ufficiale senza alcuna spiegazione. Ci è stato consigliato di fare domanda scritta per ottenere nuova udienza ed attendere. Ma fino a quando dovremo aspettare? Anche dopo la firma del trattato di Helsinki non è cambiato mente». Il giovane tecnico oleggese è disperato; vuole sposare la sua bella maestrina romena a tutti i costi. «L'amore fra me e Aurelia non conosce confini — dice — travalica sconosciuti motivi che hanno indotto il Consiglio superiore dir~~Stato di Bucarest a risponderci negativamente ». Giuseppe Aloè, un giovane bruno, occhi neri dall'aspetto più mediterraneo che settentrionale, legge qualche brano delle missive inviategli dalla sua «Reli» (è il vezzeggiativo usato in Romania per Aurelia), c'è quella datata 13 maggio 1975 scritta appena il Consiglio di Stato ha espresso parere negativo alla nozze: «Vorrei incontrarti perché solo tu potresti capirmi: l'Italia mi sembra in questi momenti molto più lontana di quanto dica la distanza geografica». Non riesce a darsi pace per-,che non crede possano esiste-1re leggi tanto ingiuste. Mostra una delle ultime lettere scritte da Reli al suo Pepi: traduce dal romeno un passo: «Son contenta che solo l'amore può' superare tutte le difficoltà e noi in modo sicuro saremo nel futuro assieme». E come ha reagito la sua fidanzata al «no» delle autoriI tà? Giuseppe Aloè cerca una I fra le molte lettere e legge: ! «Non sano per niente sorpreI sa della risposta; lo sarei staI ta se fosse stato un si». A Giuseppe Aloè non rimane che j recarsi in Romania, come ha j fatto nei giorni scorsi, a tro- | vare la sua ragazza. «Quando , mi reco a Zalau. che dista ' |1800 km da Novara — spiega! — non posso essere neppure ospitato nella casa della mia fidanzata: la legge romene lo vieta, perché questo è permesso solo ai parenti di primo grado. Pertanto mi reco in albergo». Giuseppe vuote sposare la sua bella Aurelia con il bene stare delle autorità romene; non intende ricorrere ai sistemi ormai adottati da molti , „. - . .. „„. , „ m„ 1* 12^* JSK? | e farla poi passare clandestinamente il confine. «Io e Aurelia — conclude commosso il giovane oleggese — desideriamo solo^ che il Consiglio di Stato di Bucarest comprenda quanto sia grande il nostro amore: e con un gesto di umanità ci dia una risposta positiva al più presto». u. g. Reti Bance, la maestrina romena, fidanzata dell'Aloè