Chiedono aiuto al prefetto preside e professori della scuola presa di mira dal "corvo,, telefonico

Chiedono aiuto al prefetto preside e professori della scuola presa di mira dal "corvo,, telefonico Chiedono aiuto al prefetto preside e professori della scuola presa di mira dal "corvo,, telefonico Nella media di via Rivolta si sono già avuti sette allarmi - Minacce ora all'uno ora all'altro istituto - Non sono più posibili lezioni regolari ■ I controlli della polizia sono accurati, ma mancano gli strumenti adeguati - Sdegno in città (Dal nostro corrispondente) Novara, 24 gennaio, (p. b.) Chi è il « corvo» telefonico delle bombe che tiene in continuo allarme le scuole? Dall'inizio dell'anno scolastico le telefonate si susseguono facendo sfollare ora Questo ora Quell'istituto. Le chiamate vengono fatte direttamente alla scuola o al centralino della Questura. Poche parole: « All'istituto... c'è j una bomba che scoppierà tra ' pochi minuti ». Talvolta, come è accaduto la scorsa settimana al liceo artistico statale, il « corvo » ha firmato fsi fa per dire) la telefonata \ con la frase « Qui Ordine nero: facciamo sul serio ». Scuole medie ed istituti superiori, persino scuole elementari sfollate per questi allarmi si contano ormai a decine. L'ultimo caso è di stamane. Poco dopo le 9 telefonata al «113» per annunciare la bomba alla .scuola media di via Rivolta. E' stata informa la preside. Concetta Torri-Allio alla quale non è rimasto che fare uscire i 550 studenti. «Che altro potevo fare — commenta — non è la i-rima volta che succede c mi è stato chiaramente detto sia dal provvsditorato sia dalla questura che ogni decisione e ogni responsabilità è mia. In altre parole che tocca a me decidere se sfollare o no la scuola ». Alla « media » d. vìa Rivolta oggi come in passuto qui e altrove, dopo ogni al- lamie arrivano gli agenti dì i come faccio ad assumermi I la responsabilità? Mando I polizia: frugano un po' dap pertutto. Ma essi stessi avvertono « la nostra è una ricognizione sommaria, compiuta senza strumenti di rilevazione e non possiamo escludere la presenza di un ordigno magari piccolo, nascosto in una stilografica ». La prò fessoressa Torri-Allitto con- elude: « In queste condizioni ' fuori i ragazzi e dico loro 1 I alla cortese attenzione una I vibrata protesta in quanto ornate domani ». Alla « media » di via Rivolta quello di stamane è stato il settimo allarme dall'inizio dell'anno scolastico e la preside e i docenti hanno deciso una azione di protesta indirizzando una lettera al prefetto, trasmessa per cono- scensa al provveditore e ai ' giornali. Dice: « Inoltriamo | per ben sette volte le lezioni in questo istituto oono state forzatamente sospese in seguito a telefonate anonime preannuncianti la presenza di una bomba. Si chiedono indagini più accurate ». Dal prefetto sono andai-: anche gli studenti del liceo artistico. Ma che cosa può fare la polizia? Le indagini, in ca facili: una telefonata, specie se fatta da una delle cabine pubbliche dislocate in vari punti della città, non lascia tracce. Il mese scorso si 'e i scoperto che il « corvo » per ' quanto riguarda una delle ', scuole medie, era uno studen] te che. con l'allarme per la i bomba si riprometteva di fare i uscire dall'istituto una ragazj =a che gli stava a cuore e con J lei fare una passeggiata in pe'. riferia. ! Anche il caso isolato di una ! telefonata in fabbrica l'auto! re è stato scoperto: era un ' aiovane operaio che candida1 mente confessò « que! giorì no non avevo voglia di lavorare ». Ma c'è chi sostiene che que! sti allarmi alla bomba nelle j scuole facciano parte della cosiddetta « strategia della j tensione» e che quindi abbia "° un chiaro indirizzo politi si di questo genere' non sono ! co di natura eversiva. « Noi non sappiamo chi sia questo " corvo " — sostengono i genitori degli allievi della media di via Rivolta — diciamo soltanto che adesso basta ». jDue di questi genitori si Isono fatti portavoce presso il noslro giornale di questa on- data di sdegno. Sono il capo :stazione Giacinto Jovenitti ed Ernesto Ramella. padri en-1trombi di ragazze che fre- 'quentano la prima classe. «E' ipossibile che non si possa fa- ;re qualche cosa per impedire | 1 questo stillicidio?» si doman-dano. Jovenitti aggiunge: «Gli stessi ragazzi sono scoraggia- ti perché le lezioni non sono più regolari. Prendiamo il so- | compito in classe di italiano io mese di gennaio: hanno dovuto abbandonare la scuo- la il 13, il 17, il 21 e oggi che è il 24. Ieri poi c'era lo scio-pero e ieri l'altro la festa pa- tronale di San Gaudenzio. Il rato. « Anche da noi in ferro- è già "saltato" tre volte». Il capo stazione ci raccon ta un episodio in parte igno- via arrivavano allarmi per bombe che bloccavano treni scombinando orari. Alla fine abbiamo scoperto l'autore: era un ragazzo di 16 anni, D'accordo che, trattandosi diun minore non lo si poteva mettere in prigione, ma per quanto mi risulta non gli è ! stat0 fatt0 Proprio niente ». In questura ribattono: n-j « Facciamo tutto il possibile: li j più di una volta siamo nua- ; sciti ad identificare gli autoo ; ri di queste telefonate e li o-1 abbiamo deferiti all'autorità o | dove la telefonata veniva ». o I giudiziaria cui spettano le Io- ; sanzioni. Ancora ieri, per l'ai- e | larme per la bomba alla scuo- o-1 la media di Trecate, attra- a- ; verso uno speciale congegno Il I segreto, abbiamo scoperto da o- I pensante pare veramente im- n o- I sospetti comunque sì appunterebbero su una professoressa, anche de a ogni ben- er . possibile che un insegnante ni \ possa essere responsabile di ne . azioni tanto ignobili. e: Adesso si parla di pianto- i, na re le scuole. Ma sono tan-di. te: il servizio è gravoso se va 1 espletato quotidianamente e er se fatto saltuariamente non è servirebbe a nulla: il « corvo » ; colpirebbe là dove le maglie o: . sono allentate. \ i ' ', ] i i j J'. !! !'1 1 ì La preside professoressa Concetta Torri ,Milito

Persone citate: Concetta Torri, Concetta Torri-allio, Ernesto Ramella, Milito

Luoghi citati: Novara, Trecate