La Montefibre a Novara: si teme un prossimo trasferimento a Forlì

La Montefibre a Novara: si teme un prossimo trasferimento a Forlì Nuove nubi nere all'orizzonte del mondo del lavoro La Montefibre a Novara: si teme un prossimo trasferimento a Forlì In un'assemblea i parlamentari e l'assessore regionale hanno chiamato in causa il Cipe - Nelle chiese del Vernano diffusa una lettera del vescovo che ribadisce la sua solidarietà "cristiana e umana" ai lavoratori in lotta - Una riunione oggi a Torino - o i «Dal nostro corrispondente) Verbania, 3 marzo, (a.p.) Giovedì scorso il ve- bmgscovo dì Novara, monsignor eDel Monte, trascorse una mattinata tra i lavoratori in cassa integrazione alla Montefibre. Al presule i lavoratori che temono per il posto di la rdcdvoto hanno confidato il loro ! ddramma, le loro preoccupa- I Qzioni. le loro speranze. Il ve- ' scovo ha risposto dichiarando ■ edi essere accanto a loro, «pre- 'ste tra chi soffre e ha bisogno di aiuto» e ha pronunciato un' amaro atto d'accusa contro la ì Montefibre che «non ha ri- ; QI d. Mspettato i patti». Della visita pastorale del' vescovo si è parlato domenica ; ejin tutte le chiese di Verbania ' tdove è stalo diffuso un fogliò \s"on il testo della lettera aper-lgla indirizzata a tutti i verba-\snesi dal vescovo 'eI n' Dopo aver premesso che in| tende essere in visita pastora- \ t le nel Verbano sino a tutto il j prossimo giugno e di avere j scelto tale zona proprio per le i particolari difficoltà che essa j sta attraversando, mons. Del ! Monte ha voluto sottolinea! re tre cose: prima di tutto che i la comunità della zona non ! può essere indifferente a que1 sfi problemi. «La seconda coI sa che vogliamo dire ai lavo! ratori — prosegue il méssag! gio — è che quando una chiei sa è veramente viva, imme- j alatamente si tramuta in co-1 ; scienza critica della stona. ' ;Ciò vuol dire denunciare le ! ingiustizie, provocare esami -j belli di incomprensibili schere j maglie del potere, perché il o ! servizio di autorità al quale n i tutti avrebbero diritto non dà - ! affidamento», monsignor Del - j Monte conclude attestando a r j tutti i lavoratori della Montedi coscienza». Affermando di avere riscontrato nella sua visita «un profondo senso di smarrimento e di insicurezza per il domani, ! perché i patti non si mantengono, perché molti hanno l'impressione di essere zim- . ! o ', e ; è ; e a fibre e della zona la sua solidarietà umana e cristiana. Solidarietà nella simpatia, nella presa di posizione pubblica, nella partecipazione respon. sabile, e. infine, solidarietà materiale e e ; dfsoccorsò ~dèTT>ìsoghòsi. si-' n j no a fare anche collette in i- {chiesa, se necessario, per sov-\ e j terzire alle necessità di coloro \ | che per combattere contro e- : - l'ingiustizia venissero a trovarsi in difficoltà familiari. ; Oggi, i lavoratori dello sta-\ -1 bilimenio Montefibre di Pai : lanza, hanno effettuato quat-1 tro ore di sciopero nell'ambi- to iella «giornata di lotta» I \ proclamata dai sindacati in ^>\ difesa del posto di lavoro; »; mentre i rappresentanti delle i organizzazioni sindacali ver banesi futnno partecipato in mattinata a Torino al convegno unitario regionale, che si e tenuto alla Camera del lavo- ro per discutere i problemi dei gruppi Montedison e Snia. Il convegno si è chiuso chiamando in causa i ministri delle Partecipazioni statali. ! dell'Industria e del Lavoro ai I Quali è sialo chiesto di chiari- ' re «quale è il ruolo politico ■ ed economico che hanno que- ; 'sii enti a carattere pubblico*, ' Novara, 3 marzo, [ ì 'pb-> Anche a Novara nel; ; Quadro della giornata di lotta . I di tutti i lavoratori dei gruppi I . Montedison. Snia ed Eni prò-1 ' ; ejamata dalla federazione uni-, ' tana lavoratori chimici e e \ \stata un'astensione pressoché \ lgenerale dei dipendenti degli -. \stabilimenti Montefibre, Dipi'. 'e dell'istituto di ricerche «Do- j I negani». Promossa dai tre co- ' ' mitati di fabbrica, alla sala \ \ mensa Montedison. è stata te- ' nuta, in mattinata, un'assem- blea aperta per discutere dei livelli occupazionali. Ha aperto i lavori il segretario procinciale della Federchimici. Giovanni Bacchetta, il quale, dopo avere ricordato che tu Montefibre non ha te nulo fede agli impegni per la ristrutturazione delie fabbri che di Verbania con gli inse diamenti a Mergozzo. impegni sottoscritti nell'aprile di due anni or sono, ha lanciato un grido di allarme anche per la grave situazione del settore con particolare riferimento ai [ quanto riguarda il futuro de- gli stabilimenti Montedison di Novara. «Preoccupa in mo do particolare — ha detto Bacchetta — la decisione del la Montefibre d: trasferire a breve scadenza da Novara a; Forli la produzione di manu-1 fatti e l'impianto di un nuovo j stabilimento in Inghilterra». I Nel dibattito sono interve nuti. sottolineando la re¬ sabilità del gruppo Mon- tedison per la grave situazio ne occupazionale in Piemon¬ te, il vicepresidente della Regione. Dino Sanlorenzo. gli onorevoli Alessandro Giordano (de) ed Eraldo Gastone (pei) e l'assessore regionale. Mario Fonio. li loro discorso si può riassumere cosi: non è più tempo di incontri delle parti, di accordi e impegni non mantenuti, di interventi ministeriali. La sede più idonea per sbrogliare la matassa è ora il Cipe (Comitato inter- ministeriale per la program- però svolgersi sotto la stretta vigilanza del governo e delle Regioni. mozione economica) che dovrà dire quali sono i criteri per nuovi insediamenti e provvedere ad agevolarne la realizzazione. Questa fase e quella successiva debbono

Persone citate: Alessandro Giordano, Dino Sanlorenzo, Eraldo Gastone, Giovanni Bacchetta, Mario Fonio