Hockey: addio alla Coppa campioni

Hockey: addio alla Coppa campioni Gli azzurri sono s.tati ancora sconfitti (9 a 5) dal Barcellona Hockey: addio alla Coppa campioni sera al palazzotto dello sport di Novara in autentici pezzi di bravura: alle «veroniche» hanno sostituito lo slalom con la pallina, alla « mule ta » le abilissime finte e gli scatti, al fatale colpo di spa da, il gol, ben nove. Anche stasera, come nel l'andata a Barcellona, hanno vinto meritatamente lascian do che nel finale gli azzurri (Nostro servizio particolare) Novara, 17 giugno. • Come superbi toreri le casacche «blau-grana» del Barcellona si sono esibite sta- diminuissero lo svantaggio che era di altri sette gol: 8-1. Cosicché l'incontro si è concluso per 9 a 5 ma il folto pubblico (circa tremila persone) ha sfollato deluso. C'era molte tensione nell'aria: si temeva che l'incontro non giungesse alla fine per gli incidenti avvenuti a Barcellona. Ci sono state soltanto piccole scaramucce, iniziate ancor. prima che le squadre scendessero in pista. Un folto gruppo di tifosi, con bandieroni azzurri, aveva invaso l'angolo sud delle tribune riempendo -la pista di carta e coriandoli. L'arbitro, lo svizzero Armati,,ha attéso che il bianco lenzuolo fosse tolto e quindi si è iniziato in ritardo. Nei primi minuti i due quintetti si sono fronteggiati con cautela e subito si è visto che i ' novaresi erano meno lucidi degli avversari. Il solito Olthoff cercava di sorprendere con qualche tiro da lontano il portiere Pons ma non c'era mente da fare. Ed al 4' Villacorta portava in vantaggio gli ospiti. La folla dei tifosi non accennava a diminuire l'incandescente tifo ed altra carta volava in pista e l'arbitro sospendeva l'incontro dichiarando che così non poteva continuare. Quando riprendeva il gioco Olthoff segnava la rete del pareggio: è stato l'unico sprazzo azzurro, della prima parte della gara in quanto gli spagnoli non hanno più concesso spazio a Battistella e Fona in attacco, mentre i difensori azzurri non potevano appoggiare i compagni. La situazione precipitava quando Villacorta bissava la prodezza precedente cogliendo il portiere azzurro in con¬ tropiede. Gli spagnoli viag davano sul velluto e prima della fine del tempo, altri due gol finivano alle spalle di Ro- mussi a cui erano ormai «saltati » i nervi. Prima del riposo l'arbitro sospendeva oncora l'incontro per ben 5 minuti in quanto era stato sfiorato dall'asta di una bandiera: dopo averla requisita pretendeva che tutte le altre aste fossero tolte dai bordi della pista. Sul 4 a 1-si riprendevr e tutte le speranze crollavano nel giro di dieci minuti sotto il pesante fardello di al| tri quattro gol in parte para! bili: la massa urlante aveva I capito che non c'era più nul' la da fare e seguiva ormai I muta l'incontro. Ormai in | campo c'era soltanto una ; squadra ed i novaresi applaudivano senza rancore consci che erano veramenti i più forti. Nel finale usciva la coppia di difensori spagnoli e gli azzurri potevano prendersi la soddisfazione di segna, re a loro volta quattro gol, ■ tre con Olthoff ed uno con j Fona. Inutile ogni altro commen- to tecnico: il Barcellona ' ha dimostrato ancora una volta che per imporsi in campo internazionale ci vogliono classe, temperamento e gioco. Tutte cose che sono mancate stasera agli azzurri per la sesta volta usciti a testa .bassa dal giro della « Coppacampioni». Quéste le formazioni con tra parentesi i gol: . Novara: Romussi, Borrini, Olthoff (4). Fona (1), Battistella, Scacch'etti, Perego, Givoni. Barcellona: Pons, Vilallonga. Vila (1), Cnercoler (1), Villacorta (4), Brasai, VilaPuig (2), Ramoneda. 1. I

Persone citate: Battistella, Borrini, Givoni, Perego, Pons, Ramoneda, Romussi

Luoghi citati: Barcellona, Novara, Ro