Con scarponi e obiettivo a caccia di gente e vecchie storie ossolane

Con scarponi e obiettivo a caccia di gente e vecchie storie ossolane Un volume che parla di tradizioni e personaggi di montagna Con scarponi e obiettivo a caccia di gente e vecchie storie ossolane Francesco Zoppis e Carlo Pessina hanno percorso sentieri e valli - L'itinerario parte dal paese dei "Walser" (Dal nostro corrispondente) ! Domodossola, 26 marzo. ■ (a. v.) Dalla penna di Fran- \ cesco Zoppis e dall'obiettivo di Carlo Pessina è uscito un elegante volume sull'Ossola che è apparso in questi giorni nelle librerie cittadine. «E' ancora per iniziativa di Dante Giovannacci — scrive Edgardo Ferrari nella prefazione —, libraio sensibile e attento, che viene pubblicata questa raccolta di storie ossolane. L'autore è Francesco Zoppis, ossolano della vecchia guardia, insegnante di professione e scrittore per gusto e passione; le fotografie che illustrano ed integrano il testo sono di Carlo Pessina, il fotografo dell'Ossola. Dall'incontro di queste tre persone è nato l'itinerario ossolano che si snoda da Orna vesso, paese dei "Walser" attraverso il "borgo" di Vogogna e Domodossola e poi Crevoladossola, Crodo, Baceno, Salecchio su fino a Formazza: mille e mille passi con "scarponi e obiettivo" come dice con puntigliosa onestà e fierezza il titolo j del volume. Non meno interessante è l'excursus storico: dal secolo XV (quando correva l'anno del Signore 1467...) j arriviamo agli avvenimenti I della Resistenza (l'umile ed erta Val Cannobina)». Nella ricerca degli antichi costumi di vita e delle tradizioni delle genti di montagna, gli autori hanno dedicato un intero capitolo alla «casa della montagna» che per iniziativa della Pro Loco di Crodo è stata ricostruita a Viceno. «Nella casa della montagna —scrive Zoppis — si lavorava: era opificio, carpenteria, caseificio, tutto su misura della comunità familiare». Fra le notazioni storiche, particolarmente ricca di documentazione quella «secolare guerra» per sulla ; l'Alpe I Cravariola fra la comunità di ! Crodo e quella ticinese. \ «I protagonisti della lunga i guerra — scrive Zoppis — fu- ' rono le genti di Crodo e Pon- j temaglio contro gli abitanti j di Campo, in Valmaggia, un j paese che sta proprio sotto l'alpe contesa. I grandi, e cioè j il governo milanese prima, e j poi il regno di Sardegna per parte italiana, la Lega dei XII Cantoni per parte elvetica, in- tervenivano più per sedare li- ! ti che per affermare diritti...», Dopo secoli di lotta senza quartiere, la questione viene risolta da un arbitrato inter nazionale. «C'è in Italia il si gnor Giorgio Marsh — scrive l'autore — inviato straordinario e ministro plenipotenziario degli Stati Uniti d'Ameri- ca presso il re d'Italia. Viene terminata». invitato alla funzione di arbitro e le parti si dicono contente. Alla presenza dei rappresentanti del governo svizzero e di quello italiano, il Marsh fa sue le ragioni antiche degli italiani e traccia il confine italo - svizzero. La lunga guerra per Cravariola è Viceno. Una vecchia casa di montagna. L'ambiente è stato ricostruito per iniziativa della Pro Loco (foto Pessina)