Si assottigliano le schiere dei frontalieri al confine

Si assottigliano le schiere dei frontalieri al confine Le gravi preoccupazioni della categoria Si assottigliano le schiere dei frontalieri al confine E' il risultato di una tattica di licenziamenti individuali che fanno poco rumore e i^ori gì e neppure riusciti a sapete quanti ■ tanno perso il posio non creano allarme (Dal nostro corrispondente) Domodossola. 7 giugno, (a. v.) Cresce la disoccupa- zione fra i «frontalieri», lo ha detto il presidente dell'Urna ne frontalieri Giuseppe Pie- j trobeUi, precisando che «an- che se non si sono più registrali licenziamenti di massa, continua la riduzione di manodopera italiana». Le aziende svizzere sembrano ora aver scelto la tattica dei licenziamenti individuali che fanno meno rumore e non creano allarme nell'opinione pubblica. Da un po' di tempo a questa parte, continuano ad arrivare all'Unione segnalazioni di casi di singoli lavoratori che sono stati allontanati dalle, imprese. E' il sistema della goccia continua che, a conti fatti, può assumere le proporzioni di una vera e propria ondata. Non si è riusciti neppure a sapere quanti sono i lavoratori che hanno perso il posto in Svizzera in questi ultimi mesi «Le autorità svizzere — ai- ferma Pietrobelli — rifiutano di collaborare al censimento della manodopera italiana, molti lavoratori licenziati i sono rivolti all'Unione oppure ai sindacati ma altri non lo fanno. In queste condizioni è impossibile avere dati precisi». Un fatto è certo: le file dei frontalieri che ogni mattina si presentano ai valichi di confine si stanno assottigliando. Il direttivo dell'Unione frontalieri si è riunito l'altra sera a Villadossola per esaminare la situazione e ha sollecitato nuovamente l'adozione di misure straordinarie per i lavoratori che hanno perso il posto in Svizzera. Il sottosegretario agli Esteri, Granelli, ha fatto sapere che il provvedimento, che prevede l'indennità di disoccupazione e il prolungamento dell'assistenza sanitaria per sei mesi a favore dei lavoratori licenziati e dei lorofamiluiri, è già stato varato ed è ora all'esame delle commissioni parlamentari. Alla riapertura delle Camere il governo sarebbe intenzionato a chiedere la procedura d'urgenza per la sua approvazione. L'Unione frontalieri chiederà un intervento legislativo a favore degli emigranti anche alle giunte /egionali del Piemonte e della Lombardia. (A pagina 9 un servizio di Remo Lugli sulle difficoltà dei lavoratori italiani in Svizzera). Giuseppe Pieirobelli, presidente dei frontalieri ossolani

Persone citate: Giuseppe Pieirobelli, Remo Lugli

Luoghi citati: Domodossola, Lombardia, Piemonte, Svizzera