Il Consiglio di Verbania respinge la patata calda delle "parolacce" di Lorenzo Del Boca

Il Consiglio di Verbania respinge la patata calda delle "parolacce" Lo "scandalo,, del doposcuola nelle elementari di Renco Il Consiglio di Verbania respinge la patata calda delle "parolacce" "Il discorso è didattìco-pedagogico — ha detto la capogruppo dei psdi, Franca Olmi — e come tale deve essere affrontato nell'ambito scolastico" - Anche gli altri consiglieri si sono associati alla proposta e l'argomento non è stato praticamente discusso - Il bilancio di previsione è stato approvato in pochi minuti ' Nostro servizio particolarei Verbania. 28 gennaio. Il Consiglio comunale ha respinto «la patata bollente» delle parolacce dei bambini, rifiutando di commentare l'esperimento dei giovani del-, l'Arci nelle elementari di Renco, la scuola «pilota» delia frazione ai Verbania. Tutti coloro che sono intervenuti ai dibattito hanno infatti annunciato che una salì consiliare non era la sede idonea per un discorso completo sull'iniziativa di parlare di sesso in classe. «Il discorso è didattica-pedagogico — ha infatti annunciato la capogruppo psdi Franca Olmi — e cerne tale, ve. affrontato nell'ambito scolastico, alia presenza di docenti e di versone qualificate. L'educGZior.e sessuale, oggi che sono cadute parecchie barriere, deve essere presa sul serio, ma la questione non va èìccituta in questa sede». Tutti gli interventi hanno ribnditc che l'episodio de:ia parolacce è nato nella scuola e nella scuola deve essere adeguatamente discusso. I consiglieri della maggioranzt hanno addirittura affermato che il fatto è stato eccessivamente « montato ». Che cosa era poi successo? Un giovane di Verbania. legato agli ambienti dell'Arci ma di estrazione cattolica. Roberto Cavallari, 24 anni, aveva proposte ai ragazzi delia quinta elementare di Renco di scrivere tutte le parolacce che conoscono e di illustrarle poi con de: disegni. I giovani hanno accolto l'invito con vivo interesse ma ne è venuto fuor: ur. rarr.pior.aric di turpiloqui che ha suscitato ia n.eraviglta nello stesso giovane insegnante. L'episodio ha suscitato una ridda, c: polemiche che. con ii passare dei giorni, anziché plaears: si sono accentuate. Stasera la sala del consiglio , comunale era semi-deserta perché il problema delle parolacce doveva essere rinviato e. soltanto all'ultimo momento, i consiglieri hanno deciso di trattare l'argomento. De e psdi avevano annunciato delie interpellanze e delle mozio-1 ni-bomba. lasciando intendere che la cosa non sarebbe finita tanto presto e che ci sarebbero stati grossi strascichi. Invece, si sono limitati a contestare alla giunta ii fatto di avere affidato i ragazzi delle elementari di Reco «a scatola chiusa», senza accertarsi prima dei titoli di studio degli insegnanti, e dei programmi che avrebbero dovuto svolgere «Si è fatto un po' alla cieca — ha ttionato Franca Olmi — senza cautelarsi come fanno tutte le scuole che introducono programmi nuovi ». Le ha fatto eco Giuseppe Lomazzi, capogruppo demo¬ cristiano, che ha fatto notare ' come l'incarico dato dalla i giunta all'Arci di condurre il doposcuola fosse ii frutto di una scelta già orientata politicamente, senza che il consìglio l'avesse ratificata. Si è andati avanti, intervallando la discussione con batt'becchi anche accesi, cavil-1 landò sul fatto che il Consiglio aveva dato demandato aila Giunta di risolvere il prò- ; biema della scuola integrata.; Per il sindaco Francesco Imperiale queiia votazione era sufficiente per consentire alla Giunta di agire liberamente: per la minoranza, invece, avrebbe dovuto riportare in Consiglio per discuterli nuovamente i progetti e, semmai, correggerli. Ed è stato in quel momento che una persona del pubblico, è intervenuta urlando qualche cesa come: «Invece dì parlare qui. venite alle assemblee di : quartiere» subito rimbeccata ; dalla voce di un consigliere che pretendeva, addirittura, che fosse allontanata dalla sala. La mozione democristiana che sosteneva la totale re- : sponsabilità della Giunta in questa ;ntricata questione non è passata con 18 voti sfavorevoli. E' stata approvata invece (18 si, 2 no e 6 astenuti) la mozione presentata dall'indipendente di sinistra Giulio Cesare Rattazzi il quale, sottolineata l'importanza dell'esperimento che. come tutte -e novità, dà un poco fastidio, ha proposto che venga respinta la strumentalizzazione politica creata attorno alla vicenda e che si aprisse un dibattito fra la popolazione. Dopo la votazione Franca Olmi ha tentato di esprimere una sua «dichiarazione di voto». «la voiezione e già stota fatta — ie ha risposto il sindaco Francesco Imperiale — si passe aii'a'.iro punto dell'ordì- ne cel giorno». E lei. sbattendo ?. terra una sedia, ha abbandonato la seduta. La «battaglia consigliare» come era stato annunciato aila vigilia, si è ridotta a questo ultimo episodio. In apertura di seduta, con una celerità imprevedibile, il Consiglio comunale ha approvato stasera con 19 voti a favore e nove contrari il bilancio di previsione per l'anno '75, che chiude con un disavanzo di 787 milioni. Prima del voto hanno parlato, assai brevemente. Olmi ( psdi i. Zacchera ( intesa di destra) e Fabbri idei per sottolineare le lacune e le con- tllsvP™^rMrgsmdcdd traddizioni di un bilancio a loro avviso inconciliabile con la situazione economica e la stretta creditiaiz attuali. A favore hanno invece parlato Penna e Ramoni tpsiì e, pur, r^L^V^i ™ ™,?n^™ Ann^w,Pr!LLf°" : ^TreSeTS^sì ! ri: Ammenti. Ascari. Rago Riva Mazzofp [MaTma pei. poi toS£\' ■ j- . s • „ - 1 razioni di voto ciei vari capi-. gruppo. A favore del bilancio i si sono espressi socialisti, co- ; munisti e il rappresentante del pdup per il comunismo; contro democristiani, socialdemocratici, liberali e intesa di destra. Lorenzo Del Boca , I i | Verbania. Franca Olmi capogruppo psdi. con Mario Binotii. Accanto il gruppo democristiano con i consiglieri Bocci e Fabbri Verbania. Il capogruppo de Giuseppe Lomazzi

Luoghi citati: Verbania