"Arcobaleno di formaggi" da Ezio

 "Arcobaleno di formaggi" da Ezio Paniere d'oro: seconda tappa ad Arona in riva al Lago Maggiore "Arcobaleno di formaggi" da Ezio Al ristorante Giardino, ritrovo dei calciatori, la famiglia Berta!li, che ha una lunga tradizione di mestiere, aggiungerà l'Atlantic (Nostro servizio particolare) Arona, 15 aprile. Il lago Maggiore è entrato a vele spiegate tra i protagonisti della finale del «Paniere d'oro», il concorso gastronomico organizzato da «La. Stampa • Cronache del Novarese» e dall'ente provinciale del turismo di Novara. Per la seconda tappa i «sette della giuria» sono stati ospiti del ristorante «Giardino» («da Ezio») di Arona, il locale che di recente è stato completamente trasformato da Ezio Bertarelli con la collaborazione della moglie Lina e dei figli Franco di 18 anni e Sandra di 15. Fantasia La nuova formula del concorso, legata alla presentazione di piatti confezionati con almeno uno dei prodotti «poveri» della cucina, pane, formaggio o vino, sta solleticando la fantasia degli «chefs» che stanno creando nuovi «piatti tipici». Ieri sera il lago Maggiore era rappresentato da un ideale filo che collegava Arona con Cannobio, cioè tutta Ita sponda occidentale del Verbano. Per Arona era presente il dottor Giuseppe Galli, presidente dell'azienda di soggiorno e per Cannobio, il dottor Guido Fumagalli, presidente della Comunità montana della valle Cannobina: due. «personaggi» importanti per la vita turistica del lago e che troviamo sempre in prima fila in tutte le manifestazioni. Tra gli ospiti una lunga ta- volata aronese-novarese che festeggiava il veterinario locale, dottor Giuseppe Ferrari: c'erano il professor Carlo Sguazzini, noto traumatologo novarese, e signora; la giovane farmacista Emi Sguazzini, le signore dente Pizzo, Wilma Sguazzini; Cesare Ferrari e signora. A gustare le creazioni dei cuochi, Giovanni Catenazzi e Osvaldo Spina erano anche Agazzoni, macellaio di Bogogno e il gruppo capeggiato dal trecatese Carlo Zanoria, chef e direttore della mensa aziendale della Sarpom; Giacomo Garzelli del «Leon d'oro» di Massino Visconti con gli amici Giuseppe Fornara e Alessio Tura, una tavolata di intenditori che alla fine del pranzo hanno rivolto i loro elogi per lo speciale menù. Si è iniziato con «L'arcobaleno dello chef»; ed il formaggio è subito salito in cattedra: «Gambe di sedano al gorgonzola»; noci, patate, mele delicatamente impastate con maionese hanno legato benissimo con il «Capriccio al formaggio» una insalatina multicolore che ha chiuso la sfilata degli antipasti. Immancabile il «Flan» al formaggio, una soffice tortino che ha preceduto l'unica portata che potremo definire normale: il consommé di coda, un brodetto che ha permesso, ai giurati di «farsi la bocca» per gustare il piatto in concorso. Ezio Bertalli illustra questa sua trovata che si può degna[mente inserire nel dizionario della gastronomui novarese. «Si tratta di una cotoletta preferibilmente con l'osso, fatta in padella con l'aggiunta di gorgonzola ed un impasto di formaggi vari. Un piatto non difficile ma che deve essere ben dosato per evitare che il gorgonzola annulli tutti gli altri gusti». Come è stato, accolto dai presenti? Parlano gli ospiti. «E* la prima volta che partecipo a questi pranzi - gara ed abbiamo deciso di seguirli sino alla f ine. Stileremo anche noi una classifica che poi confronteremo con quella ufficiale ». Anche il professor Sguazzini Viscontini elogiava l'accoppiamento cotoletta - vino, quel «Sizzano» di Cavour davvero inimitabile. Gli hanno fatto eco i fratelli Agazzoni, i macellai di Bogogno, non tanto per elogiare la loro carne ma per rendere omaggio ai cuochi: «Stasera abbiamo scoperto piatti eccezionali — hanno affermato — non pensavamo che col formaggio potessero realizzare tanti strani abbinamenti ». ftP»ìr« Arona. Dietro le quinte e in palcoscenico: nel ristorante Giardino Osvaldo Spina e Giovanni Catenazzi preparano il piatto forte della serata, le cotolette alla novarese, che parteciperanno al concorso « Paniere d'oro » e (a destra) il proprietario Ezio Bertalli taglia il «Flan di formaggio» (f. Mario Giovetti)