Uccisa per vendetta da un conoscente?

Uccisa per vendetta da un conoscente? La donna trovata nei campi Uccisa per vendetta da un conoscente? Polizia e carabinieri stanno seguendo anche questa pista per scoprire l'assassino (Nostro servizio particolare) Novara, 12 luglio. (I l.) Ancora nessuna pista per l'assassinio della donna trovata uccisa con due colpi di pistola su una strada della Bassa Novarese. Carabinieri e polizia seguono tracce diverse, ma si ha l'impressione che non si stia seguendo un indirizzo preciso. L'autopsia della donna, Anna De Giorgi, 38 anni, eseguita oggi dal professor Nello Fornera di Milano, presente il procuratore della Repubblica, Marcello De Felice, non sarà di grande aiuto agli inquifen ti anche se è servita a chiarire alcuni punti. I due colpi sono stati esplosi da breve distanza con un'arma di piccolo calibro che hanno raggiunto la De Giorgi alla schiena ledendo il rene sinistro, e al viso, nella regione zigomatica sinistra, appena sotto l'occhio. I proiettili sono entrambi fuoriusciti: ecco perché non si conosce il calibro della pallottola. D'altro canto non sono stati neppure rinvenuti i bossoli, il che potrebbe far pensare'che l'assassino li abbia raccolti o, molto più verosimilmente, che sia stata usata una rivoltella a tamburo. Altro elemento accertato dalla perizia necroscopica: la f De Giorgi è stata colpita quando era in piedi, forse mentre, minacciata, si accingeva a fuggire. Si spiega cosi il colpo alla schiena e pure l'altro al viso procurato dalla seconda pallottola allorché, ferita, si è voltata. Da un vicino cascinale c'è chi ha udito distintamente i due colpi esplosi a breve distanza l'uno dall'altro. La testimonianza (i carabinieri non dicono - chi ha fornito queste notizie) è precisa. Dopo gli spari lo sconosciuto testimone ha sentito il motore di un'auto mettersi in moto, fare un breve tratto di strada poi tornare indietro e infine ripartire velocemente. Può darsi che l'assassino abbia dimenticato qualche cosa e sia tornato sui suoi passi a riprendere ciò che poteva comprometterlo; ma non è neppure da escludersi abbia voluto accertarsi che la De Giorgi fosse veramente morta. Come ieri anche oggi sono state interrogate decine di persone. Innanzitutto il marito, Antonio Reo, 38 anni, operaio che da anni, ormai, viveva separato dalla De Giorgi. E' emerso soltanto che tra i due c'è stato recentemente un burrascoso incontro nel corso del quale l'uomo avrebbe rivolto serie minacce. Il motivo della lite: i figli. La vittima ne aveva cinque: i primi due sono con il padre; altri due sono stati affidati ad una donna di Borgomanero e l'ultimo nato è stato adottato da una famiglia milanese. La De Giorgi voleva incontrarsi con loro qualche volta ma il marito le impediva di vedere i due che teneva con sé. Le amiche della donna che abitualmente frequentava i viali attorno alla stazione ferroviaria, hanno confermata che la De Giorgi non ha mai avuto un «protettore». Altra pista che non viene trascurata è quella della vendetta:, la donna è stata più v?lte ottima di rapine e qua- si sempre ì suoi aggressori sono stati presi. Proprio nei giorni scorsi era stata interrogata dal giudice istruttore di Milano per una aggressione subita nel capoluogo lombardo i cui responsabili starebbero per essere rinviati a giudizio.

Persone citate: Anna De Giorgi, Antonio Reo, De Giorgi, Fornera, Marcello De Felice

Luoghi citati: Borgomanero, Milano, Novara