Tre giovani armati rapinano la Posta di Cressa fuggono, sparano ai carabinieri, sono catturati di Lorenzo Del Boca

Tre giovani armati rapinano la Posta di Cressa fuggono, sparano ai carabinieri, sono catturati Potrebbero essere gli autori delle rapine ad Agrate, Gozzano e Cavaglio Tre giovani armati rapinano la Posta di Cressa fuggono, sparano ai carabinieri, sono catturati Due militi della pattuglia che li aveva inseguiti sino a Varallo sono rimasti feriti nella lotta selvaggia ingaggiata dai malviventi prima di arrendersi - Sono accusati anche di tentato omicidio e ratto perché in un casolare ad Alzo tenevano oltre ad armi è documenti falsi, due ragazzine fuggite da Castano - Avevano preso 600 mila lire che sono state recuperate (Nostro servizio particolarej Varallo, 29 luglio. Tre giovani rapinano Tuffi-ciò postale di Cressa, ma ven- gono inseguiti dai carabinieri per mezza provincia di Nova-ra e di Vercelli, e catturati .-dopo un. violento-corpo~a cor- 1 po. Due sottufficiali dei cara- binieri sono rimasti feriti: uno ha una mano fratturata in tre punti, l'altro la gola ta- gliata. Tutti e due sono stati ricoverati in ospedale ma le loro condizioni non sono gra- vi. Anche i rapinatori sono lievemente feriti alle braccia e al viso. Sono: i fratelli Er- minio e Giorgio Milan, rispettivamente di 18 e 25 anni, originari di Trecate ma residenti da parecchi anni a Turbigo in via Villoresi 10; e Giuseppe i Colombo, 20 anni, da Repec- jchetto (Milano) piazza Liber- '■ 25. Sono tutti vecchie cono- j scenze della polizia giudizia- \ ria.: i fratelli Milan erano già colpiti da ordine di cattura 1 per la rapina di Sozzago e per ; un tentato omicidio a Casta : no Primo dove hanno sparato ; alla guardia giurata Mario ; Genoni. Gli inquirenti riten ,gono toolJre. che possano es- i sére i responsabili delie ulti me rapine avvenute nel Nova- ! rese: ad Agrate Conturbia, à ! Gozzano, e più recentemente ■ '■ a Cavaglio d'Agogna e Suno. ! L'operazione di stamane è ' scattata poco dopo le 11, i quando il direttore dell'tufi- ! ciò postale di Cressa, Giovan- ! ni Zabarini, 51 anni, ha telefo- nato alla caserma dei carabinieri per informarli che nella i posta era stata compiuta una rapina. Pochi minuti prima due giovani a viso scoperto erano entrati nella dipenden za di via Poletti 1: pistole a i tamburo a canna lunga in pu \ gno. «E' una rapina — aveva | detto il più giovane — mani } in alto». In quel momento ol; tre al direttore c'erano la mo;glie Chiara Zenone, pure im: piegata postale, e Prospero I Franzini, 64 anni, che era entrato per un'operazione commerciale. Rapinatore arguto, ; il più giovane dei due, biondino, abbronzato, si è avvicina! to all'operaio: «Che cosa vuoi le — gli ha detto battendogli ! j una mano sulla spalla — que| sto è il nostro lavoro e rende bene». L'altro malvivente intanto, passato al di là del bancone, ; si è fatto aprire la cassa infi- ! landosi poi nelle tasche ban- [ conote di grosso taglio per un ! valore di 600 mila lire e qual- ; che assegno. La rapina è stata fulminea: ! ! dopo qualche minuto erano sulla porta d'ingresso, stavano uscendo quando sulla soglia si è affacciato il medico: condotto del paese, Giuseppe ■ Zenone, fratello dell'impiega-ta. «E' stato un momento : drammatico — ha poi raccon- : I tato il Franzini — si sono \spaventati e ho temuto che[ I facessero fuoco». Uno infatti, Iminacciosamente si è avvici-; i nato al medico, gli ha puntato: i la canna della pistola alla gola, lo ha spinto contro il mu- \ \ ro. Con l'altra mano gli ha1 : sfilato il portafoglio dalla ta- ! ' sca dei pantaloni. «Sono un > ' dottore» ha implorato la vitti ; ma «lasciatemi lente» rapinatore gli ha restituito I tutto. Con un balzo sono usci- ' •iatemi almeno la pa-Inaspettatamente, il : re eli ha restituito I ti in strada: su una «Giulia» amaranto targato Frosinone, con il motore acceso, li attendeva un terzo complice. x Facendo stridere le gomme : sull'asfalto, sono partiti a forte velocità verso Borgomanero; il postino, che stava rientrando in bicicletta, ha rischiato di essere travolto. La caccia ai rapinatori è co- : minciata pochi minuti dopo. L'auto della rapina è stata segnalata prima verso Gozzano, ; poi a Fella e infine ad Alzo. Qui, dove i tre avevano acquistato una baita, hanno cambiato macchina: abbandonata la «Giulia», sono saliti su una «124» blu targata Varese e hanno imboccato la strada detta della «Cremosina», ma i loro spostamenti erano ormai segnalati. Ad Arola, pochi chilometri dptn più in là, sono incappati in un posto di blocco: sono riusciti a forzarlo, ma un militare ha esploso tre colpi di pistola contro i malviventi, rompendo il lunotto posteriore. Sono riusciti ad arrivare a Varallo, .hanno, abbandonato l'auto sul piazzale della sta- rione e al mercato hanno ac- quistato abiti che hanno subi- to indossato. Si sono sentiti braccati e hanno continuato a fuggire a piedi seguendo la ferrovia. Alcuni operai li han- no Tistì' u hanno segnalati, Pochi minuti dopo, di fron- te aUa galleria di Roccapie- tra, sono stati raggiunti. «E' stata Una lotta selvaggia — hanno raccontato i militi —. Si dimenavano come furie, ma alla fine siamo riusciti a bloccarli». Due vicebrigadieri sono finiti all'ospedale, i tre rapinatori hanno riportato.le- ri te ai viso e alle braccia. Nel- le loro tasche sono stati tro- vati gli assegni e le banconote rubati a Cressa, in una vali getta avevano quattro pistole (due a tamburo, una automa Hca ed una calibro 22 da ri ro), calzamaglie per masebe rarsi, patenti e carte d'identi tà false. I carabinieri hanno perquisito anche la cascina di Alzo: è stato trovato altro denaro, probabilmente di provenienza furtiva, e documenti f»t«f Nel casolare c'erano anche due sorelle — di 13 e 14 anni — fuggite da Castano Primo, do ve risiedevano, da tre giorni. ! i tre, oltre ad essere accusati di rapina, tentato omiei- dio, detenzione di anni da fuoco e associazione per delinquere, dovranno rispondere anche di sottrazione consensuale di minori. Lorenzo Del Boca Cressa. Prospero Franzini era nell'ufficio postale quando è avvenuta la rapina Cressa. Molti hanno assistito, da fuori, alla rapina nell'ufficio postale che si è svolta in pochi minuti. ! banditi armati di pistole hanno agito a viso scoperto (Foto Giovetti)