Per avere spiccioli da Iselle a Gondo

Per avere spiccioli da Iselle a Gondo E' capitato al confine Per avere spiccioli da Iselle a Gondo Domodossola, 18 aprile, (a.v.) Continua la polemica sul servizio dei «treni navetta» che nei giorni scorsi hanno traghettato fra Iselle e Briga migliaia di automobilisti che si erano riversati verso il Sempione per la chiusura del Gottardo e del Brennero. Alcuni giornali svizzeri avevano ospitato lamentele di automobilisti che affermavano di aver dovuto attendere in coda più di quindici ore (nei momenti di punta c'erano colonne d'auto lunghe 30 chilometri) e di aver poi dovuto rinunciare al viaggio perché «alla stazione di Iselle non c'era moneta spicciola per dare il resto». Sulla questione ci ha scritio anche il capostazione titolare di Iselle Stefano Albini. «Con amarezza — scrive Albini — abbiamo letto le dichiarazioni ' che Felice Caruso, sindaco di Sion, ha rilasciato a un giornale vallesano in merito allo smaltimento dell'eccezionale mole di traffico che si è riversata sul Sempione. Egli afferma gratuitamente che lo scalo ferroviario di Iselle rifiutava il traghettamento degli automobilisti al di là del confine per mancanza di moneta spicciola. Come rappresentante della stazione di Iselle, sui cui si sono riversate colonne interminabili di auto, ritengo doveroso smentire categoricamente quanto il Caruso ha dichiarato alla stampa di oltre confine. E' bene che si sappia, per amore della verità, che il sottoscritto si recava giornalmente presso il vicino Comune svizzero di Gondo, benché la statale fosse ostruita da valanghe, e presso la stazione internazionale di Briga per provvedere alla conversione di banconote svizzere di gros- so taglio con quelle spicciole proprio allo scopo di evitare quello che il Caruso ha ingiù- stamente lamentato. E' davve-ro mortificante per tutto il personale dell'impianto diIselle, dopo uno snervante lavoro che non ha conosciuto pause di riposo, vedere in tal modo riconosciuto dai nostri vicini svizzeri l'impegno prodigato per il buon andamento del servizio ferroviario e per lenire, con la sveltezza che ci era consentita, la stanchezza di quei pazienti automobilisti costretti a lunghe ore di sosta sulla nostra statale».

Persone citate: Felice Caruso

Luoghi citati: Brennero, Domodossola