I ragazzi hanno contestato in dialetto '' Vogliamo una Biandrate più beIla"

I ragazzi hanno contestato in dialetto '' Vogliamo una Biandrate più beIla" Serie di proposte e suggerimenti con un concorso di poesie I ragazzi hanno contestato in dialetto '' Vogliamo una Biandrate più beIla" Scrive Lorena Baglione: "La torre cadeva, l'acquedotto era inquinato, ina nessuno si è mosso" - Immagini di un paese: la fontana con le bocche di leone - Stasera parlerà il vincitore del premio per adulti : (Nostro servizio particolare) Biandrate. 17 aprile, (l.d.b.) Giuseppe Beneventi. ' vincitore del premio di poesia ; di Biandrate (categoria adul\ ti) presenterà domani sera al ; Borsa di Novara, un recital di j monologhi e canzoni. Il pro; gromma di cui Benvenuti è : autore oltre che interprete si I ! intitola « Amor ch'a nulla i j amato amar perdona» e vuol j essere un'analisi soggettiva j dell'autore. Ogni composizio I ne prende in esame un aspet1 to, toccando anche temi di : scottante attualità, come la ! prostituzione, l'omosessuali I fa. l'eutanasia. L'incasso della i e à e n , , i eserata sarà interamente devoluto all'associazione italiana donatori di organi. La «verve» dei biandratesi è tradizionale. Dal concorso di poesìa dialettale riservato ad alunni delle elementari, studenti delle medie ed adulti, sono emersi spunti interessanti. Massimiliano Bertoldi ha vinto la targa riservata agli studenti delle medie, Lorena Baglione si è classificata seconda con la «torre di Biandrate»: una polemica messa in versi sulla lentezza con cui vengono assegnati i contributi ministeriali ai piccoli centri. «La torre cadeva — spiega Lorena — l'acquedotto si è inquinato: occorrevano interventi urgenti ma non si è mosso nessuno. La morale: se '•t'oi ottenere qualcosa devi guadagnartela a tue spese». Andrea Gadeschi si è ispirato alla «macchina del papà», una vera e propria carriola «la macchina 'elei mio papà è bianca ed è anche un po' vecchiotta ma per portare assi e vetri rotti è ancora buona anche se è una carriola. Ha un portapacchi sghembo, il motore in due pezzi, un po' davanti ed un po' dietro, forse per aiutarla a stare in piedi. Ha il telaio scassato, ha le ruote tutte rappezzate ha due grossi fanali ma se mio papà la vende a me viene il magone. E' miù vecchia di me ma quando la cambieremo sono sicuro che mi dispiacerà un pochino anche se adesso dico che è una baracca ».. Roberto Albertalli ha descritto «la vecchio segheria» con i tronchi ammucchiati sulla parete, Rosella Caccianotti è stata impressionata da quella vecchia fontana che zampilla sulla piazza: «La fontana di Biandrate è proprio una rarità: dalle sue bocche di leone scendono degli allegri gorgoglìi che sembrano le lunghe chiacchierate delle donnette di tanti anni fa, ferme dietro l'angolo. Raccontano i nostri vecchi che nelle sere d'estate non andavano a dormire senza bere una sorsata di quell'acqua fresca. Adesso alla fontana non beve più nessuno, ed essa col magone manda fuori l'acqua delle sue bocche di leone». 1 Nella fattoria di Alberto Galli è arrivata una nuova mietitrebbia: «La mia mietitrebbia è ben riguardata, la tengo in un capannone perché, anche se usata, costa un milione. .Quando arriva la stagione del riso e del frumento mio zio la porta fuori ed io sono molto contento. Davanti alla terta mio zio la guarda,, le pulisce il motore, la vernicia: è pronta e partiamo ma perdiamo bulloni, ma quando è sul campo fa un bel lavoro anche se le ruote .affondano nel terreno e sforza il motore. La mia mietitrebbia è da mieticross, per i pezzi, va per i fossi: se facessimo una gara mi iscriverei anch'io, sicuro di vincere un premio con una I . 1 J macchina cosi». Fra i più piccini la targa è stata vinta dà Antonello Bestazzi, 8 anni, che ha presentato una lirica «al me nonu» (mia nonno): «Due occhi grigi,come l'asfalto della strada, una ruga sulla fronte, un Cuore grosso come una casa. La voce bassa, leggera, ma racconta sulle ginocchia le storie del suo tempo, e io tutto incantato mi addormento contento». Ogni angolo caratteristico di Biandrate è stato descritto dai poeti in erba, ricchi di sentimenti romantici e sinceri. I genitori hanno preferito parlare'invece dei loro sentii menti. Giuseppe Tencaioli si è visto alto specchiò: «Mi è venuta voglia di fermarmi un momento davanti allo spec-ichio per fare un po' di inven- 'tario, bilancio consuntivo e poi magari una bella relazione con commento. Ho visto che c'erano quasi tutti i denti, ha contato i capelli: è un numero pari. Da un occhio ci vedo, I dall'altro... un po' meno, del 1 J l'udito posso proprio essere contento. Insomma mi sembra che in generale non si possa dire che vada male. Tutto funziona come venti anni fa e non sembra che il' tempo sia passato. Però dentro di me sono persuaso che di preciso è rimasto soltanto il naso». Ghise Fratta ha parlato invece della rivalità che esiste fra gli ortolani di Biandrate in gara fra loro per avere i prodotti migliori e le aiuole meglio curate del paese. «Con la.bella stagione — spiega — Biandrate impazzisce: si acquistano i semi,-si strappano le erbacce, si prepara il terreno. Ognuno ha i suoi segreti, le specialità che sa soltanto lui coltivare e che non rivele- irebbe per nulla al mondo», ' I i Biandrate. Lorena Baglione che ha scritto una poesia polemica sulla «torre di Biandrate» e Ghise Fratta che ha descritto le rivalità di campanile tra gli ortolani del suo paese

Persone citate: Alberto Galli, Amor, Andrea Gadeschi, Antonello Bestazzi, Giuseppe Beneventi, Giuseppe Tencaioli, Lorena Baglione, Massimiliano Bertoldi, Roberto Albertalli, Rosella Caccianotti