Gemellaggio fra due terre di vini davanti a un bicchiere di Bonarda

Gemellaggio fra due terre di vini davanti a un bicchiere di Bonarda Al "Macallè,, di Momo il primo raduno dei sommeliers Gemellaggio fra due terre di vini davanti a un bicchiere di Bonarda Esperti e pubblico hanno scelto il piatto locale che meglio si accompagna al vino prodotto nell'Oltrepò pavese: la frittura alla paesana - Allo "chalet della Certosa" sarà giudicata la "Bonarda" dei colli novaresi tNostro servizio particolare) I Momo, 12 dicembre, i I novaresi hanno scoperto - la «bonarda» dell'Oltrepò e ! mercoledì prossimo saranno i | pavesi a scoprire le qualità i dello stesso vino prodotto ; nelle colline novaresi. Questo gemellaggio eno-gastronomico, che vuol essere anche un atto d'amicizia fra ! dite terre, ha preso il via ieri j sera al ristorante «Macallè» di Momo. grazie all'adesione i dei due fratelli Zuin, Gianni- ! no, affermato sommelier del l'A.I-S. piemontese, e Sergio., al quale si deve la cucina del j ristorante. Si concluderà mei j coledi 18 dicembre con la se ; rata di ritorno allo «chalet ; della Certosa» di Pavia. Novara e Pavia hanno scelto un buon bicchiere di vino per intensificare i rapporti socio-economici fra due prò vince limitrofe. La scelta è caduta su due prodotti dall'identica etichet- ta anche se con caratteristi- i che nettamente diverse. Due j serate all'insegna del vino no- ' strano. . L'occasione servirà anche ;alla divulgazione dei piatti ti-! pici tradizionali, tanto è vero I che l'esame non è basato uni- ' camente sulla classificazione j del vino, ma sull'accostamen- ; to con un piatto. Impegno ; non facile per i commensali | che hanno gremito il «Macai- ■ le». La giuria era composta ! dai due gruppi di «somme- ! liers» del Piemonte e della | Lombardia, capitanati da Pie- j ro Sattanino, campione del ì mondo della categoria di I esperti. • I vini presentati sono stati ' otto. Sergio Zuin ha collabo-1 rato presentando dei piatti l che dovevano servire per il | confronto diretto. Con gli an- ì tipasti tsalam dia duja, fidi- \ ghina. cudighin cald e morsa- \ pan) si è cimentato la «bonar- ì da» della cantina intercomu- j aale & Brani e quella della j di*** Buscaglia di Rovescala ! 80 • Pruni confronti sono ini- j zia ti. Con la tpaniscia» è sta-1 to abbinato il prodotto della j casa Vilide di Stradella, con i «frittura mista» sono scese in ! campo due «bonarde» di Ro- : vescala: Enrico Orlandi ed ; Edmondo Tronconi. A questo, punto il folto gruppo di com- mensali si è trovato in imba- ! razzo. Molti hanno notato la I diversità di colorazione e cor- j posità tra il «bonarda» ospite e quello novarese. «Sembra di ; bere del buon barbera — ha ! 1 detto Peppino Miramonti. l rappresentante dei giornali | novarese —. è una cosa nuova ì per noi abituati ad altri tipi \ di bonarda». A un altro tavo \ lo discorsi più tecnici, quelli ì dei vinai novaresi, come l'an- j ziano Bianchi di Sizzano ed il j giovane Dessilani di Fara. «Si ! tratta di un prodotto diverso j — hanno detto — perché de1 rìvato da vitigni differenti dai j nostri resi poi ancor più evi i denti dalle condizioni climati !cfle del terreno». : Agnostico il tavolo degli ! ; oleggesi con i rappresentanti , della «Rimolina». La bella e simpatica Ivana, campionessa ! d'Italia e capitana del gruppo Id' majorettes. per la prima j volta si accostava ad una pro va di assaggio: «Purtroppo — ; 1» detto — sono in allena- ! mento e non posso onorare ■ completamente la tavola». ; Con lei era presente il presidente Peppino Gianminola. La serie degli accostamenti è continuata con i formaggi, abbinati al vino della ditta Pogliani (tenuta Mazzolino) di S. Quirico e di Giovanni Agnes di Rovescala; il finale era riservato ad una «bonarda» frizzantina ed amabile ( dei fratelli Balbi di Groppello i Cairoli, proposta con speciali ] | biscotti. L'attesa per il responso è stata resa più interessante dalla simpatica Rosanna Canavero che già in apertura aveva presentato i commensali tra cui c'erano il presidente ; dell'Ente provinciale turismo, - avvocato Pier Luigi Cassietti, I il sindaco di Momo, Enrico j ; Magistrini, l'allenatore del ' Novara Calciò, Gianni Seghe doni. I pavesi Duilio Bruno, l'avvocato Angelini ed il dottor Pepalia. La giuria ha dato il suo responso ed i portavoce delle sezioni piemontese e lombarda (Arnaldo Marini, Angelo Solci, Lorenzo Primiceri. Gabriella Burlotto. Mario Bigliani, Giuseppe Moncbiero e I Laura Pesce) hanno scelto la <*rmuu alla paesana» riser- vando quindi il voto all'ac coppiamento alla, «bonarda» della ditta Edmondo Tronco- ni di Rovescala. Il pubblico, i chiamato ad esprimere il suo I parere, ha invece votato a ! maggioranza per gli antipasti. : Ora l'attesa è per il «retour match» di mercoledì pressi-j mo per controllare i responsi i dei pavesi sulla «bonarda» novarese che sarà presentata dalla cantina sociale di Oleggio, dall'azienda Dessilani di Fara, dalla casa vinicola Bian chi di Sizzano e da Ermanno Conti di Maggiora, Peppino Miramonti orga» ruzzerà un servizio di puil man. Liliano Laurenzi ; (i|;- Momo. Sommeliers giudicano la « Bonarda » dell'Oltrepò pavese (f. « La Stampa ») Momo. Sergio Zuin, proprietario del ristorante e il sindaco