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"Non mi sento bene" va in ospedale e muore colpita da leucemia fulminante Una giovane sposa molto conosciuta sul lago d'Orta "Non mi sento bene" va in ospedale e muore colpita da leucemia fulminante La vittima aveva 28 anni - Mentre stava riordinando la casa si è sentita male ed è caduta sul pavimento - Ricoverata in ospedale, non si è più ripresa - Un altro fatto: bambino inseguito da un cane randagio si è fratturato un braccio (Dal nostro corrispondente/ Omegna, 21 giugno. (f.m.) Profonda impressione ad Omegna per la- morte di una gióvane, stroncata da leucemia fulminante: si chiamava Ornella Miazza, coniugata Armenti, casalinga di 28 anni. La donna abitava in via Martiri, sul lungolago dei giardini. Si era sposata nel '69 e da Borgomanero era venuta ad abitare ad Omegna per lavorare come segretaria nell'autoscuola «Remigio», di proprietà del suocero. In città Ornella Miazza era molto conosciuta. Martedì, mentre stava riordinando la casa, si è sentita male. Il marito l'ha soccorsa trasportandola all'ospedale Madonna del Popolo, dove i medici, constatato l'aggravarsi delle condizioni di salute, ne ordinavano il ricovero urgente a Novara. La diagnosi è stata subito chiara: leucemia fulminante. La giovane sposa non si è più ripresa e ieri, verso le 17, ha cessato di vivere. I-funerali si svolgeranno domani, partendo da Pettenasco, in via Caduti, dove abitano i genitori della sfortunata ragazza. La ragazza, di. costituzione gracile, era in cura da tempo. «Quando l'abbiamo portata in ospedale — commenta un; amico di famiglia — non pensavamo che stesse per com-ì piersi la tragedia». I medici si sono prodigati sino all'ultimo con continue j trasfusioni. A Pettenasco. Or j nella Meazza aveva molti amici. «Sempre gentile premuro- sa con tutti», così la ricorda- no in molti. . ,< .., iLegro d Orta, 21 giugno. . (f.m.). Un bambino di nove anni è caduto da un muro mentre scappava inseguito da un cane randagio che lo aveva morso: si e fratturato il braccio sinistro ed è stato ricoverato all'ospedale Madonna del Popolo di Omegna. Si chiama Franco Bosso, abitante in via S. Francesco. Nel pomeriggio, insieme con altri coetanei, stava giocando quando è stato azzannato da un cane che vagava in cerca del padrone. Impaurito, Franco Bosso ha cercato di nascondersi, ma nella fretta è caduto dal muro sul quale si trovava. La prognosi è di sessanta giorni. Ornella Miazza