L'acqua di colonia fu inventata da emigranti della Val Vigezzo

L'acqua di colonia fu inventata da emigranti della Val Vigezzo Paternità rivendicata da S. Maria Maggiore L'acqua di colonia fu inventata da emigranti della Val Vigezzo Gli ideatori del famoso profumo sarebbero stati Paolo Feminis e Giovanni Maria Farina - La formula segreta l'avrebbero appresa da una suora (Dal nostro corrispondente) Santa Maria Maggiore, 10 luglio. Non tutti sanno che la Vaile Vigezzo, oltre che a pittori famosi, ha dato i natali anche agli inventori dell'acqua di colonia: Giovanni Paolo Feminis e Giovanni Maria Farina. «Sotto un certo aspetto — commenta Guido Cesura, ex presidente dell'Azienda di soggiorno di Santa Maria Maggiore, in uno studio dedicato a questi due illustri vigezzini — è un assurdo. Solo una parte, molto piccola, degli italiani conosce i pittori vigezzini Enrico Cavalli e Carlo Fomara. Tutto il mondo conosce invece l'acqua di colonia. Se Santa Maria Maggiore si trovasse in Germania o in Francia sarebbe diventata una specie di mecca dei profumi o di San Giovanni Re-' tondo delle essenze. Si trova invece in provincia di Novara, appartata vicino al confine svizzero e il fatto storico che il paese abbia dato i natali a Giovanni Paolo Feminis e a Giovanni Maria Farina non suscita un interesse particolare, non ha risonanza, non stimola iniziative». Non è che non si sia tentato di imbastire un'adeguata propaganda sugli inventori «vigezzini» dell'acqua di colonia. Cesura ricorda che nel giugno del 1960 fu organizzata a Santa Maria Maggiore una grande manifestazione per celebrare il duecentocinquantesimo anniversario dell'invenzione dell'acqua di colonia. Fu istituito una specie di Oscar dei profumi italiani e fu tenuto un congresso scien tifico sull'acqua di colonia, al quale parteciparono studiosi arrivati da tutta l'Europa. Neppure in una sede cosi qualificata fu però possibile stabilire con esattezza se ad inventare l'acqua di colonia sia stato Giovanni Paolo Feminis oppure Giovanni Maria Farina. L'interrogativo, dopo due secoli e mezzo, è ancora attuale. In Val Vigezzo, il racconto tradizionale, tramandato da padre in figlio, diceva che fosse stato il Feminis da Crana, emigrato a Colonia, ad iniziare la fabbricazione in questa città di una «acqua admirabilis» a base di alcool e di essenze. La formula l'avrebbe avuta da una suora del con- vento di Santa Maria Novella in Firenze. Si diceva poi che Feminis, in punto di morte, avesse passato il segreto al nipote Giovanni Maria Farina, il quale sarebbe poi riuscito a rendere celebre il prò dotto. Ma questa versione popola re è contrastata da molti studiosi. Ne sa qualcosa il Cesura che, siccome a Crana nella presunta casa natale di G.P. Feminis era già stata apposta una lapide commemorativa, pensò di riparare alla palese ingiustìzia proponendo di ap porre una seconda lapide sulla casa della famiglia Farina, in frazione La Riva di Santa Maria Mggiore. «Sul tenore di questa lapide — ricorda Cesura — si scatenarono le più accanite contese. Non tanto per amore dell'esattezza storica quanto perché, dietro le discussioni sulla paternità dell'invenzione dell'acqua di colonia, si celavano colossali interessi commerciali, che avevano provocato infinite cause davanti ai tribunali sulla legittimità dei marchi e sulla discendenza e il grado di parentela con gli inventori originari. Fu necessario un viaggio diplomatico a Colonia e ci vollero varie telefonate a Parigi per arrivare a concordare un testo per la lapide che aveva provocato un vero e proprio incidente internazionale». Alla fine fu raggiunto un compromesso su un testo che è un capolavoro di ambiguità. Dice: «Caga Farina - Membri di questa famiglia crearono la fama mondiale dell'acqua di colonia. E' infatti certo che l'acqua di colonia ebbe la più grande affermazione sotto la firma di GM. Farina, di cui sono stati reperiti diversi flaconi originali dei primi amai di vendita, mentre non se ne co nosce nessuno con la marca e le istruzioni del Feminis. Giovanni Maria Farina, nato a Santa Maria Maggiore nel 1865, fu chiamato a Co Ionia da uno zio omonimo che gli affidò la direzione della sua ditta di commercio e spedizioni. Si associò poi al fratello, Giovanni Battista, che aveva fondato una ditta a Colonia nel 1709, che la maggioranza degli studiosi indica come la più vecchia casa produttrice di acqua di colonia che esista. In tutta la Germania le imitazioni «Gii. Farina» proliferarono come funghi. Il sistema usato era quello di chiamare a Colonia dalla Valle Vigezzo degli omonimi che venivano pagati per fondare una ditta che potesse fregiarsi del celebre nome. I giornali umoristici dell'epoca ricamarono molto su questa emigrazione in massa di tutti i Giovanni Maria Farina che aveva come scopo una concorrenza sleale. Altre fonti indicano invece il Feminis come «inventore» e Farina come «divulgatore». I vigezzini però non sembrano badare molto a queste dispute. E non hanno torto: comunque stiano le cose, lo scopritore dell'acqua di colonia è partito da Santa Maria Maggiore. E' una delle tante storie che ha avuto come protagonisti emigranti di gemo. Per non sbagliare, continuano a commemorare sia Feminis sia Farina con assoluta imparzialità. a. v.