Il lago ammalato in attesa delle medicine pronto ad accogliere lo "sbarco dei mille"

Il lago ammalato in attesa delle medicine pronto ad accogliere lo "sbarco dei mille" I Lions di Omegna e Borgomanero sul risanamento del Cusio Il lago ammalato in attesa delle medicine pronto ad accogliere lo "sbarco dei mille" Un incontro che ha aperto un capitolo nuovo nel romanzo dell'inquinamento - Il presidente della Regione Oberto e l'assessore Fonie hanno presentato le leggi che permetteranno la realizzazione del progetto di depurazione - Il piano illustrato dai tecnici - Intanto, per rinverdire le attrattive turistiche della Riviera di San Giulio, il 2 giugno Orta ospiterà il Giro d'Italia (Dal nostro inviato speciale) 'Oria. 12 aprile. «Tutti hanr.o sempre sapu- i to tutto: eppure abbiamo ! permesso che diventasse il \ lago più avvelenato del mondo. A questo punto a noi tecnici non resta altro da dire se non augurarci che la terapia che si vuole adottare sia quella giusta. Perché il lago d'Orta è un ammalato tutl'altro che facile da curare». Al meeting dedicato dai Lions di Omegna e di Borgomanero al tema del «risanamento del Cusio» il professor Bonomi dell'Istituto 'idrobiologico di Pallanza è stato l'unico a ripetere la denuncia che da anni conclude ogni discorso sul Cusio. Quello che era il più bel lago del Piemonte è da tempo morto: specchio d'acqua in cui ogni giorno si rovesciano tonnellate di ammoniaca. Un delitto ecologico, ma anche un grosso dramma sociale. La Bemberg, la grande imputata (scarichi inquinanti per un nùlione di persone contro una realtà di 13 mila abitanti della Riviera) era, come quasi sempre in questi «processi», giudicata in contumacia. Dire Bemberg significa portare alla ribalta problemi umani di tale peso da lasciare con il fiato sospeso i sindaci dei piccoli comuni rivieraschi, sui quali ultimi finisce per ricadere la responsabilità di avviare il discorso del risanamento. Un'interessante «ricerca di geografia umana» condotta dal professor Beretta dell'Università di Pavia sulla «Regione Cusio» (sarà presentata il 19 aprile a Pettenascói illustra obbiettivamente il grave problema. «Nel secolo XVIII la produzione ittica del Cusio si aggirava sui 650 quintali annui, due terzi dei quali costituiti da specie pregiate, pesce persico, trote, anguille, agoni. L'istallazione di una grossa industria tessile a Gozzano nel 1926 con gli scarichi dei rifiuti ammoniacali e cupriferi delle lavorazioni, ai quali dopo la seconda guerra mondiale si aggiunsero quelli delle numerose rubinetterie e impùmti di cromatura sorti sulla sponda occidentale del lago, ha provocato la trasformazione di un ambiente lacustre originariamente armonico in un corpo d'acqua del tutto squilibrato sia dal punto di vista chimico, sia da quello biologico. Ma ripensando alle condizioni più che misere dell'economia agricola pastorale di ' un tempo e osservando là situazione economica attuale, appare necessario, in sede di valutazione critica, considerare obbiettivamente anche .^importanza di.-qùèsla.insediamento 'industriale' 'sul quale si basa l'attività economica della zona e il benessere dì miglùàa- di abitanti». Al convegno di Orta però I si è saputo che, sia pure a | passo di lumaca, i piani di intervento vanno avanti La j Provincia, ha spiegato il presidente Cattaneo ha raccolto i dati statistici per comporre la mappa degli inquinamenti e ha affidato all'Istituto di ingegneria sanitaria di Milano l'incarico di studiare un primo progetto. La Regione, come hanno spiegato il presidente Oberto e l'assessore all'ecologia Fonio, ha varato le leggi per regolare gli scarichi, per dotare di attrezzature i laboratori di controllo * e infine ha accantonato i finanziamenti per creare le reti consortili di fognature. Quest'ultima legge relativa ai consorzi (che la Regione avrebbe voluto obbligatori) sta per tornare da Roma. La mano passa quindi ai Comuni che dovranno dimenticare i campanilismi, collegarsi e farsi avanti. Quello che si dovrebbe lare nel Cusio, sulla scorta di quanto già si sta attuando in Svizzera, è stato spiegato con una grande carta geografica rossa e blu dall'ingegner Fox della Si tee o (Società Italiana Tecnica Consulenze) a cui la Regione affidò l'incarico nel "73. ' Lo studio si riferisce a 21 comuni: un comprensorio che copre una superficie di 14721 ettari dove risiedono 28.137 abitanti, dimorano 20.600 turisti e lavorano 6427 dipendenti dell'industria manufatturiera. La soluzione che appare più conveniente prevede per il bacino del lago un unico impianto di depurazione biologico ad Omegna per 60 mila abitanti. Le acque di scarico urbane e industriali dovrebbero confluire con condotte, in gran parte subacquee a un unico impianto situato a Omegna che scaricherebbe nel torrente Strona affluente del Lago Maggiore. Nei singoli comuni rivieraschi verrebbero sistemati impianti di depurazione primaria .( srisliatyra. dgsabbiatura, dlsoleatura) seguiti da stazióni di pompaggio. Tre miliardi circa di costo per 52 chilometri di fognature e impianti. n giudizio dei sindaci su questa politica di disinquinamento è stato espresso da Stoppini, di Ces&ra: «Certamente oggi, per merito dei Lions sempre solerti nel contribuire alla pubblicizzazione dei problemi più urgenti, si è aperto un capitolo nuovo nella storia del lago. Ma chi verrà incontro a noi amministratori di cOmurielli con bilanci all'osso, nelle difficoltà soprattutto finanziarie per la realizzazione dei consorzi e per la gestione degli impianti?». Stoppini comunque si è rivelato un ottimista. Con o senza pesci il lago (e gli albergatori capeggiati da Jafet Terzi del San Rocco di Orta ne fanno fede), d'estate è balneabile e la Riviera di San Giulio ha tuttora notevoli attrattive turistiche. A titolo di avvio della stagione, dopo aver in fretta e furia e non senza polemiche «rimediato» un commissario per l'azienda di soggiorno di Orta, i cusiani sono riusciti ad assicurarsi per il 2 giugno ima tappa del Giro d'Italia. Sosta a Orta, partenza da. Omegna: un, • folcloristico «sbarco dei mille» (questa la cifra prevista) in riva al lago che ogni novarese considera sempre il più suggestivo lago d'Europa. Al raduno di Oria, in cui hanno fatto gli onori di casa i presidenti dei Lions locali Giuseppe Moroni e Mario Zucchetti, erano presenti il governatore Lions international Giorgio De Regibus i colleghi Graziano Maraldi di Arona, pietro Chiovenda diDomodossola, Ignazio Ceretti di Verbania, Giuseppe Camaschella di Novara, il sindaco Stucchi di Stresa, il past governatore Massimo Pietri e, per il Leo Club Claudio Senrini. Tra gli ospiti: i consiglieri regionali Beltrami e Bono, il presidente del Rotary Club Borgomanero Valsesia Lino Sa ini, ì'inggegnere capo del Genio Civile Ricciardi, il presidente dell'Unione industriali del Verbano Cusio Virginio Cane con il vicepresidente Fernando Maulini, il presidente dell'Api Giuseppe Brustia di Gozzano, il commissario Silvio dell'Acqua, i tecnici professori Barbanti, Calderoni e Frangipane e i sindaci Meloda di Pella, Testori di Gozzano Negri di Orta, l'assessore Pennaglia di Borgomanero e il presidente delle Comunità del Mottarone Emiliano Bertone. Vittoria Sincero i ! \ li Lago d'Orta, il più popolare e romantico dei laghi novaresi, oggetti di studio per i tecnici del disinquinamento, visto da Quarna (Foto Morea) rr'óx "cne fi» illustrato il progetto di risanamento dei lago che la Regione ha affidato alla Siteco