Un rigore e una rete in fuorigioco negano al Cerano la promozione

Un rigore e una rete in fuorigioco negano al Cerano la promozione I tifosi sono in subbuglio nel grosso centro della Bassa Un rigore e una rete in fuorigioco negano al Cerano la promozione L'ultima partita, con la Voluntas, è stata drammatica • L'arbitro ha dichiarato chiuso l'incontro quando mancavano 15 minuti alla fine - Dirigenti amareggiati: "Tanti sforzi per nulla" (Nostro servizio particolare) Cerano, 7 maggio. (I. d. b.) I tifosi della squadra di calcio del Cerano, una compagine che milita nel torneo di terza categoria dilettanti, sono amareggiati e delusi. «Non è possibile continuare così — dicono — le partite che queste nostre squadre giocano vengono falsate dall'arbitro da sviste madornali che demoralizzano. Gli stessi giocatori perdono la voglia di entrare in campo». Si parla addirittura di «combine» da parte della lega per favorire delle > squadre piuttosto che altre ed il Cerano, manco a dirlo, sarebbe sul libro nero. scalmanati — nato doveva Domenica scorsa si disputava una partita decisiva tra la compagine locale del Cerano e quella della Voluntas. Se i padroni di casa avessero battuto gli avversari, si sarebbero trovati al primo posto in classifica ad una giornata dal termine del campionato. «Avremmo vinto — sostengono — tutt'al più ci sarebbe stato poi uno spareggio per la conquista del titolo di campioni fra noi ed il Granozzo». Ma avevano fatto i conti senza l'arbitro Meli di Biella. «Eravamo sul 2 a uno.in nostro favore — ricordano i protagonisti — Evangelino Magri ed Andrea Rimola avevano segnato i nostri due goal. Il "signor giacchetta nera" non va a concedere un rigrrn inesistente afli ospiti che ci porta sul due a due e, come su non bastasse, regala un'altra rete, segnata in netto fuori gioco, segnalato dai guardalinee?». Il pubblico, uno dei più numerosi ed entusiasti della provincia, ha incominciato ad urlare insulti, i giocatori hanno vivacemente protestato. «L'arbitro, a quel punto, a quindici minuti dalla fine — continuano a raccontare — ha detto che considerava chiuso l'incontro». Il presidente della società ceranese Pacifico Valle, a quel punto, per evitare che potessero succedere degli incidenti, ha ritirato la squadra ed ha mandato negli spogliatoi i giocatori. Il Cerano perderà la partita a tavolino per due a zero e sui dirigenti pioveranno i fulmini della Lega Calcio con squalifiche e multe da pagare «Non volevano che vincessi- j mo noi — dicono i tifosi più ; questo campio- j andare appan-, i ■ ' ; I ! naggio di altri club. E pensare che avevamo una squadretta che faceva miracoli». Il Cerano, infatti, risorto dopo quindici anni, ha sfoderato una compagine di tutto rispetto che ha viaggiato per tutto il torneo in testa alla I classifica. Da Mauro Cesti.lstudente diciassettenne ai ve-: terani Silvio Daffara, 30 anni, Giuseppe Bandi, meccanico di j 35 anni e Gian Franco Caielli | di 28 anni: i calciatori si sono impegnati a fondo per essere promossi in Seconda categoria. Ad un passo dalla conquista del titolo hanno dovuto arrendersi. «Ma non perché altri si sono dimostrati più forti — aggiungono — ma perché godevano di maggiori simpatie presso gli arbitri». Il direttore di gara è sul podio degli accusati ed è divampata una polemica accesissima fra celanesi e la Lega Calcio. «Abbiamo fatto il nuovo campo, gli spogliatoi e adesso stiamo spendendo altri soldi per gli impianti di illuminazione: non meritavamo di essere trattati a pesci in faccia da arbitri incompetenti». Nei caffè a Cerano non si parla che dello sgambetto giocato alla loro squadra. Un rigore che dicono non ci fosse ed un fuori gioco non visto ha messo sul piede di guerra trecento e più tifosi che minacciano di marciare compatti su Torino per farsi giustizia di «direttori di gara incompetenti».

Persone citate: Andrea Rimola, Gian Franco Caielli, Giuseppe Bandi, Mauro Cesti, Meli, Silvio Daffara, Voluntas

Luoghi citati: Biella, Cerano, Torino