A Lesa, paese delle vacanze di Manzoni la finale del concorso per turisti ghiotti

A Lesa, paese delle vacanze di Manzoni la finale del concorso per turisti ghiotti II ristorante "La Cupola,, di Novara ha vinto il Paniere d'oro A Lesa, paese delle vacanze di Manzoni la finale del concorso per turisti ghiotti Un lungo viaggio nella provincia, con qualche sconfinamento, alla ricerca dei cibi genuini - Secondo in classifica l'« Innario » di Cavallino; terzo F« Apollo» di Pisano - Premi speciali al romantico «Delfino» dell'Isola Bella e al «Garden» di Borgosesia (Dal nostro inviato speciale) Lesa, 11 luglio. Partite da Novara tre mesi fa, il Paniere d'oro, il referendum gastronomico organizzato da «La Stampa - Cronache del Novarese» e dall'Ente provinciale del turismo di Novara, si è concluso a Lesa, la cittadina in riva'al-lago ricca di ricordi manzoniani. Lo Sporting Club, uno dei più bti locali del lago, ha offerto lf. cornice ideale alla finalissima: molta allegria, ma anche qualche rimpianto. E' stata una lunga galoppata, quasi un itinerario turistico, attraverso tutta la provincia alla ricerca dei cibi genuini preparati con vino e formag- gio e accompagnati dal pane fragrante. Era appunto su pane, vino e formaggio che ruotava la te- matica del concorso articola-tosi in due tempi. Nella pri-ma fase erano stati i nostri lettori a segnalare i produtto-ri di quei tre tipici prodotti e nel corso di una festosa sera- ta alla Scuola alberghiera di Stresa erano stati premiati per il suo vino di Cavour, Francesco Fontana; per il Gorgonzola «Pai» Renato Paltrinieri e per il pane di Massi- no. Fermo Borroni. Ma riconoscimenti erano andati pure ad altri, portando e J alla ribalta, tra i vini, il «Mot- ! ziflon» di Luciano Brigatti il Campiglia di Nebbiuno; per ; i formaggi,- quelli di Santi e I Patrucco e il «Clin» di Carne-1 riano: tra i panificatori. Giù- seppe Signorini di Novara e Rinaldo Ponzana di Romagna- : no Sesia e tanti altri. I Erano stati ancora i lettori ! a segnalare quei ristoranti do-1 ve s! potevano gustare piatti preparati con gli elementi del «Paniere'». I primi dieci clas-1 silicati hanno organizzato eia- i senno una serata all'insegna ' della buona cucina sottoponendosi al giudizio di una giuria di esperti. Sono state serate che hanno portato per quasi tre mesi «aficiunados» e «fedelissimi» da un capo all'altre della provincia con qualche sconfinamento. Per qualcuno è stato, un «tour de force» che, cominciato-'alla trattoria «Sizzano» di Arnaldo Avondo, è proseguito j al «Giardino» di Arona (da Ezio) per passare poi ancora a Novara al «Moroni» di Clemente Moroni. Era quindi stata ia volta del «Garden» di Borgosesia, del ristorante «Impero» di Vittoria Negri a Sizzano, della «Cupola» di Giuditta e Gino Dondi, a Novara, del ristorante «Imazio» di Edoardo Zanetta a Cavalli rio, dell'«Apollo» di Pisano, della «Terrazza» di Belgirate per finire al «Delfino» allTsola Bella. Un «tour de force», abbiamo detto, che non è soltanto servito a scoprire piatti nuovi j di una cucina che con l'estro e l'inventiva dei nostri chefs, non è più povera ma che ha j fatto meglio conoscere tanti locali sull'itinerario turistico- ' gastronomico- i Ieri sera allo « Sporting | Club» i dieci ristoratori c'erano tutti, ansiosi come dopo un'esame di conoscere il verdetto. La giuria, presieduta dall'avvocato Pierluigi Cassiètti (ne facevano parte l'ingegnere Carlo Antonini, il commendator Guglielmo Guagiio, presidente della Camera di Commercio, il direttore dell'Ept dottor Angelo Chiodi, il geometra Ernesto Bazzane e Marico Brustia, uh rappresentante del nostro giornale e quale segretario, Piergiorgio Campanelli) aveva saputo'te-nere segreta la classifica e l'incantesimo s'è rotto soltanto dopo la cena d'onore preparata dal famoso «Pinin» e servita con la regia della figlia Virginia. Nei giardini dello «Sporting», dove era ad accogliere gli ospiti il epatron» Enzo Lambertenghi, è stato dapprima offerto l'aperitivo, non tanto per ingannare l'attesa, ma per. permettere a tutti di visitare gli impianti sportivi ed il parco. A tavola, il menu, era dei più raffinati a cominciare dal «ricco» antipasto alla «Pinin». Poi, risotto ai funghi e tartufi, crespelle, filetto di pesce persico e piatto di carne con cosciotto di vitello al forno, anitra selvatica, capriolo in civet. E per finire con la coppa «Iris». I vini erano quelli di Fontana: il bianco e il vec chio «Cavour». E' stato prima che venisse .- fine alla «suspense»: l'avvoca- Cassietti servito il caffè che s'è posto to Cassiètti ha aperto la bu- sta sigillata ed ha proclamato vincitore del «Paniere d'oro» il ris.torante «La Cupola». L'argento e il bronzo sono an- dati rispettivamente al risto- rante «Imazio» di Cavallirio e all'«Apollo» di Pisano. Premi speciali per il «Garden» di Borgosesia e per il romantico «Delfino» dell'isola Bella. Un riconoscimento (diploma e trofeo della serie rocce d'Ita lia) è andato a tutti gli altri, Alla premiazione hanno proceduto il vice prefetto dot tor Corsaro, presente al tavo beo, comandante della «Cen tauro»,- il sindaco di Novara, Leonardi, il sindaco di Stresa, Marenzi, gli assessori provin ciali di Novara. Terzoli e di lo d'onore con il generale Ru-Alessandria, Borello, il comandante il gruppo carabinieri colonnello Patti con la signora, il presidente della Camera di Commercio, Gua- glio e il suo predecessore in- gegnere Capuani, entrambi con le signore. Una sorpresa, anzi due, hanno concluso la serata: la camera di commercio ha vo luto sottolineare l'interessamento ai problemi della provincia della Stampa con una medaglia d'oro che il commendator Guagiio ha consegnata alla coordinatrice delle «Cronache del Novarese», Vittoria Sincero. I dieci ristoranti in concorso hanno poi voluto premiare le fatiche orga- nizzative del collega Liliano Laurenzi e gli hanno dedicato una medaglia che gli è stata consegnata dall'avvocato Cas- sietti. p. b. [ i : j I j Lesa. I vincitori, Giuditta e Gino Dondi, della "Cupola" di Novara, al momento della premiazione allo Sporting Lesa. Il sindaco di Novara, Leonardi, prende l'aperitivo con il colonnello Patti e signora. Dietro il sindaco di Lesa, Marenzi, con il'patron (coperto) Enzo Lambertenghi