Con una stretta di mano al ristorante è nato il Consorzio produttori di latte di Bruno Pusterla

Con una stretta di mano al ristorante è nato il Consorzio produttori di latte In Lomellina al lavoro una pattuglia di agricoltori d'avanguardia Con una stretta di mano al ristorante è nato il Consorzio produttori di latte I soci (oggi più di cento) hanno scelto un sisteira dì vendita diretta dal produttore al compratore, senza intermediari - Quarantun punti di smercio dei prodotti - Produzioni tipiche sono la carne, il grana padano, il burro e una serie di formaggi freschi ( Nostro servizio particolare) I Mortara, 12 luglio. Capita spesso per le strade I della Lomellina di imbatter- ì si in negozi singolari: sono I «botteghe della carne» nelle \ quali le acquirenti vengono i per cosi dire prese per mano 1 dal macellaio e guidate nella scelta e nell'impiego della ! merce. In altri si vendono latte, burro, appetitosi for- ! maggi. Questi «centri di ven- \ dita» sono l'ultimo risultato | di una interessante iniziativa realizzata per la buona volontà di un gruppo di agri- I coltori. La crisi che si è abbattuta I sul comparto zoocaseario ne- j gli ultimi anni ha indotto gli allevatori più evoluti a segui- : re gli esempi degli altri prò- I duttori europei che vendono ; in forma associata o diretta più del 60 per cento del loro \ ! latte, della loro carne, della | loro frutta. Un po' ovunque sono nate i iniziative che. con alterne fortune, hanno contribuito a calmierare i prezzi dei prodotti agricolo - alimentari e hanno consentito ai produttori margini, un tempo dei settori terziari e commerciali, senza i quali altre stalle si sarebbero chiuse e altre aziende avrebbero modificato l'ordinamento colturale, | dedicandosi unicamente alla j cerealicoltura. i E' il caso di Un gruppo di produttori agricoli pavesi che studiarono, attorno a un tavolo di un noto ristorante di Pavia, la possibilità di as- sociare le loro produzioni. \ Qui Giorgio Imperiali, Nino Novazzi, Enrico Panigati. Virginio Magnaghi, Tino Anselmi, Italo Locatelli e altri ancora, trovarono un accordo per passare dal campo delle intenzioni ai fatti. Nacque cosi il Clip (Con- sor2io produttori latte immune della provincia di Pavia) con lo scopo ài creare una struttura organizzativa di commercializzazione ài retta del latte, saltando pie pari l'intermediazione, nel duplice intento di trarne un beneficio economico e salvaguardare l'interesse del consumatore. Questa pattuglia di avanguardia dell'agricoltura mo- derna è riuscita a dimostra- re come una ben intesa solidarietà fra i produttori potesse salvaguardare l'economia agricola, attraverso un giusto equilibrio tra costi di produzione e potere d'acquisto del consumatore. Questa giusta armonizza-■ ^mnaa Pregi zione di interessi, solo apparentemente contrastanti, ha trovato esaltazione non solo nel prezzo, ma anche nella qualità del prodotto esitato: infatti tutte le stalle sono esenti da tbc e brucellosi e anche per questo aspetto il prodotto ottenuto (latte, formaggi, burro e carne) presenta caratteristiche organolettiche superiori alla media e con genuinità garantita. Certamente per queste premesse e per la provata onestà degli amministratori e dei soci, l'organismo presenta prospettive di forte espansione nel mondo agricolo e ciò è dimostrato dal fatto che oltre cento produttori costituiscono oggi il Consorzio il quale trasforma e commercializza il 25 per cento del latte' prodotto in provincia di Pavia, pari a 1000 quintali al giorno. E' stata l'organizzazione creata a monte che ha permesso di dilatare le iniziative, così da raggiungere direttamente il consumo con spacci di vendita al pubblico che hanno. incontrato il grosso favore per i prezzi praticati i quali, remunerativi per i produttori, premiano anche gli acquirenti sempre più numerosi. Il Clip ha realizzato a Torrevecchia Pia un caseificio, un centro di stoccaggio del latte e uno spaccio di vendita al pubblico, iniziativa quest'ultima estesa a Mortara, a Semiana, a Landriano e in varie altre località della provincia. In Pavia il Clip fornisce la propria gamma di prodotti, a prezzi pattuiti con il Comune, in ben 41 negozi ed a Costeggio, nell'Oltrepò, l'ipermercato Carrefour. Le produzioni tipiche sono oltre al grana 'padano (forno so perché «fa la goccia»), il burro e una serie di formag gì freschi e molli quali il taleggio, il gorgonzola, la caciotta, il mascarpone, la fontina ed il bel paese. Animatore di questa iniziativa è stato ed è il presidente dottor Giorgio Imperiali che ha trovato validi collaboratori nel vicepresi dente' Panigati, nel segreta rio Locatelli, nell'amministratore Lilla e nei vari responsabili delle pubbliche relazioni e del caseificio di Torrevcchia Pia, Natale di Confienza e Novazzi di Vairana. Dopo il Consorzio, è'nata la Cale (Cooperativa agricola Lomellina carni), un'iniziativa voluta dai giovani agricoltori capeggiati dal volitivo Natale, già presidente dell'Anga di Pavia (Associazione nazionale giovani agricoltori), con i soci Cosatone, Colli ed altri. La Cale colloca direttamente al pubblico nello spaccio di Mortara carne fresca prodotta unicamente nelle fattorie degli agricoltori associati. Le finalità.- pienamente raggiunte, sono quelle di convincere il consumatore e della qualità dei capi bovini nati e alimentati nelle stalle lomelline. Presso la Cale è in atto anche un'attività di educazione della massaia la quale, all'atto dell'acquisto della carne, viene dotata di un «foglio di informazione» con utili con- sigli per una migliore conoscenza dell'uso delle carni e dei tagli^ohe meglio si addicono ai diversi piatti. La Cale ricorda al consumatore che per «carne» non si intende solo il filetto o la polpa scelta, ma anche altre parti del bovino macellato che permettono di cucinare pietanze altrettanto nutrien¬ ti e molto meno costose. Questi i principali tagli della carne bovina. Primo taglio comprende le parti della groppa, coscia, parte posteriore e lombi, da cui si ricavano: fesa per brasato e fettine, girello e controgirello per arrosti e vitelli tonnati, la lombata per costate e fiorentine, il filetto duttori ed il controfiletto per roastbeef e bistecche. Il secondo taglio comprende la parte anteriore del dorso, la spalla, la parte superiore degli arti, da cui si ricavano: la spalla per stufati e stracotti, il muscolo per stracotti e lessi, lo scafo per arrosti legati o rotoli e polpettoni, la coppa ed il giovarro (o reale) per spezzatino. Il terzo taglio comprende la parte inferiore degli arti, la pancia, il petto ed il collo da cui si ricavano: muscolo e punta di petto per ottimi lessi, collo per trito da ragù, ossobuchi e reale di petto per arrosti al forno. Vi sono poi le frattaglie, cioè lo stomaco ed intestino per trippa, testa e zampe per testina e piedini, cervello, midollo spinale, lingua, cuore, fegato, milza, timo o animelle, polmoni e rognoni. Si può ragionevolmente affermare che queste importanti iniziative di agricoltori associati hanno dato valido esempio di come possono essere superati certi deteriori processi di intermediazione, che si sono sempre risolti a danno della produzione e del consumo. Una forma di bonifica del mercato, sostengono i proe non del settore terziario (che conserva pur sempre una sua insostituibile funzione) e di certi fenòmeni parassitari che appésantiscono la situazione economica dei mercati, senza alcuna funzione sociale, con soli intenti speculativi capaci di generare anche fenomeni di tresche monopolistiche. Ora che i consumatori richiedono più di quanto il Clip e la Cale sonò in grado di offrire, sapranno altri agricoltori ingrossare le file degli aderenti a questi organismi associativi? Si tratta semplicemente di apprezzare, con il tornaconto economico, l'opera che uno staff di illuminati agricoltori sta portando avanti con lungimiranza economica e con moderno senso di realismo organizzativo. Bruno Pusterla caseificio Torrevecchia grana Mortara. Uno spaccio di'carne del Clip: due graziose clienti si consigliano col macellaio su quale pezzo scegliere

Luoghi citati: Confienza, Landriano, Lilla, Mortara, Pavia, Semiana, Torrevecchia Pia