Diventano registi e giornalisti per il telegiornale della risaia

Diventano registi e giornalisti per il telegiornale della risaia Tutti gli abitanti partecipano a "Telecerano,, Diventano registi e giornalisti per il telegiornale della risaia Il piccolo centro della Bassa novarese (6 mila persone) ha realizzato la sua tv via cavo - E' diretta dal parroco - Ogni domenica sui teleschermi le cronache del paese ( Nostro servizio particolare) ] Cerano. 19 febbraio. L'idea è nata quasi per caso- dalla proposta di Nino Dellupi, presidente della squadra di calcio del Cerano, ! di riprendere e poi di tra-j smettere, la sera al bar del; «Juventus club», una partita ! del campionato di terza cate- ; goria dilettanti. «L'iniziativa ha avuto un I successo insperato: tutti i cai- j Ve del paese hanno voluto che ; anche da loro venisse protei- ! tato quel filmato ed. anzi, ci ' hanno incoraggiati a prepara-. re per il futuro altre pellicole. Cosi è nata "Telecerano". Chi parìa, è Fiorigi Bonandini, un giovane radiotecnico di I 26 anni, uno dei primi che ha visto la possibilità di creare, | anche nella «Bassa» novarese, j un centro per la trasmissione | di progranmi televisivi «via! cavo». Pier Angelo Manazza si è offerto per curare la parte ! tecnica ed altri giovani si so- j no presi l'incarico di redigere I i testi delle trasmissioni e di ! fare da presentatori. Roberto Pettinati, futuro ingegnere di venti anni, Adriana Leverri, studentessa di seconda liceo ed infine la .«sportivissima» Daniela Vattuone -che, da Milano, dove frequenta i corsi Isef, corre a casa per leggere il telegiornale delle risaie. «Ci comportiamo un po' colme i giornalisti della Rai — spiega Roberto Pettinati — annunciamo subito la notizia più importante mentre lascia[ mo lo sport in fondo». Non c'e notizia che non li interessi: la politica spiccia di paese con i consigli comunali c le piccole polemiche che ne nascono, le iniziative dei sodalizi di Cerano o i fatterelli curiosi di cui è intrisa la vita di un piccolo centro. «Abbiamo già pronto un programmino —: aggiungono — con una serie di flashes che documentano come si comporli la massaia al mercato: quella che vuole a tutti i costi un ribasso sul prezzo, quella che vuole garantirsi sulla bontà della merce che acquista e quella, infine, che è preoccupata che il pesce! taccia bere troppo il marito». Poi c'è lo sport. I giovani che frequantano la palestra di judo, una delle più quotate ir. provincia, sono spesso al centro dell'attenzione degli ' improvvisati telecronisti; mai si parla anche dei nuotatori che frequentano la piscina di Vigevano e del calcio. Cerano, circa 6500 abitanti, ha infatti una squadretta che milita senza troppe pretese nel torneo di terza categoria dilettanti e, ogni domenica, vengono dati i risultati della compagine locale. Unico rammarico per i giovani di «Telecerano» è quella di non avere più potuto dopo quel primo esperimento che li ha convinti ad imbarcarsi in questa iniziativa, riprendere le partite di pallone. La Lega Calcio, anche se si tratta di una modesta compagine, ha posto il suo veto e fino ad ora, nonostante le proteste di parecchi tifosi è stata irremovibile tComunque n tre mesi dal- la prima trasmissione — ribattono convinti — possiamo considerarci soddisfatti. Trecento famiglie circa si sono già allacciate alla nostra centrale di trasmissione e seguono i programmi ed anche nei caffè, che sono un po' lo specchio della opinione pubblica 'Telecerano" è vista con simpatia». Andrea Fossati, impiegato in comune con l'hobby del giornalismo, si è offerto di aiutare Pettinati e compagni fungendo un po' da capo redattore: il parroco del paese, addirittura, don Carlo Saini, pubblicista, ha depositato la propria firma in tribunale ed è il direttore. C'è Enrico Marini, impiegato di banca che ha lavorato per un paio di anni alla Rai-tv che fa il regista e si sono trovati anche degli attori: Daniela Vattuone e Carlo Camerorii che stanno lavorando in questi giorni per mettere in piedi uno sceneggiato definito «impegnato». Persino l'avvocato Giuseppe Ferrari dà loro una mano sbrigando le pratiche buro- cratiche per l'approvazione ( della testata del giornale au- i diovisivo e per tutte le picco- j le beghe che saltano fuori ] ogni tanto. Le idee, certo, non mancano. Si sono fatte delle tavole rotonde sui decreti delegati, è stato proiettato uno spettacolo di Carnevale dei bambini dell'asilo, e persino la «Locandiere» di Goldoni è stata presentata, in due puntate, ai ceranesi. «Per ora — spiegano gli interessati — i nostri programmi si riducono ad una trasmissione la domenica e ad una replica il giovedì; ma contiamo in futuro di incre- ] mentore la nostra attività». I Spiegano che le loro difficol- tà nascono dal fatto che non hanno finanziamenti e che de vono aggiustarsi con le pro- prie forze, investendo i risparmi ih attrezzature. «Adesso — confermano — dovremmo comperare una macchina da presa ed un "mixage" che i ci permetterà di trasmettere in diretta e non più in differì- \ ta». Anche se balzano agli oc-1 chi esperienze .di «tivù» via cavo fallite dopo pochi mesi, ! ci sono altrettanti esempi, co- j me Telebiella, che incoraggia- ] no a continuare: a Cerano la : buona volontà non manca di | certo e lo spirito di iniziativa, j neppure. 1. d. b. I I | j | ! ! j I ! Cenno. Fiorigi Bonandini, il radiotecnico che ha avuto l'idea di realizzare « Telecerano» accanto a Roberto Pettinati, uno dei tanti collaboratori (Foto Giovetti)

Luoghi citati: Cerano, Milano, Vigevano