Aggredisce e picchia la donna che si rifiuta di vivere con lui
Aggredisce e picchia la donna che si rifiuta di vivere con lui È stato arrestato un operaio di Crusinallo Aggredisce e picchia la donna che si rifiuta di vivere con lui (Dal nostro corrispondente) ' Omegna, 18 agosto. ' (f. m.) Si è conclusa in modo drammatico la vicenda di un uomo «bisognoso d'affetto» che da circa venti giorni insidiava una casalinga 'di Omegna. Gli agenti del commissariato di ps Io hanno arrestato ieri sera dopo aver ricevuto una telefonata anonima con la quale si segnalava che in via IV Novembre, a Crusinallo, in un appartamento al plano terreno, qualcuno stava picchiando una dònna minacciandola di morte. Protagonista del fatto è il quarantacinquenne Domenico Qiunta, operaio da qualche tempo stabilitosi a Gravellona Tace ih via Stazione, che è statò arrestato per violenza carnale, minacce, lesioni a pubbUco ufficiale e altri reati. NeUa colluttazione che ha preceduto l'arresto, U yicebrigadiere Vincenzo Melfi e la guardia Cannavacciuolo sono rimasti feriti. Ferita, ad un occhio anche la vittima dell'aggressione, Teresa Femia, 50 anni, nativa di Reggio Calabria, la quale ha sporto denuncia contro U focoso pretendente. Venti giorni fa alla Femia fu presentato il Giunta che, rimasto vedovo, manifestò ad un. amico l'intenzione di andare a convivere con la donna «per rifarsi una vita tranquilla». La Femia rifiutò l'offerta 'tramite l'intermediario mandato dal Giunta il quale reagì in modo violento e continuò ad insidiarla giorno dopo giorno. Ai primi del mese l'uomo si presentò in via IV Novembre e contro la-volontà della Femia entrò in casa rimanendovi per tutto un pomeriggio e una notte Ieri sera, verso le 19, Tuo . mo si è nuovamente presentato alla donna. Teresa Femia tuttavia, riconosciuta la voce, ha sprangato la porta.di casa, rifiutandosi di aprire. Con una spallata Domenico Giunta ha abbattuto l'uscio, poi, senza mezzi termini, ha minacciato di morte la corteggiata sferrandole un pugno sul viso e una serie di calci alle gambe, provocando alla sventurata lesioni che i medici hanno giudicato guaribUi in dieci giorni. Nel frattempo giungevano U brigadiere MeUi e la guardia Cannavacciuolo. Dopo dia Cannavacciuolo. Dopo una colluttazione gli agenti riuscivano ad immobilizzare lo spasimante che stamane è stato rinchiuso nel carcere di Verbania. Il capo d'imputazione è pesante: violazione di domicilio, lesioni volontarie, violenza carnale, minacce, porto abusivo di un colteUo (trovatogU nella tasca dei pantaloni), violenza a pubbUco ufficiale, oltraggio, resistenza e lesioni. Domenico Giunta
Luoghi citati: Omegna, Reggio Calabria, Verbania
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