"La Pro Loco non resterà nella casa che non è sua,,

"La Pro Loco non resterà nella casa che non è sua,, A Luzzogno interviene il sindaco "La Pro Loco non resterà nella casa che non è sua,, (Dal nostro corrispondente) Valstrona. 11 dicembre. (f. m.) La vicenda della Pro Loco di Luzzogno. «sfrattata» in seguito alla vendita all'asta della casa in cui era ospitata, continua a suscitare polemiche nella piccola frazione montana. Il sindaco di Valstrona, Vincenzo Beltrami. ha convocato per domani sera la giunta comunale: si cercherà di trovare una soluzione al problema. Vincenzo Beltrami, sindaco partigiano, maestro elementare da quasi un trentennio, era stato «messo in fuga» dai bambini di Luzzogno che. domenica, avevano dato vita alla piccola sommossa conclusasi con una barricata c l'intervento dei carabinieri. «E' stata solo una ragazzata — ci ha detto oggi il sindaco —. D'altra parte si può comprendere il loro stato d'animo, dettato dal timore di perdere l'unico svago che si erano dati Mi sono state addossate però delle colpe che non ho poiché, se c'è stata l'asta della casa, tutto è avvenuto nella più assoluta legalità: La contestazione di domenica potrebbe avere degli strascichi. TI comandante la stazione dei carabinieri di Omegna. brigadiere Cesare Mastalia, ha consegnato un dettagliato rapporto al pretore, n magistrato deciderà se sia il caso o no di aprire un procedimento per il reato di blocco stradale. Quando il maestro Beltrami divenne sindaco di Valstrona «ereditò» una delibera della precedente amministrazione con cui era stato deciso di acquisire dalla Curia vescovile l'usufrutto della casa parrocchiale, lascito del conte Gozzani. L'amministrazione' spese 3 milioni per svincolare il beneficio di cui godeva la Curia. Quando si trattò di decidere sulla sorte del vecchio edificio, ci si accorse però che occorrevano molti milioni per restaurarlo e si decise di mettere all'asta la casa. Nel frattempo la Pro Loco vi si era insediata senza alcun atto scritto che impegnava 0 Comune, n presidente dell'associazione, Sergio Soldato, era stato avvertito che avrebbe dovuto sgomberare la casa qualora questa fosse stata venduta. Al secondo incanto dell'asta si presentarono due concorrenti: il circolo operaio e il marito della maestra del paese. Ambrogio Zanoni, che si aggiudicò l'asta versando all'incirca 7 milioni. «Era nostra intenzione devolvere il fondo a favore di Luzzogno. dopo aver detratto i 3 milioni spesi precedentemente dal Comune e questo intendiamo ancora farlo — dice il «ahari»^ —. Quello che è successo domenica mi ha turbato profondamente, sono stato per trentanni in mezzo ai bambini e ora proprio loro, alzano il dito accusatore. Se non è stato possibile far ammassare le loro masserizie nella scuola, è perché non me la sono sentita di assumere una responsabilità cosi grave. D'altra parte non dipendeva esclusivamente da me. il permesso l'avrebbe dovuto concedere il provveditore agli studi ed era subordinato al parere del direttore didattico il quale aveva peraltro posto un suo veto». La vicenda, comunque, pare lontana da una soluzione. Il presidente dell'ente, stando a quanto dichiarato dal sindaco, avrebbe rifiutato ultimamente, l'offerta fattagli dall'assessore ai Lavori Pubblici De Mercanti il quale era disposto a concedere gratuitamente un locale di sua proprietà. Anche la maestra contestata. Luisa Schiavetta, aveva deciso di lasciare a disposizione della Pro Loco una sala dell'ex casa parrocchiale, quella «del vescovo», esigendo solo ™ P10™ suntiplico. «Non c'è stato nulla da fare — conclude il sindaco —. A Luzzogno vogliono tutta la casa a loro disposizione, ma ormai è impossibile. L'atto notarile per ! il trapasso della proprietà sa| ni firmato nei prossimi giorni e la Pro Loco in quella casa non può più restare». ! |

Persone citate: Ambrogio Zanoni, Beltrami, Cesare Mastalia, De Mercanti, Luisa Schiavetta, Sergio Soldato, Vincenzo Beltrami

Luoghi citati: Luzzogno, Omegna, Valstrona