Il padre non sa che la figlia è stata uccisa da leucemia

Il padre non sa che la figlia è stata uccisa da leucemia Commozione per la morte dell'operaia Il padre non sa che la figlia è stata uccisa da leucemia Nessuno ha osato rivelare la notizia all'uomo, ricoverato in ospedale (Dal nostro corrispondente) Novara, 3 maggio. (f. m.) Una folla commossa ha preso parte questo pomeriggio ai funerali di Bruna Sogni, la ragazza di 25 anni stroncata dalla leucemia. Bruna abitava con il padre e la madre in una palazzina nella zona di Omegna alta, a Madonna del Popolo. La sua morte ha destato commozione in tutta la città. Ai funerali c'erano tutte le maestranze della ditta «Fratelli Cane» di Omegna, dove la ragazza lavorava. ni primi sintomi del male — racconta lo zio Mario Parmigiani — i medici li riscontrarono circa tre anni or sono. Bruna si sentiva venir meno le forze e per questo i genitori la portarono da uno specialista. Il responso fu subito terribile: leucemia». Dopo le prime cure, Bruna ri, prese a lavorare. Trascorse ' un periodo tranquillo e tornò serena. Nessuno aveva infatti voluto far mistero del male che l'aveva colpita e un giorno le era stata rivelata la tragica verità. Ma Bruna non si diede per vinta. «La sorresse in tutto questo tempo una grande volontà. Bruna voleva vivere. Per un po' si illuse che sarebbe riuscita a sconfiggere il male, forse dentro di sé pjnsava ad una diagnosi sbagliata, formulata forse troppo frettolosamente». Invece il 19 marzo dovette essere ricoverata d'urgenza in tuia clinica di Pavia. Questa volta i medici non lasciarono adito a speranze. Le condizioni di salute della giovane andavano peggiorando di giorno in giorno. «Non ci sono più possibilità di sottrarla alla morte», dissero: «Leucemia galoppante», fu la conferma. Qualche giorno prima dell'ultimo ricovero la famiglia di Bruna fu scossa da un altro dramma: il padre, Dino Secondo Sogni, pensionato di 47 anni, anch'egli in precarie condizioni di salute, rimase gravemente ferito per un'esplosione dovuta ad una fuga di gas che lo sorprese nel sonno. Solo in casa non si accorse che dalla stufetta si era sfilato il tubo dal bocchettone. Dovettero intervenire i vigili del fuoco di Verbania e gli agenti del commmissariato di pubblica sicurezza. Riuscirono a domare l'incendio traendo in salvo l'uomo, che venne ricoverato con prògnosi riservata al centro ustionati dell'ospedale Niguarda di Milano. In un primo tc.i.po si erapensato che il Sogni, preoccu-. pato per le condizioni della fi-glia e sue. avesse tentato ditogliersi la rita, ma ulteriori indagini hanno permesso di stabilire con certezza che si trattò d'un incidente dovuto al logoramento del tubo conduttore. In questi giorni le condizio- ni del Sogni si sono ulteriormente aggravate. Nessuno ha osato dirgli che Bruna non c'è più. Ai medici dell'ospedale lombardo egli chiede continuamente notizie della figliola, il suo unico pensiero è rivolto a lei, alla ragazza che aveva consigliato di «non pensare alle nozze», almeno fino a quando non si fosse ristabilita completamente. Omegna. Bruna Segni, le ragazza di ventiquattro anni stroncata dalla leucemia

Persone citate: Bruna, Dino Secondo Sogni, Fratelli Cane, Mario Parmigiani

Luoghi citati: Milano, Novara, Omegna, Verbania