Una scheda per i diciott'anni

Una scheda per i diciott'anni L'enigma dei teen agers impegnati nelle votazioni Una scheda per i diciott'anni Il 15 fiiueno 4229 eiovanissimi elettori novaresi stii«Wi nno»! imnif.os.ti «nrlranno n» In nr\ma ™it„ oli» ,™ Il 15 giugno 4229 giovanissimi elettori novaresi, studenti, operai, impiegati, andranno per la prima volta alle urne per eleggere i nuovi amministratori comunali e i consiglieri regionali e provinciali - Come si comporteranno? - La reale situazione sfugge alle statistiche - C'è chi è sicuro di sé e chi tentenna: tutti però sono convinti che "faranno cambiare le cose" (Dal nostro inviato speciale) Novara.- 4 aprile. Hanno l'età in cui i loro nonni fumavano di nascosto la prima sigaretta. Hanno diciotto anni e fra due mesi e mezzo, il 15 giugno, andranno alle urne per scegliere le nuove amministrazioni comunali, i rapresentanti al consiglio provinciale ed a quello regionale. Dicono: «Cambìeremo molte cose». I teen-agers del voto rappresentano un enigma. Le segreterie dei partiti sostengono che è difficile individuare le tendenze politiche dei nuovi elettori che formano una percentuale notevole. Anche perché, al di là della contestazione che ha investito la scuola, ai partiti sfugge una reale situazione dei giovani. A Novara quelli fra i 18 e i 21 anni, cioè coloro che sono compresi dalla nuova legge, sono esattamente 4229. L'80 per cento frequenta istituiti superiori, gli altri lavorano in fabbriche o uffici. Duemilaottantatré maschi. 2146 femmine. Ma quanti, effettivamente, si interessano di vita politica? A giudicare dal numero degli iscritti e dagli attivisti veri e propri, il panorama appare sconfortante. Statistiche precise è difficile averne. Proprio in questi giorni tutte le segreterie cittadine stanno svolgendo opera di tesseramento. Gli iscritti alle federazioni giovanili dei partiti dell'arco democratico non raggiungono le 500 unità, ma questo non significa neppure che gli aderenti «facciano politica attiva», «Si limitano ad apporre il timbro sulla tessera — dice un segretario organizzativo — e magari li rivediamo a distanza di anni nell'imminenza delle elezioni». La federazione giovanile del partito comunista, ad esempio, conta a Novara 70 iscritti tra i 18 ed i 21 anni: di questi, 40 sono attivisti. Gli iscritti al psdi sono un'ottantina. Qualche centinaio la de ed alcune decine agli altri partiti minori. Poche unità i gruppi extraparlamentari. I giovani novaresi non ne vogliono sapere di politica? E' la domanda che viene spontanea alle organizzazioni che stanno ancora preprandosi in sordina alle prossime elezioni. Quale incognita rappresentano? Tante schede bianche? Tante croci sui simboli estremisti, oppure un apatico disinteresse? Luciana Roveda, via Bianchetti 2, Rosaria Salerno, via Gnifetti 20, Gianfranco Zani, corso Vercelli 79, sono i tre neoelettori più giovani, es¬ sendo nati il 15 giugno 1957, appena in tempo per essere inclusi nella legge. Dice Luciana Roveda, studentesa del quarto anno del liceo scientifico: «Disinteresse? Nemmeno per sogno. Appena ho appreso dai giornali che ci sarebbe stata la possibilità di votare per i diciottenni, ho avuto sottanto un timore: essere esclusa. Poi sono corsa in biblioteca per sfogliare la Gazzetta Ufficiale. Cosi ho appreso che anch'io, diciotto anni il 15 giugno, potrò andare in cabina. E' una grande soddisfazione. Se porteremo un cambiamento? Io me lo auguro. Non penso che i diciottenni siano impreparati. Nella mia scuola stiamo dedicando l'ora di discussione a questi argomenti e poi c'è la possiblità di aggiornarsi con tutti i mezzi di informazione». Flavia Reggiore, 21 anni, Suno, impiegata dell'Agenzia ] di'viàggi" «Novarsérisr «Eraora che venisse approvata la legge ma ho paura delle conseguenze: la maggior parte dei giovani è estremista. Che cosa succederà?». Maruella Carena, 18 anni, impiegata: «Sinceramente non mi senio preparata al voto. Non per colpa mia. E' la scuola che non prepara, è il sistema di insegnamemto arretrato. Cambierà qualche cosa certamente, ma temo che cambierà in peggio». Maurizio Milanesi, 18 anni, fotografo: «Iniziativa giusta. Se ne era parlato parecchio: era ora di mettere in pratica le parole. Ci sarà senz'altro un cambiamento.- No. non chiedetemi per chi voterò, è meglio non dirlo». Franco Lorenzoli, 18 anni, grafico pubblicitariot «Benché molti dicano che sia un passo avanti, io non sono d'accordo, non tutti siamo maturi, è difficile a 1S anni avere una idea politica. Gran parte dei voti andranno alle estreme». Emilia Molina. 19 anni, segretaria dell'agenzia sRizzoli», gioca nel ruolo di «pi! vot» della pallacanestro «Wild»: «Sì penso che con queste votazioni possa cambiare qualcosa ma sinceramente non ho ancora nessuna idea politica. D'altronde è difficile averla. In noi giovani c'è molta sfiducia nei confronti del sistema politico». Dario Baldo. 18 armi, futuro geometra: «Il disinteresse e l'indifferenza esistono, è vero. Nella mia classe abbiano organizzato una specie di mini-elezione proprio per verificare le varie tendenze ed una partecipazione alla vita politica. Il quadro è stato questo: molte schede bian- che. Io penso che il disinte- resse derivi da una mancati- za di responsabilizzazione». Massimo Gavinelli, apprendista in un'industria: «La maggior parte dei miei coetanei non ha ancora le idee chiare. Finiranno per provocare un cambiamento che. forse, neppure loro vorrebbero». I diciottenni novaresi approvano, insomma, la legge che consente loro di partecipare al voto'. Ma non ne sono entusiasti. Sono consci dell'importanza del dirittodovere loro accordato. Non nascondono, nonostante le apparenze, le loro perplessità. Dice uno studente: «Non escludo che andrò alle urne accompagnato da papà». Gianfranco Quaglia Novara. I «teen agers» del voto del 15 giugno: Emilia Molina, Emilio Baldo, Franco Lorenzoli, Massimo Gavinelli é Maurizio Milanesi (Giovetti) Novara. Flavia Reggiòrej di Suno, impiegata di un'agenzia di viaggi, e Mariella Carena ] Novara. Luciana Roveda, la più giovane elettrice novarese. E' nata il 15 giugno 1957, appena in tempo per votare

Luoghi citati: Novara, Salerno, Suno