Per le provinciali, suspense
Per le provinciali, suspense Mentre in Regione sono scontati seggi e persino eletti Per le provinciali, suspense Trenta posti e basta un piccolo spostamento per mandare tutto all'aria - Come verranno ripartiti i voti validi tra i partiti in gara - Il complicato calcolo per le attribuzioni -1 collegi "sicuri" e i nomi dei favoriti (Dal nostro corrispondente) Novara, 6 giugno. Mentre per le regionali, i risultati delle elezioni del 15 giugno vengono dati per scontati non soltanto nell'attribuzione dei sette seggi riservati ai novaresi dei vari partiti ma addirittura nei homi degli eletti, per le provinciali c'è grande suspense. Qui i seggi sono trenta e basta un modesto spostamento di voti per decidere le sorti di un candidato. Cominciamo con Io spiega-, rei! meccanismo delle provinciali, meccanismo un poco complesso e non a tutti noto. Sul totale dei voti i 30 seggi validi vengono suddivisi tra i vari partiti con un sistema che potremo definire proporzionale. Si calcola che per un seggio siano necessari .questa volta undicimila voti. Ma. intendiamoci, non è- che tanti ne debba ottenere un candidato per essere eletto: in efletti ne bastano molto meno.. Spieghiamoci con un esempio, facendo riferimento alle elezioni provinciali del 1970. I voti validi furono 315.122 e il quorum (il totale diviso 30) fu di 10.500. Perciò alla de con 114.426 voti vennero attribuiti undici seggi; al pei con 79.408 voti, otto seggi; al psi con 45.928 voti, quattro seggi; al psdi con 29.666 voti, tre seggi; al pli con 17.055 voti, due seggi; al msi e al psiup con poco più di undici mila voti ciascuno, rispettivamente un seggio. Sin qui tutto facile. Ma co¬ me vengono scelti i consiglieri per ciascun partito? In base ad una graduatoria percentuale dei voti ottenuti dai candidati di ciascun partito nei trenta collegi. Anche qui si impone un esempio sempre rifacendoci alle elezioni provinciali di cinque anni fa. Prendiamo il caso del collegio di Cameri, ove i voti validi furono 11.004. Il candidato de con 4.857 voti ottenne la percentuale del 44,14 per cento (e verme eletto). Ad Arona il candidato dello stesso partito con quasi lo stesso numero di voti risultò avere in percentuale soltanto il 37 per cento e non potè essere incluso negli undici eletti de. Insomma, ci sono collegi dove un partito -è percentualmente più forte che in altri: per questo taluni centri sono ambiti dai candidati che intendono collocarsi nei cosidétti «collegi sicuri)»; Per la consultazione del 15 giugno almeno nelle previsioni, di sicuro c'è rimasto ben poco. Si possono definire collegi sicuri per la de quelli di Pieve Vergonte (dove è candidato l'assessore uscente Fausto Del Ponte: 54.77 per cento nel 1070); di Oleggio (candidato, è l'assessore uscente Pietro Colómbo: 49,32 per cento nel 1970); di Cameri (candidato l'avvocato Pierluigi Cassietti: 44,14 per cento nel 1970); di Borgomanero .(candidato il dottor Piergiorgio Borgna: 44,20 per cento nel 1970); di. Invorio (candidato il dottor Carlo Barbaglia: 43,59 per cento nel. 1970); "di Stresa (candidato il presidente uscente Gaudenzio Cattaneo: 40,30 per cento nel 1970). Nei collegi di Suno (38,33 per cento) e di Novara-Cittadella (34,40) l'elezione del senatore Lucio Benaglia appare meno sicura di quella dell'ingegner Carlo Antonini a Trecate (39,27 per cento nel 1970). Lo stesso onorevole Alessandro Giordano sembrerebbe meno favorito nel collegio di Crodo (38,82 per cento) che non l'ingegnere Emilio Del Boca (39,04 per cento) nel collegio di Grignasco- Romagnano. Ma bassari su questi dati con la situazione mutata in cinque anni, sarebbe un po' come giocare al lotto. Basti dire che in fatto di previsioni viene data quasi per certa l'elezione nel collegio di Arona del sindaco della città, dottor Piero Aghemio. benché nel 1970 la percentuale del candidato de fu appena del 37,33 per cento. Dovrebbe pu re farcela nel collegio di Cannobio (percentuale del 38,25 per cento) l'assessore uscente Luigi Terzoli. Passiamo al pei. Il più favorito dovrebbe essere il consigliere uscente Eligio Maulini, nel collegio di Omegna (35,69 per cento) seguito da Gianpiero Avondo (collegio di Casalino: 34,40 per cento*), dal consigliere uscente Antonio Bricco (collegio di Cerano: 33,64 per cento), da Mario Caio (collegio di Gravellona lente, e Kosano Muratore (collegio di Grignasco: 3136),"da Eugenio Pesete (collegio di Suno: 30,26) e da Gianfranco Martelli (colllegìo al Novara-Sant'Agabio: 30,59 per cento). Ma .si possono considerare come favoriti, pure l'avvocato Giovanni Correnti nel collegio di Novara-Bicocca e l'ingegnere Giuseppe Castoldi in quello di Novara-San Martino. Molto difficile fare previsioni per i candidati del psi: nello spazio di un due-tre per cento ce ne sono sei. Godrebbe dei favori del pronostico una delle più caratteristiche figure del consiglio provinciale scaduto: Pasqualino Renzi (collegio di Vano: 22,73 per cento) seguito dall'assessore uscente Amleto Zanzi (collegio di Crodo: 22,47 per cen to), dall'ex sindaco di Verbania, Ugo Sironi (collegio di Cannobio: 21,66 per cento) 'dall'altro assessore uscente, Mario Paracchini (collegio di Pailanza: 18,78) da Luigi Penna (collegio di Intra: 18,47) da Alcide Calderoni (collegio di Gravellona: 18,35 e, infine dal segretario della federazione novarese socialista* Luigi Mazzocco (collegio di Nova ra-Sartt'Andrea: 18,55). Per i socialdemocratici il collegio più sicuro appare quello di Invorio (19,95 per cento nel 1970) dove è candidato l'industriale dell'ombrello e sindaco di quel comune, Zaverio Guidetti; poi quello di Castelletto Ticino (19,20) dove è candidato l'onorevole Franco Nicolazzi; quindi quello di Stresa (16,32 per cento) dove è candidato Francesco Della Torre sindaco di Gignese e infine Borgomanero 13,40 per cento) con candidato il vice presidente della provincia uscente, Giuseppe Ce rutti. Ci sono poi nomi di prestigio che indipendentemente dai risultati di cinque anni fa potrebbero sovvertire il pronostico; Carlo Rigolone, assessore uscente (collegio di Arona), Gianangelo Scotti, consigliere uscente (collegio di Cameri), Maurizio Pagani, assessóre comunale di Novara (collegio di Casaline) Giulio Cardinali, consigliere regionale (collegio di Grignasco) e l'ex vice prefetto, Luigi Farrace (collegio di NovaraCentro). I collegi di Novara-Centro (candidato il consigliere uscente Massimo Pietri) e di Domodossola (candidato il consigliere uscente Giovanni Falcioni) sono pronosticati quasi sicuri per i liberali con outsider il candidato di Novara-Cittadella, Fiorenzo Genoni. n pri dovrebbe per la prima volta ottenere un seggio: il candidato più probabile è quello di Novara-Centro: l'avvocatessa Lidia Ferrati che ha come antagonista (ma si fa così per dire), Riccardo Gra megna negli altri due collegi di Novara: Cittadella e Bicocca, n consigliere missino, infine, potrebbe uscire dal collegio di Novara-Centro (Antonio Masaracchio) o da quello di Intra (Pierluigi Cacciatori). «Unità popolare» con 16 nominativi ha coperto tutti trenta i collegi ma difficilmente otterrà un seggio. p. b. Candidati per la Provincia: Bruno Mazzocco, segretario della federazione novarese del psi, i democristiani Piergiorgio Borgna di Borgomanero e Piero Aghemio sindacò uscente di Arona e il comunista Eligio Maulini di Omegna Pisano. L'ingegner Antonini di Trecate (a destra) si intrattiene con il consigliere provinciale Carlo Barbaglia al pranzo del « Pantere d'oro » all'Apollo (Foto Giovetti) Pasqualino Renzi, socialista, del collegio di Vano Zaverio Guidetti, di lavorio, il candidato della « repubblica dell'ombrello »
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